Riepilogo mensile agrometeorologico di settembre 2003
Durante il mese di settembre il passaggio di alcune perturbazioni ha messo termine alla situazione di bel tempo che ha caratterizzato l'intero quadrimestre precedente, determinando un marcato cambiamento delle condizioni meteorologiche: si è verificato un sensibile e generalizzato calo delle temperature fino a riallinearsi ai valori medi stagionali e soprattutto è ripreso a piovere dopo un lungo periodo siccitoso.
Evapotraspirazione
I valori medi mensili dell'evapotraspirazione di riferimento sono variati tra un minimo di 2.5 mm, per la stazione di Villanova Strisaili ed un massimo e 4.5 mm per la stazione di Ottana, generalmente superiori rispetto a quelli dello scorso anno.
I valori giornalieri più elevati sono stati registrati nei primi giorni del mese ed hanno raggiunto il picco di 8.6 mm nella stazione di Ottana. Altri valori moderatamente elevati, compresi tra 6 e 6.8 mm, sono stati registrati nelle stazioni di Milis, Stintino, Bitti ed Orgosolo.
Nel grafico 1 sono rappresentati i valori giornalieri per 4 stazioni rappresentative di diversi ambienti.
Precipitazioni
I dati misurati dalle stazioni del SAR evidenziano valori cumulati di pioggia generalmente superiori alle corrispondenti medie climatiche. Spiccano in particolare i totali compresi tra 95 e 120 mm circa, registrati dalle stazioni localizzate in Ogliastra, Sarrabus e Gerrei (es. Muravera 118.2 mm, Villasalto 116.0 mm, Jerzu 109.8 mm e Villanova Strisaili 94.8 mm) soprattutto in virtù delle piogge dei giorni 14-16, ed in Gallura (stazione di Berchidda 112.0 mm), in questo caso col significativo contributo della pioggia del giorno 9. In queste aree si è abbondantemente superata la media climatica del periodo, con percentuali variabili da circa 150% fino ad oltre il 300%.
Anche le aree del Campidano di Oristano e di Cagliari, la Nurra, il Logudoro e l'Anglona sono state interessate da precipitazioni significative, comprese generalmente tra 35 e 70 mm circa. Le località in cui si sono registrati i cumulati più scarsi (tra 10 e 20 mm) sono invece localizzate nel Nuorese e nella Baronia (es. stazioni di Orgosolo, Ottana e Orosei).
Nella tabella 1 sono riportati i valori di precipitazione mensile per alcune stazioni della rete SAR. Nella stessa tabella si possono evidenziare le condizioni del bilancio idro-meteorologico e le differenze rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tra i due periodi si rileva una sostanziale uguaglianza in termini di medie per l'intero territorio, ma con ampie differenze se si considerano le singole località.
Dal punto di vista agronomico, le piogge di settembre hanno avuto indubbi effetti positivi, sia per la ricostituzione delle riserve idriche dei suoli dopo il lungo periodo siccitoso, a beneficio soprattutto delle colture in asciutto (es. oliveti), sia per le condizioni di lavorabilità dei terreni destinati alle colture autunno-vernine.
L'analisi dei dati giornalieri pone in risalto alcuni eventi piuttosto consistenti caratterizzati da elevata intensità oraria: ad esempio, il giorno 9, nella stazione di Giave sono caduti ben 73.2 mm distribuiti su 5 ore, con un'intensità oraria massima di 30.4 mm/h (grafico 2). Anche la Stazione di Stintino ha rilevato nelle stesse ore un'intensità di ben 25.0 mm/h (grafico 3) .
Tra gli effetti negativi di queste piogge vanno considerati l'azione battente della pioggia sul suolo e sulle piante e la mancata infiltrazione dell'eccesso d'acqua, con conseguente formazione di ristagni e ruscellamenti superficiali. Tali condizioni possono aver determinato disagi nella programmazione delle attività di campo, per esempio ostacolando l'ingresso in campo delle macchine operatrici.
