Riepilogo mensile agrometeorologico di giugno 2004
Dal punto di vista agrometeorologico il mese di giugno è stato caratterizzato da condizioni di bel tempo e da sporadici eventi piovosi, nella maggior parte dei casi di scarsa entità e concentrate nella prima metà del mese; il regime termometrico è risultato in linea con le condizioni medie climatologiche.
Precipitazioni
Nel corso del mese gli eventi piovosi si sono verificati in maniera sporadica ed hanno interessato in generale soltanto 1-3 giorni; i valori giornalieri misurati per la maggior parte risultano di entità modesta, mentre le piogge di una certa consistenza (tra 10 e 30 mm) corrispondono a meno del 20 % degli eventi piovosi registrati (grafico 1). Complessivamente hanno interessato soprattutto il nord dell'isola; in questo settore, nella stazione di San Teodoro, si è registrato il valore massimo giornaliero ed il più alto cumulato mensile. Altre stazioni localizzate del nord Sardegna in cui si sono verificate precipitazioni di un certo rilievo sono Chiaramonti, Luras Milis, Bonnanaro, Aglientu, Benetutti e Bitti, dove sono state registrati cumulati mensili compresi tra 16 e 20 mm.
Nelle aree del sud in generale ed in particolare nel Campidano di Cagliari ed Oristano non si sono registrati eventi piovosi.
Nella tabella 1 sono riportati i valori mensili per alcune stazioni agrometeorologiche, unitamente ai valori registrati lo scorso anno; confrontando le due serie di dati si evidenzia come quest'anno si siano verificate piogge quantitativamente inferiori.
Evapotraspirazione
Nelle diverse località monitorate i valori dell'evapotraspirazione di riferimento medi mensili sono variati tra un minimo di 4.1 mm, calcolato per la stazione di Villanova Strisaili, ed un massimo e 6.2 mm per la stazione di Dorgali; risultando pertanto inferiori rispetto a quelli registrati lo scorso anno, come pure si evidenzia esaminando la tabella 1 che riporta i valori cumulati mensili. Mediamente i valori più elevati risultano concentrati nelle aree centrali interne (es. stazioni di Bitti, Benetutti ed Orgosolo) e nella località costiere del Sulcis (es. stazioni di Masainas e Domus de Maria).
Esaminando i singoli valori giornalieri, si possono evidenziare picchi piuttosto elevati, per le stesse aree centrali, fino a raggiungere il valore di 10.1 mm per la stazione di Dorgali.
Nel grafico 2, in cui è raffigurato l'andamento dell'ETo per alcune stazioni rappresentative di diversi areali.
Consumi idrici colturali
I consumi idrici colturali calcolati per le principali colture del periodo, riflettono la minore domanda evapotraspirativa atmosferica pertanto risultano più contenuti rispetto a quelli registrati lo scorso anno. L'applicazione dei coefficienti colturali medi mensili alle fasi fenologiche del periodo, consente di quantificare i consumi, secondo la località, in:
85-130 mm per la vite (controspalliere)
120-185 mm per il mais seminato nell'ultima decade di aprile, 55-85 mm nel caso di semine effettuate nell'ultima decade di maggio
60-90 mm per l'olivo,
135-205 mm per il pomodoro da industria con trapianti effettuati alla fine di aprile, 85-130 circa nel caso di trapianti posticipati di un mese circa
80-120 mm nel caso degli agrumi,
115-185 mm nel caso della medica e prati polititi,
120-185 mm per la barbabietola con semina autunnale.
Somme termiche
Le somme termiche in base 0°C e in base 10°C calcolate dal primo gennaio al 30 giugno hanno mostrato valori sensibilmente inferiori rispetto allo scorso anno (tabella 2). Le stazioni in cui sono state osservate le maggiori differenze sono state, generalmente, quelle situate nelle zone più interne e alle quote più elevate come Atzara. Benetutti e Bitti in cui sono stati accumulati rispettivamente 328, 303 e 296 GDD in meno in base 0°C e 348, 346 e 306 GDD in meno in base 10°C. Un'altra stazione che ha fatto registrare un accumulo di gradi giorno molto minore rispetto al 2003 è quella di Milis che ha mostrato differenze che hanno superato abbondantemente i 330 GDD per entrambe le soglie.
Lo stesso discorso può essere fatto considerando i gradi giorno accumulati dal primo di aprile al 30 giugno con soglia 10 °C (tabella 3). Analizzando questi dati è stato evidenziato per tutta l'isola un netto ritardo termico rispetto all'anno precedente che ha riguardato, in particolare, le aree più interne della Sardegna centro-settentrionale. Tale ritardo, invece, è risultato meno evidente nelle località della costa orientale come si può osservare dai dati relativi alle stazioni di Orosei, San Teodoro e Siniscola in cui le differenze sono risultate inferiori ai 200 GDD.
CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Durante il mese sono state ultimate le operazioni di sfalcio degli erbai a ciclo autunno-primaverile, più volte rimandate a causa delle continue precipitazioni di maggio, e hanno avuto inizio le prime raccolte delle specie cerealicole. In particolare, per quanto riguarda l'orzo, le produzioni sono state generalmente soddisfacenti e più elevate (fino a 60 q/ha) rispetto alla media dello scorso anno. Alcuni problemi sono stati registrati nei campi in cui si è verificato un forte allettamento della coltura per le condizioni meteorologiche del periodo primaverile.
