Riepilogo mensile agrometeorologico di marzo 2004
Il mese di marzo è stato caratterizzato da temperature particolarmente rigide nei primi giorni del mese e da precipitazioni diffuse che hanno interessato soprattutto il meridione.
Evapotraspirazione
Durante il mese di marzo l'evapotraspirazione di riferimento ha mostrato valori medi mensili piuttosto contenuti, compresi nella generalità delle stazioni monitorate, tra 1.5 2.5 mm circa. Anche i valori massimi giornalieri non sono risultati particolarmente elevati, raggiungendo circa 4 mm in particolare nelle stazioni del Nuorese.
Precipitazioni
Durante il periodo in esame ed in particolare nella prima e la terza decade, l'intera regione è stata interessata da frequenti eventi piovosi, che hanno mostrato una distribuzione sul territorio piuttosto eterogenea.
In alcuni settori gli apporti di pioggia sono stati piuttosto abbondanti, soprattutto se raffrontati con i valori medi climatologici e con i dati misurati negli anni più recenti, mentre in altre località i valori totali sono risultati decisamente scarsi.
Schematicamente, considerando i totali mensili, si può indicare la seguente suddivisione:
- oltre 100 mm, concentrati nella zona sud orientale (es. stazioni di Muravera, 163.6 mm e Jerzu, 124.6 mm) e nel settore sud occidentale (es. Villa San Pietro, 117.4 mm e Domus de Maria, 117 mm);
- 70-100 mm registrati oltre che nelle aree precedentemente citate, anche nelle località circostanti il massiccio del Monte Linas e nelle Boranie;
- 50-70 mm in alcuni settori del Campidano di Cagliari ed in maniera estesa nel settore centrale interno dal Mandrolisai, alla Barbagia, fino al Goceano e parte della Gallura;
- 30-50 mm si sono verificati diffusamente in Gallura, nella maggior parte delle stazioni localizzate nel Campidano di Cagliari e di Oristano e nel settore settentrionale;
- valori mensili inferiori a 30 mm, registrati nel settore nord occidentale ed in particolare nel Sassarese.
Nella tabella 1 si possono consultare i valori per alcune stazioni e si può evidenziare le differenze talora marcate rispetto ai corrispondenti dati dello scorso anno.
Il numero di giorni piovosi è variato da un minimo di 5 fino ad un massimo di 13 giorni e non risulta correlato ai totali registrati, a testimonianza della notevole eterogeneità dei valori che hanno caratterizzato i singoli eventi piovosi, e soprattutto dell'elevata frequenza dei valori giornalieri modesti: si consideri la stazione di Villa San Pietro dove a fronte di un cumulato mensile elevato sono stati registrati soltanto 5 eventi piovosi, in due dei quali si sono superati complessivamente 100 mm.
Il grafico 1 mostra la frequenza delle piogge in relazione all'entità e pone in evidenza l'abbondanza dei valori inferiori a 5 mm, che risultano circa i 2/3 del totale, mentre quasi il 90% risultano inferiori a 10 mm. Valori giornalieri elevati si sono verificati sporadicamente, in particolare negli ultimi giorni del mese: meritano di essere evidenziati le piogge di Muravera, Villa San Pietro e Jerzu rispettivamente di 93.4 mm, 70.2 mm e 58.4 mm, registrati il giorno 29, nonché i 48.6 mm misurati il giorno 31 dalla stazione di Masainas. In questi casi gli eventi piovosi si sono protratti per diverse ore con intensità orarie generalmente non elevate, e solo per le stazioni delle aree sud-occidentali hanno sfiorato i 20 mm/h.
Temperature
L'analisi delle temperature evidenzia un regime termico inferiore rispetto alle condizioni medie climatologiche. In particolare, le maggiori differenze sono state riscontrate nei valori di temperatura minima ed hanno riguardato soprattutto le stazioni di Allai, Giave, Olmedo e Villanova Strisaili. Le massime, invece, hanno presentato valori molto più vicini alla climatologia con differenze che nell'80% dei casi sono risultate comprese tra 0 ° C e -2 °C.
Il periodo più freddo si è manifestato nei primi giorni del mese quando in alcune località interne (es. stazioni di Giave, Illorai, Sadali e Villanova Strisaili) sono state registrate minime al di sotto di -5 °C in alcuni casi anche per più giorni. Le temperature più basse sono state misurate il giorno 2 con -13 °C di Illorai e -11 °C di Villanova strisaili. Quest'ultima località è da considerarsi la più fredda tra quelle monitorate in quanto le frequenti e intense gelate verificatesi nel corso del mese hanno comportato un netto abbassamento del valore medio delle minime che è risultato pari a -0.6 °C.
Le temperature più elevate sono invece state registrate intorno alla seconda decade del mese ed hanno interessato principalmente le aree della Nurra, della Romangia e dell'Anglona ed anche alcune località costiere della Baronia e del Sarrabus-Gerrei. Sono da ricordare i 23.2 °C di Sassari e i 23 °C di Sorso durante la giornata del 13, i 22.5 °C registrati nella stazione di Orosei il giorno 21 ed i 22.3 ° C di Chiaramonti il giorno 16.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il confronto relativo alla media delle massime e delle minime ha evidenziato una minore escursione termica tra il giorno e la notte. Quest'anno, infatti, le temperature minime sono state meno rigide dello scorso marzo mentre al contrario le temperature massime sono risultate inferiori al 2003, soprattutto in ragione delle maggiore copertura nuvolosa.
