Riepilogo mensile agrometeorologico di novembre 2001
Fenologia delle colture
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:
Olivo
Per tutte le CV e nelle diverse aree sottoposte a monitoraggio è stata riscontrata ormai la fase di completa invaiatura - maturazione, le operazioni di raccolta risultano iniziate praticamente in tutto il territorio regionale.
Agrumi
Nelle zone monitorate è stata rilevata la fase di completa invaiatura - maturazione con l'inizio delle operazioni di raccolta.
Cereali autunno-vernini
Le piogge, specie nella prima e seconda decade, possono avere ostacolato le operazioni di semina, in tutte quelle aree ove non erano state ancora eseguite. Le stesse precipitazioni hanno avuto, invece, effetti positivi per quanto riguarda i cereali già seminati.
Foraggere
Per gli erbai le considerazioni esposte sono analoghe a quelle per i cereali.
Bilancio idro-meteorologico
I fenomeni meteorologici di maggior rilevanza sotto l'aspetto agricolo sono rappresentati da eventi piovosi piuttosto frequenti e spesso abbondanti, che in molte località dell'isola hanno abbondantemente superato i valori climatici medi.
Infatti, in buona parte della Sardegna settentrionale si sono registrati cumulati superiori ai 100 mm, fino a raggiungere i 204.6 di Aglientu. Per esempio, in alcune località della Nurra si sono superati i 140 mm (stazione di Olmedo), in altre del Logudoro e dell'Anglona i 130 mm (Putifigari e Valledoria) ed i 160 mm in Gallura (Aglientu, Arzachena, Luras).
Valori superiori ai 100 mm hanno interessato anche l'Oristanese, dove si sono registrati 142.2 mm a Milis e 111.6 ad Arborea.
Nel Campidano di Cagliari i valori complessivi appaiono generalmente inferiori, variando tra 50 e 70 mm, mentre le località in cui si sono registrati i valori più contenuti, compresi generalmente tra 40 e 60 mm (es. Oliena, Orani, Nuoro Ghilarza) appaiono concentrate nel settore centrale. Nella tabella allegata si può osservare la diversa ripartizione delle piogge complessive che hanno caratterizzato il mese di novembre e nel contempo si possono evidenziare le differenze rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, caratterizzato da cospiqui eventi piovosi.
Tali piogge, nelle aree che ne hanno maggiormente beneficiato, hanno permesso il reintegro di un buon livello d'umidità dei suoli, ormai secchi dopo l'anomala scarsità di precipitazioni che ha caratterizzato l'inizio d'autunno, rendendoli così finalmente idonei alla preparazione dei letti di semina ed alle semine delle colture autunno-vernine. Inoltre, le condizioni idriche dei suoli hanno finalmente garantito, seppure con un certo ritardo, la germinazione ed il ricaccio delle specie vegetali nei pascoli, favorendo il formarsi di una buona cotica erbosa. Tuttavia nelle aree in cui le piogge sono state complessivamente deficitarie, gli eventi piovosi, considerati singolarmente, sono stati spesso inadeguati a garantire un significativo umettamento del primo strato superficiale del terreno, determinando in alcuni casi anche delle "false partenze". Nel caso della stazione di Benetutti, ad esempio, i diversi eventi piovosi registrati durante il mese raramente risultano superiori ai 4-5 mm.
Nelle situazioni opposte, invece, l'elevato numero di giorni di pioggia, talora superiore ai 15 giorni, potrebbe aver ridotto i tempi utili necessari all'esecuzione delle operazioni colturali tipiche del periodo (raccolta delle olive, dei carciofi e degli agrumi, ecc.). Inoltre, eventi piovosi caratterizzati da elevata intensità, come ad esempio la pioggia misurata il giorno 11 ad Arzachena, evidenziata nella sezione meteorologica, possono aver determinato condizioni di ristagno superficiale e fenomeni erosivi sui terreni in pendio.
La domanda evapotraspirativa atmosferica (ET0), nella maggior parte delle aree monitorate, ha assunto valori medi mensili compresi tra 1.0 e 2.0 mm con i valori più alti che hanno interessato le stazioni costiere (es. Stintino, San Teodoro, Aglientu, Domus de Maria, Masainas). Il valore giornaliero più elevato è stato registrato, nella prima decade, nelle fascia costiera nord-orientale (San Teodoro 4.8 mm).
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