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Riepilogo mensile agrometeorologico di agosto 2003
Anche nel mese di Agosto, come si è verificato nel trimestre precedente, i valori massimi di temperatura si sono collocati mediamente al di sopra dei corrispondenti valori climatici, in particolare durante la seconda decade. Inoltre, dopo un lungo periodo siccitoso si sono verificati alcuni eventi piovosi anche a carattere temporalesco.

Temperature
Il mese di agosto è stato caratterizzato da un regime termico con valori significativamente superiori alle medie climatologiche. Nel corso del mese infatti, ed in particolare nel periodo centrale, sono stati registrati frequenti valori di temperature massime giornaliere superiori ai 35 °C; in alcune località tali condizioni hanno interessato quasi l'intero mese (es. stazioni di Siliqua, Orgosolo, Dorgali ed Oliena). Nella tabella 1 si possono evidenziare i picchi termici registrati nella fascia costiera sud-orientale (es. stazioni di Jerzu 43.1 °C, Muravera 42.2 °C) ed in alcune località del centro (es. stazioni di Allai 41.7 °C, Ottana 41.7 °C, Orani 40.9 °C ed Oliena 41.4 °C).

La stessa tabella pone in evidenza anche la persistenza dei valori elevati, tale da determinare condizioni di stress sia sulle piante che sugli insetti nocivi, come verrà esposto in seguito.
Per esempio, riferendoci alla soglia dei 35 °C, si possono evidenziare le condizioni verificatesi nelle stazioni di Ottana, Orgosolo, Allai e Siliqua, in cui complessivamente sono state totalizzate circa 140-150 ore con temperature superiori a tale soglia. Nelle stesse località, nelle giornate più calde sono state registrati valori superiori a 35 °C per ben 10 ore consecutive.

Evapotraspirazione
I valori medi mensili dell'evapotraspirazione di riferimento sono variati tra un minimo di 4.2 mm, per la stazione di Villanova Strisaili ed un massimo e 7.1 mm per la stazione di Orgosolo, risultando nel complesso sensibilmente superiori rispetto a quelli dello scorso anno, come osservato anche per lo scorso mese di luglio.

I valori giornalieri più elevati sono stati registrati in generale nella seconda metà del mese ed hanno raggiunto il picco di 10.0 mm nella stazione di Bitti il giorno 14, favorito da bassi valori di umidità relativa durante le ore più calde. Altri valori elevati, compresi tra 8 e 9 mm, sono stati registrati nelle stazioni di Milis, Luras ed Orgosolo.
Nel grafico 1 sono raffigurati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di diversi areali.

Precipitazioni
A differenza del mese precedente, durante il periodo in esame ed in particolare sul finire della prima decade e nell'ultima settimana del mese, sono stati registrati alcuni eventi piovosi relativamente consistenti e spesso molto localizzati.

Le aree che hanno totalizzato i maggiori apporti sono soprattutto quelle interne centro-settentrionali in cui i valori mensili risultano compresi nella maggior parte dei casi tra i 20 ed i 40 mm ed in un solo caso superiore a 40 mm (stazione di Benetutti, 46.6 mm in virtù dell'evento intenso registrato il giorno 8).
Nella Nurra, nel Campidano di Cagliari, nell'Oristanese e nella generalità delle località del meridione, le precipitazioni sono state generalmente assenti salvo alcuni eventi isolati di consistenza modesta.
Nella tabella 2 sono riportati i valori di precipitazione mensile di alcune stazioni della rete SAR.

Un aspetto che merita di essere evidenziato è dato dall'elevata intensità di pioggia che ha caratterizzato alcuni eventi piuttosto circoscritti: in particolare vanno segnalati gli elevati valori orari registrati tra le 14:00 e le 15:00 del giorno 8 dalle stazioni di Benetutti (35.8 mm), Ghilarza (22.4 mm) e Giave (19.6 mm), e quello verificatosi nel Nuorese nelle ore più calde del giorno 25 (stazione di Oliena, 35.0 mm).
L'intensità elevata che ha caratterizzato tali eventi temporaleschi può aver determinato effetti negativi, in particolare nei terreni in pendio dove può essersi verificato un intenso ruscellamento dell'acqua non infiltrata.
Inoltre l'assenza di copertura vegetale dei terreni causata dalle perduranti condizioni siccitose può aver favorito l'azione erosiva delle precipitazioni intense.

Bilancio idro-meteorologico
Dal confronto con i valori relativi allo stesso mese del 2002 (tabella 2), si può rilevare come il periodo in esame sia stato caratterizzato da condizioni di deficit decisamente superiori nella totalità delle località esaminate, sia a causa degli eventi piovosi complessivamente meno consistenti sia dei maggiori valori di evapotraspirazione. Tali condizioni hanno determinato, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, condizioni di disponibilità idrica decisamente inferiori per la vegetazione naturale ed un minore ricorso all'intervento irriguo.

