Ritorna all'homepage del dipartimento MC
 homepage > pubblicazioni > riepiloghi mensili > febbraio 2004

Riepilogo mensile agrometeorologico di febbraio 2004
Analizzando l'andamento dei principali parametri meteorologici, il mese di febbraio è stato sostanzialmente caratterizzato da una pluviometria complessivamente inferiore alla media climatica, con eventi concentrati sul finire del mese, ed un andamento termico che ha presentato un periodo iniziale con ampie escursioni termiche giornaliere e frequenti gelate notturne, seguito da un temporaneo innalzamento dei valori, ed infine da un successivo calo in entrambi i valori che ha caratterizzato il finire del mese.

Evapotraspirazione
Nel corso del mese l'evapotraspirazione di riferimento (ETo) ha assunto valori medi mensili compresi tra 1.0 mm, per le stazioni delle aree centrali interne (es. Nuoro, Illorai, Macomer e Ghilarza) e valori prossimi a 2.0 mm per le stazioni di Gonnosfanadiga e Masainas. Per queste due stazioni l'analisi dei valori giornalieri evidenzia valori particolarmente elevati registrati il giorno 21 per le particolari condizioni termoigrometriche e del vento sostenuto: 5.6 mm per la stazione di Gonnosfanadiga e 6.7 per quella di Masainas.

Precipitazioni
Nell'ultima decade del mese ed in particolare gli ultimi 4-5 giorni si sono verificati eventi piovosi che hanno interessato il territorio regionale in maniera eterogenea, con apporti totali compresi tra valori minimi di 20 mm e massimi di circa 70 mm, generalmente inferiori alle medie climatologiche.

In particolare, nelle località centrali e nord-occidentali (es. stazioni di Giave, Macomer, Putifigari, Bonnanaro, Modolo, Chiaramonti, Gonnosfanadiga, Atzara e Siurgus Donigala sono stati registrati 6-9 giorni piovosi, per un totale di 50-70 mm. Nelle aree localizzate lungo la fascia costiera orientale (es. stazioni di Siniscola, San Teodoro, Dorgali, Jerzu, Muravera e Oliena) si è verificato un numero inferiore di giorni piovosi, in generale compreso tra 3 e 6, e sono stati raggiunti valori complessivi piuttosto contenuti, compresi tra 20-30 mm.
Nelle restanti aree (es. Campidano e Sulcis Iglesiente) sono stati registrati valori mensili intermedi, variabili tra 30 e 50 mm circa.
Raffrontando i valori totali con le corrispondenti misure dello scorso anno (tabella 1), caratterizzato invece da piogge piuttosto abbondanti, si evidenzia una netta riduzione (ad eccezione delle località nord-occidentali - es. stazioni di Sorso e Sassari) talora piuttosto marcata, come nel caso del settore sud-orientale.

Analizzando i dati giornalieri si può evidenziare un'elevata frequenza di valori inferiori a 10 mm (oltre l'80 %), così come abbondanti risultano le piogge di entità esigua, inferiore a 5 mm (quasi il 50% del totale) come é raffigurato nel grafico 1; i valori massimi del periodo si attestano generalmente sotto i 25 mm se si escludono i 27.4 mm misurati dalla stazione di Giave il giorno 28.

Bilancio idro-meteorologico
Per valutare la disponibilità idrica per le colture presenti in campo e le eventuali riserve utilizzabili per i mesi successivi, è opportuno considerare congiuntamente sia gli apporti di precipitazione che i valori dell'evapotraspirazione potenziale.
Analizzando più in dettaglio il bilancio idro-meteorologico del mese (tabella 1) si può evidenziare che le precipitazioni nelle aree più deficitarie non sono state tali da compensare le perdite per evapotraspirazione, determinando pertanto moderate condizioni di deficit nel bilancio idro-meteorologico mensile, con una conseguente possibile riduzione delle riserve idriche dei suoli. E' il caso, per esempio, delle stazioni di Dorgali, Muravera, Orosei e Sassari.

Nelle aree maggiormente interessate dalle piogge, per contro, i valori totali del mese hanno contribuito a garantire un soddisfacente livello di umidità dei suoli per soddisfare le esigenze dei pascoli naturali e le colture del periodo, in particolare nelle aree caratterizzate da suoli con buona capacità di ritenzione idrica.

Temperature
Il mese di febbraio è stato caratterizzato da valori termici sostanzialmente in linea con la climatologia, con temperature minime che solo in alcune giornate hanno raggiunto valori inferiori a -2 °C. Oltre alla stazione di Villanova Strisaili, che per quasi tutto il periodo ha fatto registrare valori molto bassi e frequentemente inferiori a -4 °C, sono da ricordare i -2.9 °C di Illorai registrati il giorno 12, i -2.7 °C di Sadali del giorno 29 ed infine i -2.3 °C di Benetutti e Ozieri misurati rispettivamente il giorno 1 e il giorno 18.

Il periodo più caldo si è verificato nelle giornate comprese tra il 20 e il 22 febbraio, quando sono stati misurati valori termici decisamente superiori alla media del periodo. Particolarmente significativa è stata la giornata del 21 in cui la maggior parte delle stazioni (circa il 60%) ha registrato temperature massime superiori a 20 °C. I valori più elevati sono stati raggiunti nella stazione di Masainas con 23.5 °C e nelle stazioni di Olmedo e Sorso in cui sono stati misurati 23.3 °C.
Il particolare regime termico che ha contraddistinto queste giornate può essere anche evidenziato dall'analisi della persistenza dei valori termici al di sopra di determinate soglie. Il giorno 21 ad esempio ben 10 stazioni hanno fatto registrare temperature dell'aria superiori a 18 °C per più di 10 ore: in particolare risaltano le 23 ore di Masainas, le 20 ore di Sorso, le 17 ore di Sassari e le 16 di Modolo, condizioni che se rapportati alla media degli ultimi 7 anni risultano di particolare rilievo e danno un'idea della straordinarietà delle temperature in quei giorni del mese.

