Riepilogo mensile agrometeorologico di settembre 2000
Fenologia delle colture
Nell’ambito dell’attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:
Olivo
Nelle prime due decadi del mese la fase prevalente è stata quella di completo indurimento nel nocciolo per le CV Bosana (Nurra, Logudoro), CV Semidana (Oristanese), CV Pizz'e Carroga (Ogliastra). Nell'ultima decade del mese, la fase di invaiatura era presente solo in alcune località (Nurra, Logudoro, Arborea e Terralba).
Vite
Per questa coltura la fase di maturazione è stata praticamente raggiunta in quasi tutti i siti monitorati. Le condizioni meteorologiche hanno determinato un anticipo delle operazioni di vendemmia rispetto allo scorso anno, infatti già nella prima decade del mese è stato dato inizio al conferimento delle uve in diverse cantine (per es. Santa Maria La Palma, Cantina di Berchidda).
Agrumi
Nelle zone monitorate è stata rilevata la fase di pre-invaiatura con la fine dell'attività vegetativa di fine estate.
Carciofo
Nelle diverse zone monitorate, sia sulle carciofaie poliennali che su quelle di nuovo impianto la fase è risultata quella di comparsa della 9°-12° foglia, gli ultimi rilievi del mese hanno evidenziato, su alcuni appezzamenti, la fase di comparsa capolino.
Colture ortive
Nella prima decade del mese, per il pomodoro da industria, sono state concluse le operazioni di raccolta degli appezzamenti trapiantati tardivamente.
Foraggere
Le piogge degli ultimi giorni del mese hanno avuto sicuramente effetti positivi per quanto riguarda i pascoli favorendone la germinazione e quindi una discreta "partenza". Le stesse hanno consentito, anche se solo in parte, di ripristinare le riserve idriche dei terreni nonché di favorire il raggiungimento delle condizioni di umidità del terreno necessarie per l'esecuzione delle operazioni di lavorazione dei terreni per le semine autunno-vernine.
Bilancio idro-meteorologico e consumi idrici colturali
Durante il mese in esame le condizioni termo-igrometriche caratterizzate da un lato da valori di umidità relativa generamente sotto la media climatologica e temperature massime tendenzialmente elevate, e dall'altro da condizioni di vento non particolarmente intenso, hanno determinato valori medi dell'ET0 variabili tra i 3 ed i 4 mm nella maggior parte delle località monitorate. Analizzando i singoli dati giornalieri, si evidenzia come solo in alcune località nord-orientali si siano verificati picchi elevati, precisamente: il giorno 3 nelle stazioni di San Teodoro (8.6 mm) e Arzachena (7.3 mm); mentre nella generalità del territorio isolano raramente i valori sono stati superiori 6 mm. Nel grafico sono rappresentati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di diversi ambienti.
Le precipitazioni registrate risultano inferiori rispetto alla media climatica, e ad eccezione di alcune stazioni (es. Siniscola), anche inferiori rispetto ai valori misurati lo scorso anno (vedere tabella allegata). Particolarmente deficitarie risultano le località del Campidano di Cagliari, in cui i valori totali derivanti dalle uniche misure significative relative agli ultimi due giorni del mese generalmente inferiori ai 5 mm. L'esiguità di tali apporti li rende incapaci di produrre un concreto miglioramento dell'umidità dei suoli. In generale, nelle altre località dell'isola le precipitazioni sono state più cospicue raggiungendo i valori più elevati nel settore nord-occidentale (con cumulati tra 25 e 50 mm) ed isolatamente nella fascia costiera orientale (es. stazione di Siniscola, 52.2 mm). Presso quest'ultima si sono avuti anche valori di intensità particolarmente elevati nelle prime ore del giorno 29 (vedere grafico) che possono aver determinato fenomeni erosivi in particolare nei suoli in pendenza lavorati di recente.
Note fitopatologiche
Il mese in oggetto è stato particolarmente avverso allo sviluppo delle popolazioni di Bactrocera oleae (mosca delle olive), in particolare per quanto riguarda il decorso termopluviometrico, caratterizzato da temperature relativamente basse per l'insetto e da scarsità di eventi piovosi. Tali condizioni quindi, così come accaduto anche nel 1999, hanno limitato fortemente lo sviluppo dell'insetto e rallentato la sua diffusione, ed allo stesso tempo hanno anche avuto effetti sulle olive, che in tali condizioni risultano meno recettive all'attacco. Anche i dati del monitoraggio in campo, effettuato su un centinaio di oliveti sparsi su tutta l'isola, confermano quanto appena detto. Fa eccezione il Sassarese dove, probabilmente attribuibile alla forte variabilità microclimatica locale, la situazione è risultata diversificata, anche se comunque le infestazioni non sono mai risultate di gravità tale da richiedere un intervento insetticida.
Anche per quanto riguarda la Ceratitis capitata (mosca mediterranea della frutta) le temperature verificatesi non hanno certo favorito le prime infestazioni del dittero sui frutti in maturazione presenti in campo (es: kaki, fico d'india). Altresì, sono pervenute segnalazioni di attacchi di una certa entità ed un pò ovunque, di Leveillula taurica (oidio) su carciofo, infestazioni che sono state senz'altro favorite dal clima relativamente mite del mese.
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