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Riepilogo mensile agrometeorologico di marzo 2000


Fenologia delle colture
Nell’ambito dell’attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture.

Olivo
Per molte delle CV sottoposte a monitoraggio si è riscontrato, in generale, l'inizio della fase di ripresa vegetativa. In molte aree, durante il mese, sono state completate le operazioni di potatura.

Carciofo
Le temperature, relativamente alte del periodo, insieme alle scarse piogge hanno influenzato la scalarità della produzione concentrando la comparsa e la maturazione dei capolini. Infatti, solo nelle carciofaie trapiantate tardivamente la fase prevalente è risultata quella di maturazione dei capolini secondari, nelle altre il ciclo produttivo si è concluso.

Vite
In generale, in tutte le aree monitorate è stata riscontrata la fase di ripresa vegetativa. Nell'ultima decade del mese sono state segnalate le fasi di apertura gemme per il Cannonau (Jerzu) e per il Chardonnay (Alghero).

Drupacee
Nella seconda metà del mese, in particolare per il Ciliegio, sono state rilevate le fasi di bottoni rosa, inizio fioritura e piena fioritura.

Cereali
Nella parte settentrionale dell'isola, solo per le semine precoci, è stata rilevata la fase di fine accestimento inizio levata. Le semine tardive, maggiormente condizionate dall'andamento meteorologico degli ultimi mesi, si presentavano rade e non uniformi nella fase fenologica.

Colture ortive
Nella maggior parte dei casi, sono iniziate le operazioni di preparazione dei terreni per il trapianto delle colture ortive primaverili-estive. Solo per le colture protette sotto tunnel, a fine mese, erano già a buon punto le operazioni di trapianto.

Bilancio idro-meteorologico

Nella generalità delle aree monitorate, i valori medi giornalieri dell'evapotraspirazione potenziale sono ricaduti nell'intervallo tra 1.6 e 2.3 mm, con massimi giornalieri in rari casi superiori ai 4 mm (es. stazione di Muravera). Come per il mese precedente, anche per il periodo in esame la scarsità di piogge è indubbiamente il fenomeno meteorologico che merita di essere evidenziato. Come si può vedere dalla tabella allegata, nella generalità dei casi gli apporti di pioggia complessivi si sono collocati al di sotto dell'evapotraspirazione stimata, determinando un deficit nel bilancio idro-meteorologico mensile. Solamente in un numero limitato di stazioni, localizzate principalmente, nel Goceano e nella Gallura, è stata misurata una quantità totale di pioggia superiore ai 40 mm. Nelle stazioni della Nurra i valori mensili si sono attestati intorno ai 20 mm, anche se analizzando i dati giornalieri singolarmente si può constatare come siano stati piuttosto scarsi gli eventi significativi, mentre nella maggior parte dei casi si è trattato di piogge di scarsa consistenza e scarsamente efficaci ai fini del rifornimento idrico dei suoli. Stesse considerazioni si possono esprimere per il Campidano di Cagliari, dove si sono registrati valori totali dell'ordine di 10-15 mm con un solo evento giornaliero superiore ai 5 mm, il giorno 20. In questo contesto, fa' eccezione la stazione di Decimomannu in cui in quello stesso giorno sono precipitati 18.4 mm, che rappresentano il secondo valore più elevato registrato dalla rete di stazioni SAR nel corso del mese.

Il deficit pluviometrico rispetto ai valori medi climatici, registrato nel mese in esame, si aggiunge a quello già osservato nei precedenti mesi dell'anno determinando estese condizioni di siccità ed uno scarso accumulo nei bacini di raccolta con le conseguenti ripercussioni sulle coltivazioni a ciclo primaverile-estivo.



Note fitopatologiche
Analizzando il decorso meteorologico del mese, per valutare le possibili influenze sullo sviluppo e la diffusione degli insetti e delle crittogame di interesse agrario, si può notare come siano risultati assenti fenomeni meteorologici di particolare interesse. Le temperature medie del periodo si sono infatti assestate sopra i 10°C, in particolare nel centro e nel sud dell'Isola, garantendo quindi condizioni ideali al risveglio primaverile degli insetti, già dalla metà del mese.
Anche gli accumuli termici sono risultati abbastanza elevati, lasciando ipotizzare un anticipo di 3-4 giorni rispetto alla media climatica. Tuttavia, le simulazioni del modello matematico per la Tignoletta della vite hanno mostrato un ritardo nella stazione di Olmedo, rispetto alle altre stazioni considerate (Arborea, Milis, Jerzu, Sorso, Decimomannu), valutabile intorno ai 10 giorni sull'inizio degli sfarfallamenti della prima generazione. Tale situazione, non risulta però anomala per la zona interessata, in quanto nella Nurra di Alghero sono molto frequenti, rispetto alle altre zone, intense gelate primaverili od il verificarsi di bassi valori termici nel mese in oggetto.
Per quanto riguarda lo sviluppo della Peronospora della vite, il modello matematico di simulazione ha indicato, da ottobre sino al 31 marzo, un continuo calo dell'indice di rischio, a causa, in particolare, della scarsità delle precipitazioni in tutto l'inverno. L'indice si e' assestato, alla fine del mese, su valori inferiori alla soglia di rischio, ma le piogge registrate negli ultimi giorni e quelle dei primi di aprile fanno supporre una forte ripresa, almeno in quelle località dove è possibile effettuare le simulazioni numeriche (Nurra di Alghero, Alto e Basso Campidano, Cagliaritano, Ogliastra).





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