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Riepilogo mensile agrometeorologico di agosto 2002

Dal punto di vista agrometeorologico il mese di agosto è stato caratterizzato da condizioni tipicamente autunnali, con frequenza di tempo perturbato, associato a precipitazioni diffuse anche a carattere temporalesco che hanno interessato, in due diversi periodi, l'intero territorio regionale; altre condizioni di rilievo, associate al passaggio delle perturbazioni, sono state i forti venti di maestrale e il sensibile calo delle temperature.

Osservazioni fenologiche


Olivo
Nel corso del mese è continuata la fase di accrescimento delle drupe, già osservata nel periodo precedente. Inoltre, il buon rifornimento idrico dei terreni dovuto alle abbondanti precipitazioni che hanno caratterizzato il periodo estivo, ha determinato dimensioni delle olivine superiori rispetto alla media e ha favorito lo sviluppo vegetativo dei giovani germogli che con molta probabilità saranno in grado di fruttificare più facilmente l'annata prossima.

Vite
Dai rilievi fenologici effettuati nella zona della Nurra si è potuto constatare come nella prima decade di agosto le varietà Vermentino e Cannonau siano state caratterizzate dalla fase di invaiatura seguita, nei restanti giorni del mese, dal processo di maturazione del grappolo. Le varietà Chardonnay e Souvignon sono giunte, invece, a completa maturazione e già all'inizio della terza decade sono state avviate le operazioni di raccolta.
In generale, le abbondanti piogge di agosto hanno determinato un eccessivo stato di idratazione degli acini che, in particolare nelle varietà caratterizzate da una buccia sottile, possono aver provocato delle spaccature, pericolose per l'ingresso di patogeni ed il conseguente sviluppo di malattie l'insorgere di malattie. Inoltre, in alcune aree della Sardegna (es: Barbagia) sono stati segnalati danni meccanici ai grappoli, causati dalle violente grandinate che si sono verificate durante l'ultima settimana di agosto, ma che non sembrano avere compromesso la produzione in maniera rilevante.

Agrumi
Nelle zone monitorate è stata riscontrata la fase di ingrossamento dei frutti e in genere si è potuta osservare la fine dell'attività vegetativa estiva.

Pomodoro da industria
Le osservazioni fenologiche effettuate nella Bassa Valle del Coghinas hanno fatto registrare, per le prime due settimane del mese, la fase di piena maturazione delle bacche. Inoltre, le operazioni di raccolta che erano in programma per la fine di agosto sono state rinviate a causa delle precipitazioni che hanno reso impraticabile il terreno ed impedito l'utilizzo delle macchine raccoglitrici.

Carciofo
In generale, per le carciofaie impiantate all'inizio di luglio si è potuta rilevare la fase fenologica di 4°-6° foglia. Da segnalare, inoltre, che le anomale precipitazioni del mese hanno vanificato le operazioni di diserbo effettuate in preemergenza, favorendo lo sviluppo di nuove infestanti che hanno reso necessario un ulteriore ingresso in campo per gli interventi diserbanti.

Infine, nell'ambito delle foraggere, si è assistito allo sfalcio degli erbai estivi in fase di fioritura, per la produzione di foraggio verde, e alla prosecuzione delle operazioni di taglio dei medicai.
A questo proposito è necessario sottolineare che le abbondanti precipitazioni verificatesi ad agosto, in molti casi, hanno reso impraticabili i terreni ritardando l'ingresso delle macchine operatrici e conseguentemente le operazioni di taglio, rivoltamento e imballaggio.
Inoltre, le precipitazioni hanno determinato una riumidificazione del fieno presente in campo in andane o già imballato, facilitando l'attacco di microrganismi e l'insorgere di processi chimici secondari che possono aver alterato le caratteristiche qualitative e nutrizionali del foraggio.

Evapotraspirazione
Durante il periodo in esame, la richiesta evapotraspirativa media si è attestata su valori decisamente inferiori rispetto agli anni precedenti, variando nelle diverse località monitorate, tra 3.7 a 5.0 mm. Tali condizioni sono da attribuire sia alla ridotta radiazione solare, causata dalla frequente copertura nuvolosa, sia agli elevati valori di umidità minima e massima determinati dalle frequenti perturbazioni.
I valori più elevati sono stati registrati nella fascia costiera sud-occidentale (es. stazioni di Masainas e Domus de Maria).

Dall'analisi dei dati giornalieri si evidenzia come anche i valori più elevati, che hanno interessato i primi 7 giorni del mese ed in particolare le giornate ventose, appaiono sensibilmente ridotti rispetto a quanto registrato negli anni precedenti: i valori più elevati non hanno superato gli 8 mm (es. stazioni di Benetutti ed Oliena con 7.8 e 7.7 mm, rispettivamente). Di rilievo anche i bassi valori che hanno interessato la totalità delle stazioni il giorno 10, in occasione delle prime piogge intense, quando la media dei valori registrati dall'intera rete di stazioni ha raggiunto 2 mm.
Nel grafico 1, in cui sono raffigurati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di diversi areali, si può osservare quanto espresso precedentemente.

Precipitazioni
Per quanto riguarda il regime pluviometrico il mese di agosto si differenzia sostanzialmente dalla norma che ha caratterizzato gli ultimi anni trascorsi. Le precipitazioni, che hanno interessato l'intera isola ed in particolare il centro-nord, si sono caratterizzate per la frequenza degli eventi piovosi, per l'entità dei singoli eventi e per l'elevata intensità oraria.
Analizzando i dati mensili complessivi, spiccano i valori tipicamente autunnali registrati nelle stazioni di Benetutti (152.6 mm), Berchidda (138.2 mm), Atzara (134.4 mm) ed Illorai (132.8 mm); i valori inferiori sono stati registrati nelle località costiere sud orientali (es. stazioni di Muravera, con 38.8 mm e Jerzu con 30.8 mm). Per un'analisi più dettagliata della distribuzione delle piogge nelle diverse aree si rimanda alla descrizione meteorologica.
Nella tabella 1 sono riportati i valori di precipitazione mensile di alcune stazioni della rete SAR.

