Riepilogo mensile agrometeorologico di dicembre 2000
Fenologia delle colture
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica
Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le
seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:
Olivo
Per tutte le CV e nelle diverse aree sottoposte a monitoraggio è stata
riscontrata ormai la fase di maturazione e le operazioni di raccolta,
nonostante il rallentamento dovuto alle precipitazioni, risultano in
pieno svolgimento.
Carciofo
Nelle diverse zone, sia sulle carciofaie poliennali sia su quelle di
nuovo impianto sono iniziate le operazioni di raccolta dei capolini di
secondo e terzo ordine. Le piogge cadute durante tutta la terza decade
del mese, hanno determinato condizioni di ristagno idrico con
conseguente asfissia radicale, in particolare nei terreni argillosi
(Bassa Valle del Coghinas), con perdite anche ingenti di prodotto.
Cereali autunno-vernini Le piogge, specie nella terza decade,
hanno reso impraticabili i terreni ostacolando così le operazioni di
semina nelle aree dove non erano state ancora eseguite. Le stesse
precipitazioni hanno avuto, invece, effetti positivi per quanto riguarda
i cereali già seminati.
Bilancio idro-meteorologico
Dal punto di vista agrometeorologico il mese in esame si è
caratterizzato per l'abbondanza di precipitazioni, sensibilmente
superiori rispetto all'ultimo triennio, in virtù soprattutto delle
piogge copiose dell'ultima settimana. A titolo di esempio si possono
consultare i i valori mensili relativi ad un campione di stazioni
riportati nella tabella allegata, dove
appaiono evidenti le differenze rispetto al mese di dicembre dello
scorso anno.
Le piogge registrate durante il mese hanno interessato
sostanzialmente tutta la regione ma complessivamente hanno raggiunto
valori di un certo rilievo nei settori sud occidentali e nord
occidentali, in cui i totali mensili hanno superato i 100 mm, talora in
maniera considerevole. Analizzando la distribuzione spaziale dei totali
registrati si può considerare come vi sia stata una sostanziale
sovrapposizione rispetto alle precipitazioni dell'ultimo periodo.
Sostanzialmente, infatti, si è riproposta la distribuzione spaziale dei
due mesi precedenti, che ha visto privilegiare particolarmente il
settore occidentale ed in particolare le località del nord (es. Nurra e
Logudoro), portando a tutta una serie di conseguenze che verranno
esposte più avanti. Nel settore Orientale (es.stazioni di Muravera,
Siniscola) invece le precipitazioni totali sono state relativamente
inferiori (indicativamente da 60 a 100 mm) ma comunque in quantità
doppia rispetto ai primi due mesi autunnali.
Nelle aree maggiormente colpite il succedersi di eventi piovosi
spesso caratterizzati da una elevata intensità, interessando terreni
già imbevuti d'acqua dal periodo precedente e quindi con una ridotta
capacità di infiltrazione (in particolare se tendenzialmente
argillosi), hanno determinato estesi e prolungati fenomeni di ristagno
idrico, con tutte le conseguenze negative che tali condizioni comportano
(asfissia radicale, dilavamento degli elementi nutritivi,
denitrificazione, etc.) Le condizioni idriche dei suoli, l'elevato
numero di giorni di pioggia, e conseguentemente i ridotti tempi utili
hanno reso non poco problematica l'esecuzione delle operazioni colturali
di questo periodo (completamento dei "letti di semina", semina
delle colture autunno-vernine, raccolta delle olive, dei carciofi e
degli agrumi, ecc.).
La ridotta infiltrazione associata all'intensità di pioggia
registrata, ha portato ad un intenso ruscellamento nei terreni in
pendio, con violente azioni erosive soprattutto laddove la presenza di
una cotica erbosa compatta non ne ha limitato i fenomeni, e la
deposizione di grandi quantità di fango nelle aree a valle.
Ma al di là dei problemi e difficoltà contingenti legati
all'abbondanza di piogge, non va sottaciuto l'importante contributo
delle piogge di dicembre alla costituzione di deflussi idrici
consistenti verso i bacini di raccolta, i cui livelli in buona parte
della Sardegna hanno registrato un marcato e repentino innalzamento che
lasciano intravedere un andamento insolitamente favorevole per la futura
stagione irrigua.
Per quanto riguarda la domanda evapotraspirativa atmosferica (ET0),
nella maggior parte delle aree monitorate, ha assunto valori medi
mensili compresi tra 0.7 e 1.2 mm. I valori giornalieri più elevati,
prossimi ai 3 mm, sono stati registrati nella prima decade del mese nel
nord dell'isola (stazioni di San Teodoro, Aglientu).
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