Nel caso delle abbondanti piogge che hanno interessato il settore sud-orientale il giorno 15, il comportamento è stato differente: nella maggior parte dei casi, infatti, l'evento si è distribuito su un periodo più ampio ed in generale si sono avute intensità modeste, di circa 6-8 mm/h; solo nelle stazioni collocate in prossimità della costa si sono raggiunte intensità più elevate (Muravera 19.0 mm/h e Jerzu 16.8 mm/h).
CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Il mese in esame è stato caratterizzato dalla conclusione del ciclo colturale della maggior parte delle specie irrigue presenti in campo. Per quanto concerne la coltivazione del mais si sono praticamente concluse le operazioni di taglio e trinciatura per la produzione di insilato.
Nella generalità dei casi le rese realizzate sono risultate inferiori rispetto alle produzioni medie in seguito al particolare regime termico che ha caratterizzato il periodo estivo, con alte temperature ed elevata persistenza di valori al di sopra della soglia critica della coltura. Tali condizioni hanno determinato un elevato tasso di traspirazione e condizioni di stress in particolare durante le fasi delicate dell'emergenza e della fioritura, con ripercussioni successive sulla produzione finale. I problemi maggiori in tal senso sono stati registrati nelle aziende che non hanno adottato una corretta gestione irrigua della coltura.
Durante il mese sono stati effettuati gli ultimi tagli degli erbai di sorgo e dei prati di erba medica ed hanno avuto inizio le operazioni di raccolta e lavorazione delle diverse cultivar di riso, tra cui le varietà più precoci appartenenti alla classe lunghi A come Arborio e Carnaroli. Dalle prime osservazioni sulle produzioni sembrerebbe che anche il settore risicolo abbia risentito negativamente dell'andamento meteorologico degli ultimi mesi.
Con le prime abbondanti piogge di settembre è ripresa l'attività vegetativa delle specie biennali foraggere a ciclo autunno-vernino, come la sulla e la cicoria. In certi casi la stessa cicoria, se aiutata durante la stagione estiva con interventi irrigui di soccorso, ha raggiunto altezze tali da poter essere pascolata direttamente dal bestiame.
Il buon stato idrico dei terreni hanno favorito la germinazione delle specie foraggere autoriseminanti come il loglio rigido, il trifoglio sotterraneo e la medica polimorfa.
Nel corso del mese, infine, sono proseguite le lavorazioni principali dei terreni e sono state eseguite le prime semine delle specie annuali da erbaio come i miscugli graminacee-leguminose loglio italico-avena-trifoglio alessandrino.
Carciofo
Nelle diverse zone monitorate, sia sulle carciofaie poliennali che su quelle di nuovo impianto si è osservata la fase è di 9°-10° foglia, e negli ultimi rilievi del mese si è evidenziata una copertura fogliare del 60% circa. Sono evidenti le fallanze dovute al difficile attecchimento degli ovoli determinato dalle sfavorevoli condizioni termometriche del periodo scorso. Durante il mese sono stati necessari diversi interventi per controllare le malerbe che, essendo più resistenti a tali condizioni, hanno avuto uno sviluppo notevole.
Bietola
Durante il mese sono inizate le operazioni di preparazione dei terreni da destinare alla coltivazione della bietola per la stagione 2003/2004, in alcuni casi, specie laddove non ci sono state precipitazioni efficaci, sono state riscontrate difficoltà di operare a causa dell'eccessiva tenacità dei terreni.
I dati definitivi sulla raccolta estiva hanno confermato come l'andamento termico del periodo estivo abbia, di fatto, bloccato l'elaborazione dello zucchero.
Olivo
Nelle prime due decadi del mese la fase prevalente è stata quella di completo indurimento nel nocciolo per le cultivar Bosana (Nurra, Logudoro), Semidana (Oristanese) e Pizz'e Carroga (Ogliastra). Alla fine dell'ultima decade del mese, la fase di inizio invaiatura era presente solo in alcune località. Come rilevato il mese scorso, il diametro delle drupe risulta al di sotto della media del periodo. Le precipitazioni del periodo sono state utilizzate efficacemente dalle piante, mediamente in notevole difficoltà.
