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Riepilogo mensile agrometeorologico di aprile 2001


Fenologia delle colture
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:

Olivo
Questa coltura ha presentato una notevole uniformità di sviluppo nelle diverse zone, infatti per tutte le CV sottoposte a monitoraggio è stata riscontrata la fase di mignolatura.

Vite
Per questa coltura le fasi fenologiche si sono presentate con una certa scalarità in funzione delle zone e delle cultivar: all'inizio del periodo considerato si sono rilevate le fasi di prima foglia distesa (Vermentino, Cannonau) e di grappoli visibili (Chardonnay) nel nord-ovest dell'isola, di prima foglia distesa (Vernaccia), germoglio di 10 cm (San Giovese) nell'Oristanese e di grappoli visibili (Malvasia) nel Montiferru. Successivamente, la fasi che in generale hanno prevalso sono state quelle di grappoli visibili e grappoli separati.

Drupacee
Nella seconda metà del mese sono state rilevate le fasi di frutto noce e ingrossamento frutto.

Colture ortive
Nella maggior parte dei casi, nella terza decade del mese, risultavano ormai concluse le operazioni di trapianto per Anguria e Melone.

Agrumi
Nella seconda metà del mese sono state rilevate le fasi di prefioritura-fioritura.

Bilancio idro-meteorologico
L'evapotraspirazione potenziale ha assunto nella generalità dei casi valori medi mensili compresi tra 2.4 e 3.5 mm, con valori massimi giornalieri, generalmente sotto i 6 mm. Nel grafico allegato (Graf. 1) sono raffigurati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di diversi areali.
In termini generali, come si evidenzia nella tabella allegata, in diverse località del centro-nord Sardegna (es. Berchidda, Bitti, Benetutti) gli apporti idrici complessivi sono stati generalmente superiori ai 40 mm, mentre nel resto del territorio isolano si sono attestate su valori inferiori. Particolarmente carenti sono state le aree del Campidano di Cagliari dove mediamente si sono registrati valori tra 15 e 25 mm. I valori inferiori in assoluto si sono avuti, tuttavia, nel settore nord occidentale (es. Nurra) dove si sono registrati apporti complessivi inferiori a 15-20 mm, con valori giornalieri frequentemente sotto i 5 mm e quindi scarsamente efficaci sotto l'aspetto del rifornimento idrico del suolo.



Note fitopatologiche
Di rilevante importanza fitopatologica sono state le basse temperature registrare verso la metà del mese. Infatti, su gran parte dell'isola si sono verificate gelate e la temperatura è scesa in alcune località anche sotto lo zero. Di per se il fenomeno non avrebbe avuto carattere di eccezionalità, ma va relazionato alle alte temperature di marzo. Queste infatti, come già detto nel riepilogo del mese precedente, hanno portato ad un anticipo fenologico sia delle colture che degli insetti, i quali, se presenti nelle forme più sensibili (es. larvette) possono aver subito elevate mortalità contrastando quindi, almeno in parte, i danni provocati alle colture.

Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)

(Stazioni di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu)

Il modello ha indicato la conclusione dei voli degli adulti della prima generazione su quasi tutte le stazione di riferimento ad eccezione di Olmedo, dove il volo si concluderà nel mese successivo. La stazione che ha mostrato un anticipo maggiore, già evidenzianto nel riepilogo mensile di marzo, è Sorso, dove al 30 di aprile l'accumulo termico è stato di 657°G contro i 485°G di Olmedo. Il graf. 2 mostra il differente accumulo termico tra le due stazioni, evidenziando come tali differenze siano stati costanti sin dai primi giorni dell'anno. Nelle stazioni del Campidano l'accumulo al 30 di aprile si è attestato intorno ai 430-550°G con picchi di sfarfallamento simulati intorno alla metà del mese. A Jerzu il valore registrato di gradi-giorno è stato molto vicino a quello di Sorso ed il picco di sfarfallamento in queste ultime due località era stato registrato verso la fine del mese precedente.

Modello EPI per la valutazione del rischio di epidemie da Plasmopara viticola (Bern.)
Sporadici i casi di rischio di scoppio epidemico simulati dal modello. Solo su tre stazioni infatti è stata indicata la necessità di un intervento, in particolare il giorno 7 ad Illorai, il giorno 8 a Bonnanaro ed il giorno 28 a Decimomannu.




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