Somme termiche
L'analisi delle sommatorie termiche in base 0 e in base 10, calcolata dal primo di gennaio al 31 di marzo, permette di rilevare come in questo primo trimestre dell'anno vi sia stato generalmente un minor accumulo di gradi giorno, rispetto al dato medio climatologico.
In relazione allo stesso periodo del 2003, invece, si può affermare la presenza di un marcato anticipo termico (tabella 2) con il conseguente probabile anticipo del risveglio e dello sviluppo fenologico delle specie vegetali dopo la pausa invernale. Infatti, in tutte le stazioni, ad eccezione di quella di Milis, si è registrato un maggior accumulo di gradi giorno rispetto allo scorso anno con differenze che per le sommatorie in base zero che hanno assunto valori compresi tra +60 GDD e +100 GDD, nella maggior parte dei casi. Per quanto riguarda invece le sommatorie termiche in base 10, le maggiori differenze hanno riguardato le stazioni di Orosei, Arborea, Decimomannu e Siliqua, dove si sono registrati incrementi superiori a 30 GDD.
CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Nel corso del mese è proseguito l'accrescimento e lo sviluppo delle diverse specie cerealicole a ciclo autunno-vernino che per tutto il periodo in esame hanno mostrato la fase di levata. Dai rilievi effettuati in diverse aree di monitoraggio è emerso che lo sviluppo fenologico è sostanzialmente nella norma, sicuramente più in anticipo rispetto allo stesso periodo del 2003, quando si evidenziò una minore disponibilità termica per le colture.
Nella generalità dei casi, le coltivazioni sono apparse in ottime condizioni sia fisiologiche che sanitarie grazie alle condizioni termo-pluviometriche ideali che hanno caratterizzato il mese. Evidente appare la differenza rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in cui le piante, soprattutto le più giovani, avevano manifestato evidenti sintomi di stress e sofferenza soprattutto a causa del prolungato periodo di carenza idrica che aveva interessato praticamente tutta l'isola.
Anche le specie da foraggio sia spontanee che coltivate hanno beneficiato delle buone condizioni meteorologiche del mese. Il graduale aumento delle temperature e il buon rifornimento idrico dei terreni hanno consentito, infatti, una regolare ripresa vegetativa per le piante in stasi invernale ed un progressivo aumento del ritmo di accrescimento che ha garantito, pertanto, un'elevata disponibilità alimentare per il bestiame al pascolo.
In tutta l'isola, infine, sono iniziate le operazioni di preparazione dei terreni per la semina delle specie a ciclo primaverile-estivo. Nelle zone in cui le precipitazioni sono state particolarmente intense e abbondanti possono essersi verificati dei problemi per l'ingresso in campo delle macchine operatrici.
Olivo
Per alcune delle varietà sottoposte a monitoraggio si è rilevata, nella prima decade del mese, l'inizio della ripresa vegetativa.

Vite
In generale, in tutte le aree monitorate, nella prima decade vi è stato il risveglio vegetativo. La fase fenologica mediamente nella seconda decade è stata quella di punte verdi. Nelle aree costiere, nell'algherese, nel basso Campidano si è osservata la fase di foglie distese durante la terza decade.
Nello stesso periodo, in Gallura, i vigneti di Vermentino e Moscato sono risultati in fase di punte verdi.
Agrumi
Nelle zone agrumicole monitorate le piante hanno presentato nel corso del mese la ripresa dell'attività vegetativa, caratterizzata da un'abbondante fogliazione. Le varietà più precoci di clementine e di arance (es. Naveline) manifestavano la comparsa del bocciolo fiorale.
Drupacee
In alcune aree le basse temperature dell'inizio del mese hanno leggermente ritardato le fasi di sviluppo del pesco che si trovava in fase di inizio fioritura (schiusura del 20% dei fiori). Alcune coltivar tardive (Flaminia, O'Henry, Guglielmina) hanno mostrato ancora la fase di rigonfiamento gemme. Le varietà di albicocco e di susino si trovavano in piena e abbondante fioritura, ad eccezione delle più tardive (ad es. Angeleno) che hanno mostrato un leggero ritardo.
Pomacee
Nel mese di marzo si é verificato il risveglio delle varietà più precoci, che sono passate dalla fase di gemme rigonfie alla fase di rottura delle gemme, mentre le varietà più tardive sono rimaste nello stato di quiescenza. Durante il periodo, nelle aree melicole della Trexenta, si sono effettuati trattamenti con polisolfuri a doppia azione fungicida e insetticida per prevenire la ticchiolatura e gli attacchi di cocciniglie. Inoltre sono state effettuate le operazioni sfalcio dell'interfilare inerbito e, laddove necessario, si è proceduto alle concimazioni di fondo.
Carciofo
Le condizioni termo-pluviometriche del periodo non hanno causato particolari problemi alla coltura; prosegue la raccolta dei capolini, sia sulle carciofaie poliennali sia su quelle di nuovo impianto.
Bietola
Le semine relative alla campagna bieticola 2004 possono considerarsi ormai concluse e si è totalizzata una superficie che complessivamente sfiora i 2000 ettari, decisamente insufficiente rispetto alle esigenze dell'industria trasformatrice. Le precipitazioni del mese, specie quelle della prima decade, hanno permesso ai bieticoltori di ritardare gli interventi irrigui sui bietolai che iniziavano a soffrire per il deficit idrico.
Altre colture ortive
Durante il mese sono iniziate le operazioni di preparazione dei terreni per il trapianto delle colture ortive primaverili-estive.
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