Il clima della Sardegna
5.2. L'umidità relativa
Passando all’analisi dell’umidità relativa minima (figura 5.20) si vede che questa nei mesi piovosi (figure 5.21, 5.22, 5.23, 5.24, 5.30, 5.31 e 5.32) diminuisce gradualmente da Ovest ad Est, fatto salvo il massiccio del Gennargentu. Questo fatto è da ascrivere alla configurazione orografica dell’Isola che pone la costa orientale sottovento rispetto ai flussi dominanti (si ricordi a questo proposito quanto detto nel Capitolo 3). Infatti la posizione dei massicci crea, in determinate situazioni, un effetto Fœhn locale, ovvero l’aria umida costretta a salire sopravvento si raffredda e una frazione di vapor d’acqua in essa contenuta condensa e in parte precipita, cosicché nella discesa sottovento, riscaldandosi maggiormente rispetto alle medesime quote sopravvento e contenendo un minor quantitativo di vapor d’acqua, risulta relativamente più secca. Proprio la condensazione e precipitazione dell’acqua ha l’effetto di diminuirne la concentrazione nell’aria, di conseguenza il calore acquisito in fase di compressione durante la discesa dell’aria viene utilizzato in misura minore per fornire calore latente per l’evaporazione dell’acqua residua ed in misura maggiore per riscaldare l’aria. Una conferma parziale di queste ipotesi può anche essere desunta dal numero medio annuo di giorni piovosi (figura 6.15) in cui si vede che alla costa orientale è associato il valore più basso. Questo indica che il vapor d’acqua dei flussi umidi spesso condensa e precipita prima di raggiungere tali zone. I valori estivi dell’umidità minima (figure 5.25, 5.26, 5.27, 5.28 e 5.29) hanno struttura continentale a causa dell’analogo comportamento dell’umidità specifica e della temperatura massima.
Per l’umidità relativa massima occorre tenere presenti le limitazioni legate alla vicinanza dei suoi valori a quelli di saturazione durante tutto l’arco dell’anno. Questo implica che i suoi valori siano essenzialmente influenzati dalla struttura del campo delle temperature minime. Infatti, osservando le figure 5.7, 5.8, 5.9, 5.10, 5.11, 5.12, 5.13, 5.14, 5.15, 5.16, 5.17, 5.18 e 5.19, si vede come lo sbilanciamento di quest’ultimo da Sud-Est a Nord-Ovest, combinato con la continentalità dell’umidità specifica, siano all’origine della sua distribuzione.
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