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Riepilogo mensile agrometeorologico di maggio 2002

Il mese di maggio è stato caratterizzato da condizioni piuttosto variabili dei valori di temperatura e precipitazione sia dal punto di vista spaziale sia temporale.
La temperatura ha infatti mostrato valori piuttosto altalenanti, da valori al di sotto della media, in particolare per le temperature minime, nella prima parte del mese ad estremi elevati e sopra la media, nell'ultima settimana Di particolare rilievo sono state le precipitazioni, talora abbondanti, che hanno interessato l'intero territorio regionale.
Tali condizioni da un lato hanno garantito il ripristino di soddisfacenti condizioni di umidità dei suoli in alcune aree, e dall'altro hanno favorito lo sviluppo di parassiti delle colture.

Fenologia delle colture
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:

Olivo
Per tutte le cultivar e nelle diverse aree sottoposte a monitoraggio in generale si è riscontrata la fase di inizio fioritura. Nell'ultima decade la fase di fioritura era presente in pratica in tutte le aree, ad eccezione dell'Oristanese, che con la fase di allegagione, ha evidenziato un leggero anticipo

Agrumi
Nelle zone monitorate sono state rilevate le fasi di fioritura e inizio allegagione.

Vite
In funzione delle zone e delle cultivar, le fasi fonologiche si sono presentate con una certa scalarità: alla fine del mese, le fasi che in generale hanno prevalso sono state quelle di fine fioritura-inizio allegagione. In particolare, nei vigneti della Nurra è stata osservata, alla fine del mese, la fase di fine fioritura-inizio allegagione per le cv Cannonau, Vermentino e Sauvignon, mentre la cv Chardonnay ha evidenziato una fase fenologica di piena allegagione. Tali osservazioni sono in linea con i rilievi fenologici effettuati l'anno precedente.

Colture ortive
Nella maggior parte dei casi, è stata segnalata la fine delle operazioni di trapianto delle ortive primaverili-estive.

Precipitazioni
Come accennato, le precipitazioni registrate durante il mese hanno interessato l'intero territorio regionale, con una distribuzione su due periodi per un numero complessivo variabile da 7-9 giorni piovosi nel nord dell'isola, ad un minimo di 3-5 giorni, per lo più al sud.

Analizzando la distribuzione spaziale si evidenzia una certa irregolarità: la maggior parte delle precipitazioni si è infatti concentrata nella parte settentrionale dell'isola ed in particolare nella regione nord-orientale, dove sono stati registrati i valori massimi (compresi tra 73 e 53.4 mm, superiori ai valori climatici) nelle stazioni di Arzachena, San Teodoro, Siniscola e Orosei.

Nella tabella allegata sono riportati i valori totali mensili per alcune stazioni ed i rispettivi valori registrati lo scorso anno. Esaminando l'entità delle singole precipitazioni giornaliere, si può notare come la pioggia caduta si sia concentrata in pochi intensi eventi registrati nell'arco di 24 ore (48.4 mm il giorno 8, su 73 mm mensili totali ad Arzachena, 31.8 mm il giorno 7 su 43.4 mm a Jerzu, ecc.), mentre risultano paricolarmente frequenti le piogge di scarsa entità, parzialmente efficaci da un punto di vista agronomico e di limitato beneficio per le colture. Si consideri che il 35 % dei valori misurati è inferiore a 3 mm, il 57 % è inferiore ai 5 mm, e solo il 15 % dei valori supera i 10 mm.

Nelle aree interessate dai maggiori apporti, con intensità non elevate, e laddove la capacità di infiltrazione dei suoli ha consentito un buon immagazzinamento, è stato garantito il ripristino di livelli di umidità favorevoli alle colture arboree (es. olivo, vite e agrumi) in fase di fioritura/allegagione, ed hanno permesso il trapianto o la semina delle colture ortive ed erbacee.

Evapotraspirazione
Nella maggior parte delle aree monitorate, i valori medi mensili dell'evapotraspirazione di riferimento giornaliera (ETo) sono ricaduti nell'intervallo tra 3.3 mm (es. stazioni di Giave, Scano di Montiferro, Nuoro) ed i 4.8 mm circa (Masainas, Domus de Maria); i valori giornalieri più elevati si sono registrati l'ultimo giorno del mese in aree costiere nord-orientali (San Teodoro 7.8 mm e Siniscola 7.1 mm). A causa delle condizioni variabili, che hanno caratterizzato il mese, con una alternanza di giornate soleggiate e di eventi piovosi, si sono osservate ampie oscillazioni nel corso del mese come mostra l'andamento dei valori giornalieri di 4 stazioni rappresentative raffigurato nel grafico allegato .

Consumi idrici colturali
La stima delle esigenze idriche delle principali colture, ottenuta attraverso l'applicazione dei coefficienti colturali medi relativi alle fasi fenologiche del periodo, consente di quantificare i consumi a seconda delle località, in

  • 60-85 mm per la vite (controspalliere),
  • 45-65 mm per il mais seminato nell'ultima decade di aprile,
  • 50-70 mm per l'olivo,
  • 65-95 mm oppure 45-65 mm per il pomodoro da industria a seconda che i trapianti siano stati effettuati rispettivamente alla fine di aprile oppure intorno alla metà di maggio,
  • 70-100 mm nel caso degli agrumi,
  • 100-140 mm nel caso della medica e prati polifiti.
  • 120-170 mm nel caso della barbabietola con semina autunnale


Note fitopatologiche
Il mese di maggio è stato particolarmente favorevole per i parassiti delle colture agrarie. Gli eventi piovosi hanno infatti consentito l'avvio dei primi insediamenti delle crittogame e le temperature miti hanno agevolato lo sviluppo degli insetti dannosi e l'attività di quelli pronubi.
Di seguito sono riportati i risultati e le osservazioni derivanti dall'applicazione di specifici modelli di simulazione.

Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu).
Durante il mese è stato simulato lo sviluppo della prima generazione di Tignoletta e solo nella stazione di Sorso il modello ha dato indicazioni sulla presenza degli sfarfallamenti della seconda generazione. L'anticipo registrato a Sorso è stato simile a quanto accaduto nel 2001 ad eccezione del fatto che allora tutte le stazioni erano interessate dal forte anticipo.
Durante il mese non sono state registrate condizioni limitanti per lo sviluppo degli stadi preimmaginali.

Simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Bern.)
Modello EPI:
Il mese è stato interessato da diversi eventi piovosi che sono stati interpretati dal modello EPI come possibili scoppi epidemici su gran parte dell'isola, soprattutto nelle aree interne. L'assenza di infezioni peronosporiche nelle aree costiere dell'isola è stata confermata anche da mirate osservazioni di campo.

Regola dei 3 dieci-Goidanich:
In concomitanza con ogni singolo evento piovoso, secondo queste regole empiriche, si è avuto l'avvio di un ciclo di infezione secondaria del fungo, fenomeno questo che ha interessato tutta l'isola ad eccezione di pochissime località. Permane quindi la tendenza di sovrastimare la pericolosità e la diffusione del fungo.




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