Per quanto riguarda il frumento invece, considerando la minore sensibilità della specie all'allettamento, sono state registrate produzioni molto elevate in tutta la Sardegna fatta eccezione per quelle aree caratterizzate da terreni argillosi in cui le piante hanno risentito fortemente dei problemi di asfissia radicale. Nelle condizioni ottimali le rese sono state le più alte degli ultimi anni con raccolti che in alcuni casi hanno superato i 60 q/ha (es. Ottava)
Per quanto riguarda le essenze foraggere tipiche dei pascoli naturali, l'aumento delle temperature e la scarsa disponibilità idrica, hanno comportato da un lato la rapida conclusione del ciclo delle specie foraggere annuali mentre dall'altro hanno determinato l'inizio del periodo di stasi vegetativa delle essenze poliannuali.
Nel corso del mese, inoltre, sono proseguite le operazioni di semina degli erbai a ciclo primaverile-estivo
(mais, sorgo e miglio). Rispetto allo scorso anno pertanto si è in presenza, in molti casi, di un forte ritardo nell'inizio del ciclo colturale di tali specie a causa delle difficoltà riscontrate per la preparazione dei terreni alla semina, resi impraticabili dalle piogge di maggio.
Nonostante queste difficoltà le condizioni meteorologiche di giugno, con temperature sostanzialmente nella media, hanno consentito una buona emergenza delle piantine.
Anche le coltivazioni di riso hanno mostrato un notevole ritardo rispetto allo stesso periodo del 2003 evidenziando a fine mese l'inizio della fase di accestimento. Le scarse precipitazioni di giugno hanno inoltre permesso di effettuare senza problemi le operazioni di diserbo dei campi.
L'andamento meteorologico di giugno ha inoltre favorito l'accrescimento dei prati di erba medica e l'essicazione in campo del foraggio prodotto dopo il taglio.
Ortive
Le condizioni meteorologiche che hanno caratterizzato il mese di giugno sono state nella generalità dei casi favorevoli per l'accrescimento e lo sviluppo delle principali colture orticole irrigue di pieno campo (pomodoro da industria, melone, anguria e altre).
Un aspetto che tuttavia è importante segnalare è il netto ritardo dello sviluppo fenologico di tali colture rispetto a quanto è stato rilevato lo scorso anno. Tale ritardo è, senz'altro, imputabile all'abbondante regime pluviometrico che ha contraddistinto lo scorso mese di maggio che ha determinato condizioni di impraticabilità dei terreni da parte delle macchine operatrici, e conseguentemente ha rallentato le operazioni di preparazione dei campi per le semine e i trapianti.
L'andamento meteorologico del mese, inoltre, ha consentito di effettuare in maniera regolare sia le diverse operazioni di diserbo e rifinitura dei terreni sia le lavorazioni per l'impianto delle nuove carciofaie.
Agrumi
Nel mese di giugno le specie monitorate hanno presentato la fase di accrescimento frutti. La produzione quest'anno si presenta scarsa per le cause già descritte nel mese precedente (abbondante colatura e cascola).
Drupacee
Il pesco e il susino hanno presentato la fase di accrescimento dei frutti per le cultivar a maturazione media e tardiva, mentre le cultivar precoci (May Crest, Rich May, Springcrest) hanno presentato la fase di piena maturazione e nella maggior parte delle aree monitorate (Villacidro e Serramanna) si è proceduto alla raccolta.
Pomacee
Le zone melicole della Trexenta hanno presentato la fase di accrescimento frutti. Da sottolineare nel melo i vistosi attacchi di ticchiolatura (Ventura inaequalis (Cke.) Wint.) favoriti dalle precipitazioni verificatesi all'inizio del mese.
Vite
Nella prima decade di giugno nella maggior parte delle cultivar monitorate si è riscontrata la fioritura; durante la seconda decade la fase fenologiche media è stata quelle di piena fioritura (es. Vermentino, Cannonau) mentre nella terza decade si è riscontrata prevalentemente la fase di allegagione. In cultivar precoci (es. Chardonnay), già durante la prima decade del mese si poteva osservare la fase di allegagione.
Nella terza decade del mese, inoltre, in alcune aree sono state effettuate le prime irrigazioni di soccorso della stagione.
Olivo
Nel corso del mese le piante hanno mostrato un ottimo aspetto. Per quanto riguarda lo sviluppo fenologico, nella prima decade si è osservata la fase di sviluppo delle mignole, mentre durante la seconda decade si è avuta la fase di fioritura, senza però quell'effetto di marcata cascola fogliare avutasi nel 2003. Il ritardo nel manifestarsi delle fasi, rispetto alla fenologia media è di circa 10-15 giorni, seppure con una certa variabilità secondo la cultivar.
Note fitopatologiche
Durante il mese non si sono verificate situazioni di particolare interesse. Le temperature miti e la scarsità di eventi piovosi hanno portato ad un prosieguo regolare delle infestazioni sulle colture senza particolari gravità; fanno eccezione i diffusi attacchi diffusi di Oidio riscontrati nei vigneti. Sull'olivo si è svolto il regolare sviluppo della generazione antofaga della Tignola, contro la quale, in alcuni casi, si è reso necessario intervenire. Sulle ortive di pieno campo non sono state segnalate particolari infestazioni.
Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu).
Le simulazioni modellistiche indicano un regolare sfarfallamento degli adulti di seconda generazione, con temperature ottimali per le ovideposizione e lo sviluppo degli stadi preimmaginali. Più o meno ovunque il picco è stato simulato intorno all'ultima decade del mese; solo in alcune località caratterizzate da un microclima più freddo è stato segnalato dal modello un ritardo anche di due settimane sul verificarsi del picco di volo degli adulti.
Modello EPI per la simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Berl.)
Le sporadiche piogge non hanno dato indicazione, almeno secondo il modello, di particolari condizioni favorevoli a scoppi epidemi della malattia. Solo per i primi giorni del mese, ed in alcune località, il modello ha dato un allarme, ma sulla maggior parte delle stazioni ciò non si è verificato.
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