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Riepilogo mensile agrometeorologico di luglio 2002

Dal punto di vista agrometeorologico il mese di luglio è stato caratterizzato principalmente per il passaggio di un sistema ciclonico atlantico, che ha interessato l'isola determinando condizioni meteorologiche anomale rispetto al regime tipico del periodo. Tale perturbazione ha provocato in Sardegna abbondanti precipitazioni, anche a carattere temporalesco, che hanno interessato soprattutto il nord dell'isola ed in particolar modo la Gallura e l'Anglona.

Durante il periodo perturbato si è anche verificato un calo piuttosto sensibile delle temperature, in particolar modo le massime, con riduzioni fino a 13-14 gradi rispetto al periodo immediatamente precedente. Successivamente, nella terza decade, si è verificato un innalzamento dei valori di temperatura con estremi che in alcuni casi hanno sfiorato i 42 °C.

Osservazioni fenologiche
Nell'ambito dell'attività di monitoraggio della Rete Agrofenologica Regionale, nei diversi comprensori agricoli, sono state rilevate le seguenti fasi fenologiche per le diverse colture:

Olivo
Durante tutto il mese si è assistito alla fase di "accrescimento delle drupe", nell'ultima decade del mese è stata registrata la fase di inizio indurimento nocciolo .

Vite
I rilievi fenologici effettuati nella zona della Nurra fanno rilevare come nelle prime due settimane di luglio le varietà Cannonau e Vermentino siano state caratterizzate da una fase di chiusura grappolo seguita nella restante parte del mese dal processo di invaiatura. Per le varietà Chardonnay e Sauvignon sono invece state osservate la fase di chiusura grappolo che ha interessato i primi giorni del mese seguita dalla fase di invaiatura che si è protratta fino alla seconda decade di luglio. Alla fine del mese le due varietà si presentavano in piena fase di maturazione.

Agrumi
Nelle zone monitorate è stata rilevata la fase di ingrossamento frutto.

Drupacee
Durante il mese sono proseguite le operazioni di raccolta delle CV a maturazione estiva.

Pomodoro d industria
Le fasi fenologiche si sono presentate variabili dalla fioritura dei primi palchi all'invaiatura e inizio maturazione dei primi palchi.

Carciofo
Nelle diverse zone monitorate, durante il mese sono state svolte le operazioni di impianto per le nuove carciofaie e di risveglio per quelle poliennali.

Altre ortive
Sono continuate le operazioni di raccolta per le Cucurbitacee (Anguria e Melone) trapiantate precocemente.

Temperature
Per quanto riguarda l'andamento delle temperature, si può evidenziare come vi sia stato un abbassamento piuttosto consistente rispetto alla media climatica (come descritto nella "Situazione Meteorologica Generale"), durante la seconda decade del mese a cui ha fatto seguito un sensibile incremento dei valori massimi, nell'ultima decade del mese. Nel grafico 1 sono rappresentati i valori delle sommatorie termiche, espressi in °C, della prima, seconda e terza decade, nonché la media del mese. I valori della seconda decade sono decisamente inferiori rispetto a quelli medi, mentre si è registrato un aumento delle temperature durante la terza decade. Gli effetti di tale andamento nei confronti delle colture agrarie riguardano sia un rallentamento della fisiologia dello sviluppo e accrescimento dei frutti (riduzione del grado zuccherino delle uve nella vite, ritardo nei processi di maturazione nel pomodoro), sia lo sviluppo degli insetti e dei parassiti (vedi "Note fitopatologiche"). Meritano di essere evidenziati i valori termici più elevati per gli effetti che tali condizioni, se protratte ed associate a bassi valori di umidità relativa, possono aver determinato sulle colture (es. mais in fase di fioritura). L'analisi dei valori giornalieri evidenzia picchi delle temperature massime superiori a 40 °C, particolarmente nelle aree centrali e costiere sud-orientali: in queste ultime località si sono misurati i valori più elevati, tra 41 e 42 °C, nelle stazioni di Jerzu e Muravera.