Sommatorie termiche
L'analisi delle sommatorie termiche calcolate rispetto alla soglia di 0 °C per il primo bimestre dell'anno, ha fatto rilevare un maggior accumulo di gradi giorno rispetto allo stesso periodo del 2003 (tabella 2). L'anticipo termico riscontrato è senza dubbio da imputare al particolare andamento che ha caratterizzato il mese di febbraio, sicuramente meno rigido dello scorso anno. I valori di sommatoria termica più elevati, superiori a 600 gradi giorno (GDD, growing degree days), sono stati riscontrati prevalentemente nelle aree localizzate lungo le coste, come si può osservare per le stazioni di Muravera, Domus de Maria, Masainas e Villa san Pietro, mentre i minori accumuli hanno riguardato le zone più interne e poste a quote elevate come le località nei pressi di Villanova strisaili, Sadali e Macomer, in cui sono stati raggiunti valori rispettivamente di 239, 308, 348 gradi giorno.
Analogamente, anche i valori di sommatoria termica calcolati su base 5 °C mostrano degli incrementi rispetto ai corrispondenti valori dello scorso anno, anche di 70 gradi giorno (es. Dolianova +74 GDD e Muravera +72 GDD). Non sono da ritenere significative, invece, le differenze tra le sommatorie su base 10 °C in quanto nella maggior parte dei siti monitorati gli scarti sono stati molto bassi e quasi sempre inferiori a 3 GDD.
Differenti considerazioni si possono esprimere se si confronta il bimestre 2004 con i corrispondenti valori medi climatologici: considerando la soglia termica di 0 °C, nella maggior parte delle località monitorate (circa il 70 %) vi è stato un accumulo di gradi giorno inferiore rispetto al valore medio (grafico 1). Di particolare rilievo è risultata l'elaborazione per la stazione di Villanova strisaili, in cui si é ottenuta una differenza pari a -33%.

CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE


Cereali e foraggere
Campo di Orzo - febbraio 2004Le temperature non troppo rigide hanno consentito un discreto accrescimento dei cereali presenti in campo, i quali hanno proseguito regolarmente la fase di accestimento. Nella maggior parte delle aree di coltivazione, infatti, le minime non sono quasi mai scese al di sotto dello 0 °C, considerato lo zero di vegetazione per tali specie. Solo in alcuni casi come nelle stazioni di Ozieri e Siliqua e limitatamente ad alcune giornate, sono state registrate temperature di qualche grado sotto lo zero che hanno determinato un arresto dell'attività vegetativa delle colture in campo senza tuttavia produrre danni di particolare rilievo.

Le frequenti precipitazioni che hanno contraddistinto la seconda parte del mese hanno, inoltre, consentito il ripristino delle riserve idriche dei suoli consentendo di scongiurare il rischio, paventato a metà mese, di un insufficiente disponibilità idrica per il proseguo del ciclo colturale. Campo di Sulla - febbraio 2004
Anche gli erbai di loglio italico e loglio rigido hanno continuato ad accrescersi seppur lentamente, mentre le leguminose si sono mantenute in stasi vegetativa. Solo in alcune aree in cui le temperature minime non hanno mai o quasi mai fatto registrare valori inferiori a 2 - 3 °C si è assistito ad un lento accrescimento di alcune leguminose come ad esempio la sulla, specie caratterizzata da uno zero di vegetazione intorno a 2 - 4 ° C.
Lo stesso discorso è valido per le essenze spontanee dei pascoli naturali dove in particolare nelle zone più interne e di alta montagna hanno avuto il predominio assoluto le specie appartenenti alla famiglia delle Graminacee in virtù della maggiore resistenza alle basse temperature.

Carciofo
Nelle diverse zone di coltivazione sono proseguite le operazioni di raccolta dei capolini, sia sulle carciofaie poliennali sia su quelle di nuovo impianto.

Bietola
Per quanto riguarda la bietola nell'ultima parte del mese sono iniziate le operazioni di semina per la coltura primaverile. Le condizioni termopluviometriche del mese, insieme a quelle dei mesi scorsi, non hanno creato particolari problemi alle coltivazioni autunnali se non in casi sporadici in cui è stata necessaria la risemina; in termici generali l'andamento delle coltivazioni può considerarsi discreto. Lo stesso non può dirsi per quanto riguarda l'entità delle superfici investite che, anche con le semine primaverili, appare lontana dalle aspettative dell'industria trasformatrice.

Vite
Le osservazioni di campo hanno mostrato il perdurare della fase di riposo vegetativo.
Nel corso del mese sono proseguite e completate le operazioni di potatura ed aratura dei terreni, anche se tali operazioni sono state in parte ostacolate dal maltempo.

Olivo
Anche l'olivo si è presentato in fase di riposo vegetativo.
Le basse temperature registrate nel corso del mese in alcune aree olivicole, non sono state tali da arrecare danni alle piante. Durante il periodo in esame, inoltre, si sono svolte le operazioni di potatura ed i trattamenti preventivi contro le principali avversità.
Da segnalare il ritorno a tecniche agronomiche tradizionali (es. scortecciamento) per eliminare i ricoveri delle cocciniglie, a causa della normativa che ha eliminato i polisolfuri di Ca e Ba.





dipartimento.imc@arpa.sardegna.it © 2025 Arpa Sardegna
dichiarazione di accessibilità | note legali e privacy | SardegnaArpa | statistiche