Riepilogo mensile meteorologico di dicembre 2004
Situazione generale
Condizioni di forte instabilità atmosferica hanno caratterizzato l'inizio del mese in esame. Infatti, la situazione è stata dominata da una situazione di blocco, costituito da una vasta area depressionaria chiusa a tutti i livelli sul Nord-Africa ed estesa su gran parte del Mediterraneo centro-occidentale e da un'alta pressione sul mediterraneo orientale. La Sardegna è stata interessata da cielo molto nuvolosi e precipitazioni temporalesche.
Nella notte tra il 6 ed il 7, in particolare, precipitazioni di eccezionale intensità si sono abbattute sulla Sardegna orientale con effetti devastanti. L'innesco di questo sistema di convezione profonda è stato causato dalla presenza sulla Sardegna di una marcata divergenza a livello del getto (associata ad un cosiddetto jet streak) e da un flusso di aria calda e umida da Sud-Est ai livelli medio bassi.
La situazione di blocco ha continuato a persistere per alcuni giorni. Al suolo, poi, si sono formate una serie di piccoli cicloni associati alla perturbazione principale (ed innescati dal permanere del getto sul Nord-Africa) che hanno investito ripetutamente la Sardegna, continuando a portare abbondanti precipitazioni.
Solo nella giornata del 12 si è avuto un graduale miglioramento delle condizioni atmosferiche per la presenza di un campo anticiclonico al suolo sul Mediterraneo; la presenza di flussi di aria umidità, tuttavia, hanno mantenuto il cielo irregolarmente nuvoloso sulla nostra regione.
Un sensibile peggioramento si è avuto a partire dal 16 quando un ciclone atlantico, originatosi tra Islanda e Scandinavia, si è esteso fino al Nord-Africa. Il giorno seguente si è assistito alla formazione di un minimo al suolo sul Tirreno che ha determinato forti venti di Maestrale e precipitazioni diffuse localmente a carattere di rovescio. Sabato 18, infine, la saccatura si è portata sullo Ionio andando ad interessare l'Italia meridionale. Dal pomeriggio del 19 una nuova depressione si è estesa all'Italia portando flussi di aria fredda dal Nord-Europa con conseguente brusco abbassamento delle temperature. Sulla Sardegna il cielo è stato molto nuvoloso con precipitazioni diffuse di debole intensità.
Dalla serata del 21 e fino al 24, la situazione è migliorata grazie all'espansione di una vasta alta pressione atlantica, estesa sino alla Penisola Iberica ed al Mediterraneo Occidentale. La circolazione anticiclonica associata ha indotto un flusso di aria fredda da Nord-Est che ha portato ad una diminuzione delle temperature e favorito estese gelate.
Dal 25 sì è assistito al progressivo avvicinamento di una vasta perturbazione nord-atlantica, estesa sino al Mediterraneo occidentale. Ad un consistente aumento della copertura nuvolosa si sono associate precipitazioni diffuse anche di forte intensità che, intorno agli 800 metri, hanno assunto carattere nevoso. Da venerdì 31 il tempo sull'isola è migliorato per l'avvicinarsi di un campo di alta pressione.
Considerazioni climatiche
Temperature
Le temperature massime di dicembre sono rimaste in linea colla media stagionale. Le temperature minime, invece, sono risultate superiori di 1-2°C, con anomalie più elevate sulla parte sudorientale dell'Isola.
Le temperature sono andate decrescendo nell'arco del mese: i valori più alti, infatti, sono stati registrati nella prima decade, mentre i più bassi nella terza. Le giornate più calde sono state il 2 ed il 4: 23.5°C ad Arborea e Jerzu, 23.1°C a Dorgali e 22.9°C a Cagliari; il 2, in particolare, le massime hanno superato i 20°C su quasi metà del territorio regionale. Il 2 ed il 4 si sono avute anche le minime più alte con 16.6°C ad Orosei, 15.9°C a Cagliari e valori superiori a 10°C su una parte consistente dell'Isola.
Le due giornate più fredde sono state il 22 ed il 13: -6.3°C a Gavoi, -5.5°C a Villanova Strisaili e -4.3°C ad Orani. In quelle notti ha gelato su quasi metà del territorio regionale. Il 28, infine, si sono registrate le massime più basse: 3.3°C a Gavoi, 3.5°C a Bitti e 4.3°C a Sadali e Macomer.
Umidità relativa
Per effetto delle abbondanti e frequenti piogge, l'umidità relativa è risultata più alta della media su tutta la parte centro-orientale della Sardegna. Sul Nord-Est, in particolare, si sono avute anomalie superiori a +10%.
Le giornate più umide hanno coinciso coi giorni dell'alluvione. L'8 dicembre, in particolare, l'umidità massima ha superata il 90% praticamente sull'intero territorio regionale e, su due terzi del territorio, anche l'umidità minima ha superato questa soglia. Anzi in molte l'umidità è rimasta costantemente vicino al 100% per buona parte delle giornate tra il 6 d il 12.
Per contro, La giornata più secca è stata il 30: 19% di minima a Monastir e 61% di massima a Sassari e San Teodoro.
Precipitazioni
La precipitazione del dicembre 2004 è stata la più elevata mai registrata dalle stazioni del SAR; esaminando, poi, le serie storiche lunghe di altri enti (risalenti al 1935), si osserva che la Sardegna ricevette precipitazioni più abbondanti solo nell'ottobre 1951.