Precipitazioni
Le precipitazioni maggiori, come accennato, hanno interessato la fascia costiera settentrionale, dove si sono registrati valori complessivi di 79.6 e 72.4 mm, rispettivamente nelle stazioni di Valledoria ed Aglientu, con un valore giornaliero massimo di 71.8 mm, misurato il giorno 16 nella stazione di Valledoria. Buona parte del settore centrale è stata interessato da piogge di entità contenuta (10-20 mm) mentre nel Campidano, da Oristano a Cagliari, si sono verificati eventi di modesta entità, spesso inferiore a 5 mm, che non hanno certo influito sullo stato di riempimento dei bacini di approvvigionamento della zona.

Meritano una particolare menzione le piogge che hanno interessato le località del nord (es. stazioni di Aglientu, Valledoria, Luras ed Ozieri), per le elevate intensità orarie ed i conseguenti effetti arrecati alle colture tipiche della zona. Infatti, le abbondanti precipitazioni hanno provocato dei gravi allagamenti nei terreni preparati per l'impianto delle nuove carciofaie, pregiudicando l'ingresso in campo per la messa a dimora degli ovoli, che è stata perciò rinviata per la fine di luglio. Nelle carciofaie appena impiantate, il buon rifornimento idrico del terreno ha determinato lo sviluppo di infestanti, in particolare Solanum nigrum e Raphanus raphanistrum, che ha reso necessario l'intervento tempestivo in campo per le operazioni di diserbo. Inoltre, le condizioni idriche dei suoli hanno determinato una precoce ripresa vegetativa delle carciofaie poliannuali per le quali si può prevedere un rigoglio vegetativo che, in agosto, con condizioni di temperature elevate le renderebbe più esposte all'attacco di agenti patogeni.

Tra le altre colture ortive, il melone è senza dubbio una delle specie che maggiormente ha risentito delle condizioni meteorologiche verificatesi. Infatti, l'elevata disponibilità idrica nel terreno ha provocato un eccessivo assorbimento da parte della pianta con conseguente deprezzamento qualitativo dei frutti prossimi alla raccolta. Inoltre, l'alto tasso di umidità nel terreno potrebbe essere determinante per la diffusione di pericolose infezioni peronosporiche nel mese di agosto.
Agli effetti sopra menzionati andrebbero aggiunte le conseguenze osservate nel settore zootecnico legate alla riumidificazione dei foraggi presenti in campo per il processo di fienagione.

Evapotraspirazione
Dall'analisi della domanda evapotraspirativa del mese di luglio si ricavano valori medi dell'ETo giornaliera che variano tra 4.5 e 6 mm nelle diverse località, sensibilmente inferiori rispetto a quelli dello scorso anno. I valori giornalieri superiori sono stati registrati il primo giorno del mese nelle aree costiere sud-occidentali (es. stazioni di Domus de Maria, 9.2 mm, e Masainas, 8.4 mm) ed il giorno 25 nelle località nord - orientali costiere (Siniscola 8.2 mm, San Teodoro 9.4 mm). Nella figura allegata sono raffigurati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di diversi areali.

Consumi idrici colturali
Il calcolo dei consumi idrici mensili per le principali colture presenti in Sardegna, riferiti alle fasi fenologiche del periodo, ha determinato i seguenti valori:

  • per il pomodoro da industria, dall'ingrossamento bacche dei palchi superiori fino all'inizio della maturazione, si possono quantificare consumi complessivi variabili tra 140 e 210 mm, in relazione alla località;
  • per il mais, nelle fasi tra fine levata - emissione pennacchio fino alla maturazione lattea, si ottengono valori ugualmente compresi tra 140 e 210 mm;
  • per il carciofo in coltura forzata, con impianto o risveglio dopo la prima decade di luglio, si stimano consumi compresi tra 45 e 65 mm circa;
  • per la vite allevata a controspalliera e per le fasi di chiusura grappolo ed invaiatura si calcolano consumi di circa 100-150 mm;
  • per l'olivo in fase di accrescimento frutti valori si registrano consumi di 65 - 100 mm;
  • per l'arancio in fase di ingrossamento frutti si calcolano valori di 85 - 130 mm.