Consumi idrici colturali
Il calcolo dei consumi idrici mensili per le principali colture presenti in Sardegna, determinati sulla base delle fasi fenologiche medie del periodo, risultano piuttosto elevati a causa degli elevati valori medi dell'evapotraspirazione di riferimento citati. Per le singole colture, si ottengono i seguenti valori, per le diverse località:

  • 90-165 mm per la vite (controspalliere),
  • 105-190 mm per il mais seminato nell'ultima decade di aprile,
  • 55-100 mm per l'olivo,
  • 80-140 mm nel caso degli agrumi,
  • 115-220 mm nel caso della medica e prati polititi,


CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE


Cereali e foraggere
In generale, durante il mese le coltivazioni di mais hanno raggiunto la fase di maturazione latteo-cerosa. In diverse aree della Sardegna sono perciò iniziate le operazioni di sfalcio per la produzione di insilato da destinare ad uso zootecnico. Per le aziende che non hanno adottato una corretta gestione irrigua della coltura sono state registrate rese produttive non soddisfacenti.

Per quanto riguarda le altre colture foraggere, sono proseguiti in tutta l'isola gli sfalci degli erbai estivi di sorgo e i tagli dei prati di medica. Relativamente alle coltivazioni di erba medica, in diverse aree è stato evidenziato un calo di produzione rispetto ai mesi precedenti in seguito ad attacchi di insetti (es. afidi o piccoli curculionidi) o alla presenza diffusa di essenze infestanti. Nei medicai in cui l'accrescimento della coltura si è presentato piuttosto stentato si è preferito impiegare il foraggio col pascolamento diretto del bestiame anziché utilizzarlo per la produzione di fieno.

Per quanto riguarda il riso, nelle diverse aree di coltivazione è stata osservata la piena fase di maturazione delle cariossidi. Le condizioni generali della coltura si sono presentate buone ed anche il processo di maturazione ha mostrato un andamento regolare nonostante le condizioni caldo-umide che hanno caratterizzato il mese di agosto (e più in generale il periodo estivo) abbiano creato alcuni problemi legati all'emergenza tardiva di infestanti o alla diffusione di insetti e patogeni.

Infine, in molti terreni liberi da coltivazioni estive sono iniziate le operazioni di aratura per la preparazione del suolo alla semina degli erbai autunno-vernini.

Olivo
Durante tutto il mese è continuato l'accrescimento delle drupe: per la Bosana (Nurra, Logudoro), la Semidana (Oristanese), la Pizz'e Carroga (Ogliastra) e per le altre cultivar monitorate, si è riscontrato un calibro delle drupe leggermente inferiore alla media. Queste si presentano, inoltre, aggrinzite e vistosamente disidratate in parecchie aree di produzione. Questo fenomeno è causato dalle condizioni di deficit idrico, subite dalle piante nel periodo estivo e protrattesi nel mese di Agosto. Dove sono state effettuate periodiche irrigazioni, infatti, il calibro delle olive è nella norma e non vi sono segni di aggrinzimento.

La quantità di olive sugli alberi appare modesta (è un'annata di scarica) ed i fenomeni di colatura del fiore nel precedente mese di giugno avevano già inciso sulla quantità di olive presenti.

Vite
L'anticipo della fase di maturazione è stata segnalata su tutte le cultivar monitorate. In alcune aree (es. S.M. la Palma) per i vitigni bianchi (Chardonnay e Sauvignon) già all'inizio della seconda decade di agosto è stata effettuata la raccolta. Per le altre cultivar prosegue la fase di maturazione, che in generale risulta parecchio anticipata rispetto alla norma.

Pomodoro da industria
All'inizio del mese la fase fenologica rilevata nelle coltivazioni ancora in campo è stata quella di maturazione. In alcune aree l'esito produttivo non è stato soddisfacente (es. Oristanese) a causa delle passate condizioni meteorologiche sfavorevoli che hanno determinato fenomeni di colatura del fiore, con una percentuale che in certi casi ha superato il 20-25%.

Carciofo
piantina di carciofo Nelle diverse aree monitorate si è osservata la crescita delle piantine fino alla comparsa della quinta-sesta foglia nell'ultima decade del mese. L'impianto estivo delle nuove carciofaie, eseguito durante il mese di luglio utilizzando "ovoli" selezionati, non è andato completamente a buon fine: l'andamento termico del periodo ha causato difficoltà di attecchimento che hanno portato alla morte degli ovoli appena impiantati; si sono venute a creare fallanze anche gravi, che hanno costretto gli agricoltori ad intervenire più volte sullo stesso appezzamento. Anche l'uso regolare dell'irrigazione in certi casi non è riuscito a mitigare l'effetto delle alte temperature, che sulla superficie del terreno hanno registrato valori costantemente superiori ai 35 °C con massime giornaliere sempre oltre i 40.