I cumulati hanno superato i 150mm/mese su tutta la metà orientale dell'Isola, mentre sono risultate uguali o di poco inferiori a questa soglia sulla sua metà occidentale. Le zone interessate dall'alluvione, cioè la Baronia e l'Ogliastra, poi, hanno registrato cumulati mensili eccezionalmente elevati: tra i 300mm/mese ed i 500mm/mese sulla prima ed oltre i 500mm/mese sulla seconda, con punte di quasi 800mm/mese. Sulla parte occidentale dell'Isola il rapporto precipitazione/media è risultato tra 1 e 2, mentre sulle zone dell'alluvione le piogge sono risultate tra le 3 e le 6 volte la media climatologica. Considerando che dicembre è il mese più piovoso si può comprendere l'eccezionalità di questi valori. Va, infine, segnalato che i cumulati non tengono conti delle nevicate di fine mese, per cui i totali andrebbero ulteriormente incrementati.
Le piogge si sono concentrate in 14-17 giorni, con valori più elevati sulla parte orientale della Sardegna. Questi valori risultano tra 1.4 ed 1.8 volte la media climatologica, dunque senza il forte squilibrio tra la due parti dell'Isola che è stato registrato nei cumulati.
I cumulati più elevati sono sicuramente quelli dei giorni dell'alluvione: il 6-12 dicembre. Il 6, in particolare, si sono raggiunti i 517.4mm/giorno a Villanova Strisaili, 254.0mm/giorno a Oliena e 149.0mm/giorno a Dorgali; occorre tuttavia segnalare che l'evento è accaduto a cavallo tra il 6 ed il 7, per cui è utile indicare anche i cumulati tra le 10 del 6 e le 10 del 7: 552.2mm/24h a Villanova Strisaili, 359.2mm/24h a Oliena e 254.4mm/24h a Dorgali. Nei giorni successivi le piogge sono continuate a cadere abbondanti, interessando anche la Gallura, il Sarrabus-Gerrei ed il Sulcis-Iglesiente; l'8, in particolare, si sono avuti 105.6mm/giorno a Muravera e 100.8mm/giorno a Jerzu e precipitazioni superiori a 10mm/giorno sulla quasi totalità del territorio regionale. Il 27 e 28 del mese, infine, ha visto precipitazioni abbondanti (nevose nella parte centrale dell'Isola) con punte di 52.8mm a Scano di Montiferru e 50.8mm/giorno a Valledoria.
Anche l'intensità delle piogge del 6 e 7 è stata eccezionale: a Villanova Strisaili si sono avuti 21.2mm/10min alle 21:30 e ben 86.4mm/1h tra le 17:10 e le 18:10; ad Oliena si è avuto il massimo assoluto su 10 minuti (24.8mm/10min alle 18:20) e si sono toccati i 41.2mm/1h (tra le 18:50 e le 19:50); a Dorgali, infine, si sono avuti 21.0mm/10min alle 17:10 e 50.2mm/1h tra le 18:00 e le 19:00. A differenza dei cumulati le intensità orarie e su 10 minuti, seppur eccezionali, non sono però le massime assolute. In occasione dell'alluvione del novembre 1999, infatti, a Pelau furono registrati 97.6mm/1ora.
Vento
L'intensità della media giornaliera del vento è stata generalmente debole, senza direzioni di provenienza prevalenti. L'intensità del vento massimo, invece, si è distribuita uniformemente tra debole, moderata e forte, con una leggera predominanza dei venti occidentali.
Il 18 è stata la giornata più ventosa con venti medi superiori a 10m/s su più di un terzo dell'Isola e venti massimi superiori a 30m/s su quasi un quarto. Le massime raffiche sono state misurate a Bitti (35.2m/s), a Cagliari (33.1m/s) e a Jerzu (33.0m/s), mentre i venti medi di massima intensità sono stati misurati a Bitti (15.5m/s) e a Stintino (13.3m/s).
Numerose le giornate con pochissimo vento. I valori minimi risalgono al 31 per il vento medio (con valori tra gli 0.0m/s di Nurallao e i 3.3m/s di Aglientu) e al 15 per la massima raffica (2.2m/s ad Ozieri).
Frequenza del vento medio giornaliero
Frequenza del vento massimo giornaliero
Radiazione ed eliofania
Il mese è risultato piuttosto buio. L'eliofania media, pari a 3h 10min, è risultata di quasi 1h inferiore alla climatologia; la radiazione globale si è assestata sui 120-150MJ/m2 che risultano inferiori alla media 1995-2003 di circa 30-40MJ/m2.
Numerose sono le giornate con eliofania pari a 0min, mentre l'eliofania massima si è avuta il 21. I minimi di radiazione sono stati misurati il 9: 0.3MJ/m1 a Villanova Strisaili e valori inferiori ad 1 su un quarto dell'Isola; i massimi sono stati misurati il 23: 9.0MJ/m1 a Villanova Strisaili.
Eliofania media |
3h 10min |
Climatologia |
4h 2min |
Anomalia media |
-52min |
Media delle ore diurne con cielo coperto |
6h 0min |
Eliofania minima del mese (9, 24, 26 e 27.12.2004) |
0min |
Eliofania massima del mese (21.12.2004) |
8h 26min |
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