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Riepilogo mensile agrometeorologico di ottobre 2001


Fenologia delle colture
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:

Olivo
Le CV Semidana e Tonda di Cagliari nell'ultima decade del mese presentavano la fase di invaiatura in diversi areali (Oristanese, Montiferru), mentre la CV Bosana risultava leggermente in ritardo. Alla fine del mese, con l'apertura di alcuni oleifici, in diverse località, si è dato inizio alla raccolta delle olive.

Agrumi
Nelle zone monitorate è stata rilevata la fase di ingrossamento. Nell'ultima settimana del mese è stata riscontrata la fase di invaiatura.

Carciofo
Nelle diverse zone monitorate, sia sulle carciofaie poliennali che su quelle di nuovo impianto, la fase è risultata quella di comparsa della 12°-15° foglia.

Cereali autunno-vernini - Foraggere
Le poche e scarse piogge cadute hanno permesso, solo in alcune zone, l'esecuzione delle operazioni di lavorazione dei terreni per le semine autunno-vernine.

Bilancio idro-meteorologico
Le condizioni meteorologiche del mese, caratterizzate sostanzialmente da bel tempo con giornate per lo più calde e soleggiate e generalmente poco ventose, hanno prodotto valori medi giornalieri di evapotraspirazione atmosferica variabili, nella maggior parte delle aree monitorate, tra 2.0 e 3.0 mm mediamente, superiori a quelli dello scorso anno. Valori medi più elevati si sono riscontrati nel centro-sud (es. stazioni di Milis, Samassi e Sardara).
Analizzando i singoli dati giornalieri si può evidenziare come i picchi siano tendenzialmente concentrati nelle località settentrionali (es. stazione di Modolo 5.3 mm, San Teodoro 5.2 mm e Putifigari 5.1 mm).
Le condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato questo mese di ottobre sotto l'aspetto agronomico sono indubbiamente la scarsità di piogge che ha pertanto ostacolato lo sviluppo della cotica erbosa nei pascoli naturali e la semina degli erbai. I valori registrati infatti appaiono fortemente deficitari sia dal punto di vista climatologico sia rispetto a quelli registrati negli ultimi quattro anni, come si evince dalla tabella allegata.
Considerati singolarmente, i pochi eventi piovosi giornalieri hanno mostrato dei valori scarsamente significativi; per circa i 2/3 sul totale dei dati registrati dall'intera rete di rilevamento si tratta di valori inferiori ai 3 mm mentre solo in una decina di casi si sono registrati valori superiori fino ad arrivare ai massimi di 12.2 di Macomer e 12.8 di Chiaramonti.




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