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Il clima della Sardegna
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5.1. L'umidità specifica

Al fine di analizzare compiutamente la struttura spaziale e temporale del campo di umidità relativa è opportuno considerare, accanto alle temperature massime e minime, anche il valore notturno e diurno dell’umidità specifica media, definita come contenuto di vapor d’acqua per unità di massa d’aria. Al tal fine sono stati riportati i valori medi annuali di questa grandezza nelle figure 5.1 e 5.4 e quelli dei mesi di gennaio ed agosto nelle figure 5.2, 5.3, 5.5 e 5.6. In generale l’umidità specifica mostra un comportamento chiaramente continentale nei mesi estivi, sia nei valori massimi che in quelli minimi, quando l’avvezione di aria umida, legata alle circolazioni depressionarie che interessano il Mediterraneo Occidentale, è estremamente limitata. Durante gli altri mesi invece la suddetta avvezione fa sì che, principalmente lontano dalla saturazione, la concentrazione di vapor d’acqua sia quasi uniforme tranne una leggera asimmetria Ovest-Est dovuta alla differente esposizione ai flussi dominanti. Durante le ore notturne, tuttavia, entra in gioco la temperatura minima che, portando spesso l’aria alla saturazione, pone un limite superiore al contenuto di vapor d’acqua nell’aria uniformandone la distribuzione spaziale a quella della temperatura minima stessa. Può sembrare apparentemente contraddittorio che l’umidità specifica sia superiore d’estate che non d’inverno; in realtà ciò è dovuto al fatto che proprio in estate la temperatura è mediamente più alta e, di conseguenza, l’aria può contenere una quantità di vapor d’acqua notevolmente maggiore senza raggiungere la saturazione.
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