Note fitopatologiche
Nell'esaminare le condizioni che hanno influenzato, nel corso del mese, lo sviluppo di insetti e parassiti, meritano di essere evidenziate le particolari condizioni meteorologiche della seconda decade, delle quali si è trattato nei paragrafi precedenti.
I forti venti, le piogge ed il marcato calo delle temperature possono infatti aver contribuito inizialmente a falcidiare gli insetti più esposti e maggiormente sensibili. Per altri versi, tuttavia, le stesse piogge, contribuendo ad aumentare la succosità dei frutti e delle piante, e rendendoli quindi maggiormente recettivi, possono aver determinato, successivamente, condizioni favorevoli agli attacchi.

E' il caso questo della Bactrocera oleae (Mosca delle Olive) di cui si è segnalata, più o meno su tutta l'isola, una elevatissima presenza di larve all'interno delle drupe. I dati rilevati settimanalmente nei campi sperimentali monitorati, hanno confermato questa situazione, mostrando valori percentuali di infestazione larvale elevatissimi e prossimi al 100%.
Tali stadi hanno beneficiato di condizioni ambientali piuttosto favorevoli L'analisi del decorso termico ha infatti evidenziato come nella generalità delle stazioni di monitoraggio le temperature non abbiano quasi mai raggiunto valori critici per lo sviluppo delle larve, particolarmente sensibili solo a temperature superiori a 32 °C. Solo il periodo compreso tra il 20 ed il 23 luglio ha fatto registrare temperature massime superiori a tale soglia più o meno in tutta l'isola, ma per poche ore consecutive. Fa eccezione le aree di Villacidro e Dolianova dove effettivamente sono stati misurati valori superiori anche ai 37-38 °C con il perdurare di temperature superiori ai 35°C anche per 4-5 ore; in questa ultima area quindi potrebbe non essere valido quando detto precedentemente.

Di seguito sono riportati i risultati e le osservazioni derivanti dall'applicazione di specifici modelli di simulazione.


Simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu). Nel corso del mese, il modello ha simulato l'inizio degli sfarfallamenti degli adulti di terza generazione, specificatamente nel periodo compreso tra il 18 (stazione di Sorso) ed il 30 (stazione di Arborea) luglio. Per la stazione di Olmedo, al contrario, le elaborazioni non hanno evidenziato il raggiungimento di tale stadio. In generale le temperature, quasi costantemente inferiori ai 30 °C, sono risultate favorevoli sia alle ovideposizioni che allo sviluppo degli stadi preimmaginali. Solo intorno al 22-23 del mese sono stati raggiunti valori elevati (37.5 °C a Milis, 36 °C ad Arborea e 41 °C a Jerzu), in grado di provocare la mortalità su larvette e uova.

Simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Bern.)
Modello EPI e regola dei 3 dieci-Modello Goidanich.

Il modello EPI ha indicato il rischio di infezione intorno alla metà del mese, relativamente alle stazioni SAR ubicate nelle zone più interne, mentre nelle aree costiere le simulazioni hanno evidenziato la totale assenza di possibili eventi infettivi.
Meritano di essere evienziate le situazioni particolarmente allarmante, simulate per le stazioni di Atzara, Domus de Maria, Sadali, Villasalto e Villa San Pietro, dove l'indice si è costantemente portato su valori superiori alla soglia di intervento.

L'applicazione del "modello Goidanich", ha prodotto indicazioni in leggera controtendenza rispetto al modello EPI: sulla quasi totalità delle stazioni, sia interne che costiere, ad eccezione di alcune localizzate nel nord dell'isola, si è verificata un'infezione secondaria causata dalle piogge citate precedentemente.



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