Il forte caldo e la siccità del periodo estivo (come descritto nei mesi scorsi) hanno compromesso lo stato sanitario delle piante, comportando ripercussioni sulla produttività: le stime effettuate dagli organismi di controllo evidenziano infatti un calo notevole della produzione complessiva, variabile tra il 40 ed il 70%.
Vite
Nel periodo in esame sono proseguite le operazioni di vendemmia. Sono state raccolte, in generale nel corso della seconda decade, le restanti importanti varietà tipiche isolane, come il Cannonau e la Malvasia.
La Vernaccia, invece, è risultata ancora in fase di maturazione alla fine dell'ultima decade.
In alcuni territori, a causa delle intense precipitazioni, le operazioni di raccolta e vendemmia sono state posticipate, oltre che per una questione di impraticabilità del terreno, anche allo scopo di ridurre al minimo la perdita di grado zuccherino.
Le intense piogge non hanno compromesso, salvo specifiche eccezioni, l'integrità del grappolo.
Non sono ancora disponibili i dati definitivi relativi alle vendemmie. E' confermata una complessiva riduzione della quantità raccolta non a scapito della qualità.
Nella foto, scattata il 16 settembre 2003 a Santa Maria la Palma, un momento della vendemmia del Cannonau.
Agrumi
Nel mese di settembre gli aranceti delle principali aree agrumicole della Sardegna hanno mostrato la fase di piena attività vegetativa e contemporaneamente in fase di accrescimento dei frutti. Nei clementine si è osservata la fase di maturazione, e si prevede che la raccolta, nonostante la scarsa produzione per le cascole vericatesi in aprile e giugno, avrà inizio alla fine di ottobre. Le temperature torride di questa estate hanno provocato fenomeni di spigatura (clementine) e di cascola (agrumi in genere), comportando nel Basso Campidano e nella zona agrumicola di Muravera una drastica riduzione nelle produzioni.
Drupacee
Il pesco ha presentato la fase di caduta foglie per le varietà a media maturazione (Springtime, Redhaven), mentre tale fase era già completata per le cultivar più precoci. Le cultivar tardive (Gugliemina in particolare) hanno continuato a fornire buone produzioni. In alcuni casi si è registrata una minore colorazione della buccia delle drupe, fenomeno dovuto alle alte temperature primaverili-estive. Sono iniziate le concimazioni per la produzione della prossima annata.
Pomacee
Nei meleti e pereti della Trexenta, ultimate le operazioni di raccolta anche per le cultivar medio-tardive, sono rimaste in produzione solo le cultivar tardive (es. Fuji). La raccolta dell'annata è risultata piuttosto scarsa sia nella quantità che nella qualità, con frutti caratterizzati da pezzatura ridotta e scarsa colorazione. Il motivo è ancora da ricercare nelle elevate e prolungate temperature dei mesi di luglio e agosto, che hanno indotto nelle piante gravi condizioni di stress.
NOTE FITOPATOLOGICHE
Il regime termico del mese e il verificarsi di eventi piovosi sull'intero territorio regionale ha portato ad una situazione fitosanitaria particolare per il periodo. Infatti, se da un lato le temperature registrate possono aver favorito la diffusione e gli attacchi di insetti quali la Ceratitis Capitata sugli agrumi (considerando anche che le precipitazioni hanno senz'altro reso i frutti più appetibili), dall'altro le stesse condizioni termiche possono aver provocato, così come osservato un po ovunque, un elevata mortalità delle larve di Bactrocera Oleae: infatti, pur essendo l'olivo nella generalità dei casi in condizioni di scarica produttiva, non presenta infestazioni degne di rilievo (è noto infatti come in condizioni di scarsa produzione si abbia la quasi totale saturazione della risorsa da parte del Dittero).
Inoltre è da segnalare che il regime idrico estivo ha causato condizioni di stress su molte specie vegetali rendendole particolarmente sensibili agli attacchi di insetti e funghi che ora invece trovano condizioni ideali al loro sviluppo. E' il caso per esempio della quercia da sughero, sulla quale la siccità estiva, unitamente alle pratiche di estrazione del sughero, può aver provocato un abbattimento delle difese naturali rendendola attaccabile da specie di insetti dannose, così come osservato ad esempio in zone dedicate a questa coltura.
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