Riepilogo mensile agrometeorologico di maggio 2000
Fenologia delle colture
Nell’ambito dell’attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture.
Olivo
Nell'ultima decade del mese, è stata registrata la fase di
fioritura-inizio allegagione per la CV Bosana (Nurra, Logudoro), la fase
di allegagione per la CV Semidana (Oristanese). La CV Pizz'e Carroga a
fine mese risultava ancora in fase di mignolatura
Vite
Anche per questa coltura, in funzione delle zone e delle cultivar, le
fasi fenonologiche si sono presentate con una certa scalarità: a fine
mese, la fasi che in generale hanno prevalso sono state quelle di fine
fioritura-inizio allegagione. Nelle zone costiere dell'Ogliastra
(Tortolì) la CV Cannonau risultava in fase di allegagione, mentre nelle
zone di alta collina (Seui) la fase era ancora quella di fioritura. Per
la CV Vernaccia (Oristanese), nello stesso periodo, la fase rilevata è
stata quella di accrescimento grappolo.
Agrumi
Nelle zone monitorate è stata rilevata la fase di ingrossamento frutto
(Navelina).
Drupacee
Nella seconda metà del mese, per il Ciliegio, è stata rilevata la fase
di maturazione (Logudoro). Nel Campidano, per Pesco, Susino ed
Albicocco, in funzione delle diverse varietà, sono state segnalate le
fasi di ingrossamento frutto-invaiatura.
Colture ortive
Nella maggior parte dei casi, è stata segnalata la fine delle
operazioni di trapianto delle ortive primaverili-estive.
Bilancio idro-meteorologico e consumi idrici colturali
I valori dell'evapotraspirazione di riferimento espressa in termini
di medie mensili è variata nelle diverse località tra 3.5 e 4.5 mm,
con i valori più elevati concentrati nelle aree sud-occidentali
(stazioni di Masainas, Domus de Maria), e nel Campidano di Cagliari (es.
stazione di Samassi). Nel grafico allegato sono
raffigurati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di
diversi areali.
Analizzando i dati giornalieri si possono mettere in evidenza valori
piuttosto elevati raggiunti negli ultimi due giorni del mese in alcune
stazioni della costa orientale quali San Teodoro (8.7 mm), Orosei (7.8
mm), Siniscola (7.7 mm) Muravera (7.4 mm).
La stima delle esigenze idriche delle principali colture, ottenuta
attraverso l'impiego dei coefficienti colturali riferiti alle fasi
fenologiche del periodo, permette di quantificare i consumi a seconda
delle località, in 65-85 mm per la vite (controspalliere), 50-65 mm per
il mais seminato nell'ultima decade di aprile, 55-70 mm per l'olivo,
45-60 mm oppure 35-50 mm per il pomodoro da industria a seconda che i
trapianti siano stati effettuati alla fine di aprile oppure verso la
metà di maggio, 75-100 mm nel caso degli agrumi.
Gli apporti di pioggia complessivi, sebbene in alcune aree in
particolare del nord-ovest abbiano ampiamente superato i valori medi
climatici, hanno contribuito solo parzialmente al soddisfacimento delle
esigenze idriche delle colture, determinando la necessità di interventi
irrigui per evitare condizioni di stress sia per le colture arboree in
fase di accrescimento dei frutticini, che per le erbacee nelle prime
fasi di sviluppo.
I valori cumulati mensili di precipitazione sono stati, infatti,
superiori ai valori medi climatici nel settore nord-occidentale ed in
particolare nella Nurra, in cui il bilancio idrologico si presenta nelle
condizioni meno deficitarie. Tuttavia l'analisi dei dati giornalieri ed
ancor di più di quelli orari, riportata nell'apposita sezione
meteorologica, evidenzia un'intensità di precipitazione talmente
elevata da far ipotizzare processi di ristagno e ruscellamento anche
intensi a carico dei terreni meno permeabili ed in pendenza.
Differente è la situazione verificatasi nel Campidano di Cagliari
con frequenti valori al di sotto dei 10 mm (es. stazioni di Samassi,
Sardara, Villacidro) e di Oristano (es. stazione di Arborea) in cui si
sono determinate condizioni di deficit particolarmente marcate, con la
conseguenza di una maggiore necessità di apporti irrigui.
La tabella allegata riassume le condizioni
di disponibilità idrica complessiva attraverso l'elaborazione del
bilancio idro-meteorologico, evidenziando inoltre per lo stesso gruppo
di stazioni una maggiore ampiezza del deficit rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno, legata a minori apporti di pioggia e ad
incrementi delle perdite per evapotraspirazione.
Note fitopatologiche
I valori delle temperature dell'aria al di sotto dei 10°C ed i ripetuti
eventi piovosi anche di una certa intensità, verificatesi in
particolare nei primi giorni del mese, possono aver avuto influenza su
crittogame ed insetti fitofagi di interesse agrario. I venti sono
risultati deboli, favorendo quindi i voli degli insetti pronubi, ma
anche gli spostamenti delle forme alate dei fitofagi. L'umidità
dell'aria, mantenendosi relativamente bassa, può avere in parte
contenuto sia gli effetti favorevoli degli eventi piovosi sullo sviluppo
di crittogame, sia le ovideposizioni sui frutti, che lo sviluppo
preimmaginale di lepidotteri e ditteri.
Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Stazioni di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu)
Nel corso del mese il modello fenologico ha simulato lo sviluppo delle
larve di prima generazione. La simulazione ha evidenziato la
possibilità del verificarsi di un'elevata mortalità larvale nelle aree
nelle quali si sono registrate temperature dell'aria inferiori agli
8-10°C, per più ore consecutive. In queste condizioni, infatti, è
stata osservata sperimentalmente un'altissima mortalità di tutti gli
stadi del lepidottero.
Modello EPI per la valutazione del rischio di epidemie da Plasmopara viticola
(Bern. et De Toni)
(Stazioni di riferimento: Olmedo, Arborea, Jerzu,
Decimomannu, Samassi, Sardara, Dolianova, Villa S. Pietro, Siliqua)
I frequenti e spesso intensi eventi piovosi del mese hanno portato al
verificarsi di condizioni ideali per lo sviluppo epidemico della
Peronospora della vite su gran parte dell'isola. I modelli matematici
hanno colto tali condizioni mostrando ripetutamente, in particolare
nella prima e nella terza decade del mese, il superamento delle soglie
di intervento. In Figura 1 vengono mostrate le aree in cui, secondo la
simulazione dei cicli di infezione proposta da Goidanich, si sono
verificati infezioni secondarie del patogeno. Tale situazione,
confermata anche dalle simulazioni in base all'indice EPI, mostra come
condizioni meteorologiche favorevoli a scoppi epidemici si siano
verificate in quasi tutta la regione, ad eccezione dell'Alta Gallura,
dell'Iglesiente e dell'Ogliastra, dove le scarse piogge hanno
contrastato in parte la malattia.
Figura 1: Mappa delle simulazioni dei cicli di infezione da
Peronospora della vite, secondo la metodologia proposta da Goidanich,
nel corso del mese di maggio 2000.
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