Bietola
Alla fine della prima decade del mese è terminata la raccolta. I parametri qualitativi rilevati alla raccolta hanno confermato i dati ottenuti dalle prime analisi: si è ottenuta una polarizzazione più bassa della norma con contenimento generale della qualità e riduzione della produzione unitaria di saccarosio, ciò a causa del regime termico degli ultimi mesi che ha limitato l'elaborazione e l'accumulo dello zucchero nella radice. La gestione poco oculata dell'irrigazione ha ulteriormente peggiorato la situazione.

Agrumi
Intorno alla metà del mese, la maggior parte delle specie monitorate hanno presentato la ripresa dell'attività vegetativa con l'emissione di nuove foglie. Successivamente, ha avuto inizio la fase di invaiatura che si è protratta per tutto il mese. Per i clementine si è osservata la fase di invaiatura ("rottura del colore"). In generale, gli agrumeti del Basso Campidano presentano una produzione più scarsa rispetto agli anni precedenti. Dal punto di vista fitosanitario, vanno segnalati gli attacchi di Cocciniglia Rossa Forte degli Agrumi (Aonidiella aurantii), favoriti dalle elevate e persistenti condizioni termiche.

Drupacee
Le varietà precocissime e precoci di pesco hanno presentato la fase di caduta foglie, mostrando un leggero anticipo rispetto a quanto rilevato lo scorso anno. Questo fatto può essere spiegato con l'elevato regime termico del periodo luglio-agosto. Per le cultivar a media maturazione (Springtime e simili) sono state completate le operazioni di raccolta e si è proceduto alla concimazione per consentire l'accumulo delle sostanze di riserva per il periodo invernale. Per le varietà tardive (Guglelmina, O'Henry, Fayette, Flaminia) hanno avuto inizio le operazioni di raccolta verso la fine del mese.

Pomacee
Per le varietà di melo a media maturazione (Royal Gala, Golden Delicious) sono state avviate le operazioni di raccolta. In generale il melo ha presentato una notevole cascola, a causa delle elevate temperature sia nei valori minimi che in quelli massimi che hanno ritardato la fase di invaiatura e costretto ad una permanenza eccessiva dei frutti sulla pianta.

Note fitopatologiche
Le elevate temperature del mese sono state su molte stazioni superiori alle soglie di sviluppo per un gran numero di specie di insetti, risultando persino letali per alcune.
In particolare, per la Mosca delle olive è stata osservata un'elevata mortalità sugli stadi preimmaginali, come effetto diretto del regime termico, con conseguenti infestazioni attive molto basse, indubbiamente anomale rispetto alle attuali condizioni di scarica produttiva.
Questo insetto risulta infatti molto sensibile a valori termici superiori ai 31 °C: in tali condizioni si verifica la riduzione delle popolazioni a causa dei fenomeni di riassorbimento ovario ed arresto delle riproduzioni, oltre naturalmente alla già citata elevata mortalità a carico degli stadi giovanili.
Anche per la Mosca della frutta, che meglio resiste alle elevate temperature con un optimum di sviluppo ai 32 °C (condizione che le consente di completare una generazione in 15 giorni), i valori prossimi e talora superiori ai 40 °C possono aver provocato elevate mortalità sia sulle uova che su larve e adulti.
Nel caso degli Afidi, al contrario, l'attività è parsa piuttosto intensa, sostenuta dalle elevate temperature che hanno permesso di compiere più cicli generazionali rispetto alla norma, ed hanno permesso lo sviluppo di infestazioni spesso notevoli sia sui fruttiferi ma anche su ortive e piante ornamentali.

Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu).
Gli elevati valori termici hanno portato ad un notevole anticipo dello sviluppo fenologico dell'insetto, portando ad un anticipo della terza generazione e successivamente, allo sviluppo deella quarta generazione al verificarsi di idonee sommatorie termiche. Nella stazione di Milis, secondo il modello, quest'ultima generazione ha avuto inizio addirittura entro la prima decade di agosto. Il modello ha segnalato comunque elevatissime mortalità sugli stadi preimmaginali di questa generazione a causa delle elevate temperature dell'aria molto spesso superiori alle soglie letali della specie.

Modello EPI per la simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Berl.)
I rarissimi eventi piovosi del mese non hanno portato, secondo il modello, ad alcuno scoppio epidemico. Tuttavia, in certe località con particolari condizioni microclimatiche (fondovalle, zone interne umide) possano essersi verificati infestazioni seppure di scarso rilievo.





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