Riepilogo mensile agrometeorologico di febbraio 2000
Fenologia delle colture
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica
Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le
seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:
Olivo
Per tutte le CV e nelle diverse aree sottoposte a monitoraggio in
generale si è riscontrata la fase di riposo vegetativo. In molte aree,
le favorevoli condizioni del tempo, hanno consentito l'avvio le
operazioni di potatura.
Carciofo
Nelle diverse zone, come nel mese precedente, la fase prevalente è
risultata quella di maturazione dei capolini secondari. Sono continuate
pertanto le operazioni di raccolta dei capolini. Le temperature
relativamente alte del periodo hanno permesso un buona ripresa
vegetativa, anche se nell'ultima decade del mese sono stati evidenziati
i primi sintomi di sofferenza dovuti alla scarsità di precipitazioni.
Vite
In tutte le aree monitorate permane la fase di riposo vegetativo. Anche
per questa coltura le condizioni meteorologiche favorevoli hanno
consentito le operazioni di potatura.
Bilancio idro-meteorologico
Anche per questo mese, il fenomeno meteorologico di maggiore
rilevanza dal punto di vista agricolo, risulta la scarsità delle
piogge. In sintesi, tenendo presente che in Sardegna cadono mediamente
700 mm all'anno (dei quali nel periodo tra dicembre e febbraio
normalmente ne cade il 40% e nel semestre settembre-febbraio addirittura
circa il 70%), dai dati registrati dalle stazioni del Servizio
Agrometeorologico Regionale risulta che il trimestre dicembre 1999 -
febbraio 2000 risulta deficitario rispetto alla media climatica, con
valori che non superano il 30-35% delle medie di questo periodo. Le
conseguenze di questa "siccità" potrebbero essere
significativi sull'evoluzione del ciclo produttivo e conseguentemente
sulla produzione finale per le colture in atto, ed addirittura molto
gravi se non addirittura impedire la coltivazione delle colture a ciclo
primaverile-estivo.
Particolarmente basse appaiono le quantità di pioggia registrate
nelle aree settentrionali ed orientali dell'isola (es. stazioni della
Nurra, del Logudoro, dell'Anglona e delle Baronie) in cui raramente si
sono superati i 10 mm.
In termini generali, nella maggior parte delle località monitorate,
le precipitazioni totali mensile sono state tali da non compensare le
perdite per evapotraspirazione, determinando pertanto moderate
condizioni di deficit nel bilancio idro-meteorologico mensile, che si
riflette in una riduzione delle riserve idriche dei suoli.
La domanda evapotraspirativa atmosferica (ET0), nella maggior parte
delle aree monitorate, ha assunto valori medi mensili compresi tra 1.0 e
2.0 mm. I valori giornalieri più elevati, superiori ai 4 mm, sono stati
registrati nella seconda decade nelle località della fascia
nord-orientale dell'isola (es. stazione di San Teodoro).
Da un confronto con i dati del febbraio dello scorso anno,
caratterizzato da un regime pluviometrico ugualmente deficitario (vedere
tabella), si evidenzia in tutta la sua criticità la penuria di
pioggia che ha caratterizzato il periodo in esame.
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