Se si considerano le piogge unitamente alle perdite per evapotraspirazione, attraverso l'applicazione del bilancio idro-meteorologico, emerge una condizione generale di moderato deficit idrico inusuale per il mese in questione. In alcuni casi, le abbondanti piogge e l'evapotraspirazione contenuta, hanno dato luogo a condizioni di surplus idrico come nel caso delle stazioni caratterizzate dai maggiori apporti, precedentemente citate. In altri casi le condizioni di deficit appaiono notevolmente ridotte rispetto a quanto si verifica generalmente in agosto. Ad esempio, raffrontando i dati di Samassi si può constatare come, pur trattandosi di condizioni di deficit, la differenza tra i due anni ammonta ad oltre 150 mm di maggiore disponibilità idrica.

Come accennato precedentemente alcune precipitazioni sono stati caratterizzate da valori di intensità oraria considerevoli, che hanno determinato ristagni ed allagamenti nelle aree colpite. Nei grafici allegati (stazioni di Samassi, Berchidda, Bitti ed Arzachena) è possibile apprezzare l'elevata intensità che ha caratterizzato alcuni eventi piovosi, in particolare quelli che hanno interessato il Campidano centrale il giorno 23 (stazione di Samassi) e la Gallura il giorno 25 (stazione di Arzachena).

Le condizioni determinate da tali eventi temporaleschi hanno determinato disagi nella programmazione delle attività di campo, per esempio ostacolando l'ingresso in campo delle macchine e causando, conseguentemente, il rinvio delle operazioni colturali quale la raccolta del pomodoro da industria, come riportato nella sezione dedicata alla fenologia.
Inoltre, in aree circoscritte, tali eventi sono stati associati anche a fenomeni grandinigeni, come nel caso della Barbagia, citato nella sezione dedicata alla fenologia.

Tuttavia, pur considerando gli effetti negativi che queste piogge possono aver talora arrecato sia sulle colture in atto sia sull'esecuzione delle operazioni colturali, va comunque rimarcato il ruolo positivo nella ricostituzione delle riserve idriche dei suoli, a beneficio, in particolare, delle colture in asciutto (es. oliveti, vigneti), e nel favorire le condizioni di lavorabilità dei terreni destinati alle colture autunno-vernine.

Per le colture irrigue, inoltre, possono aver determinato un minore ricorso agli interventi irrigui, consentendo un risparmio delle risorse idriche presenti nei bacini di accumulo.

Note fitopatologiche
Come spiegato in dettaglio nella parte meteorologica, il regime anticiclonico estivo è stato interrotto da due importanti periodi di tempo perturbato che hanno portato al verificarsi di fenomeni meteorologici intensi, in particolare temporali e piogge e ad un crollo delle temperature.
La combinazione dei regimi pluviometrico e termico che hanno caratterizzato il periodo ha determinato effetti contrapposti sui parassiti ospitati dalle colture.
Considerando le piogge, un effetto diretto della maggior disponibilità idrica è stato l'aumento della succosità dei frutti, ed una conseguente maggiore appettibilità per gli insetti; per contro, in condizioni di forte intensità, le precipitazioni possono avere avuto effetti sfavorevoli, determinando un'elevata mortalità sugli stadi più sensibili ed esposti.
Esaminando l'andamento termico del periodo, le temperature miti hanno indubbiamento favorito molti insetti presenti alle nostre latitudini, in quanto ne costituiscono le condizioni ideali per lo sviluppo: la Mosca delle Olive, per esempio, quest'anno ha trovato condizioni meteorologiche favorevoli, come testimoniano le elevate infestazioni registrate in campo, un po' su tutta la regione. Al contario, un altro importante Dittero, la Mosca Mediterranea della Frutta, non ha trovato condizioni ottimali per il suo sviluppo, essendo questa una specie tropicale e quindi sensibilmente sfavorita da decorsi estivi caratterizzati da basse temperature. Come conseguenza, molte colture che vengono particolarmente attaccate dalla Mosca della Frutta, si sono pertanto salvate e, grazie anche alle abbondanti piogge, hanno avuto una discreta produzione, come ad esempio il Fico d'India.

Simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu).

Intorno al 10 del mese il modello ha indicato il raggiungimento del picco di sfarfallamento degli adulti della terza generazione su quasi tutte le stazioni ad eccezione di Olmedo, dove invece il picco è stato simulato quasi alla fine del mese. Per le stazioni di Sorso, Arborea, Decimomannu ed Jerzu il modello ha indicato inoltre, alla fine del mese, il raggiungimento delle sommatorie termiche necessarie per i primi sfarfallamenti degli adulti della quarta generazione.

Simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Bern.)
Modello EPI e regola dei 3 dieci-Modello Goidanich.

Nei due periodi in cui si sono avute le precipitazioni il modello EPI ha fatto registrare la necessità di intervento su gran parte delle stazioni del SAR, ad eccezione di quelle poste lungo la costa orientale e del nord dell'Isola, zone queste dove non si è avuto alcuna necessità di intervenire almeno secondo le indicazioni del modello.

Seguendo le indicazioni "Goidanich" al contrario delle indicazioni EPI su tutte le stazioni sono state simulati scoppi epidemici.




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