Riepilogo mensile meteorologico di febbraio 2005
Situazione generale
Il primo giorno del mese, la nostra regione ha risentito degli effetti residui di una vasta area depressionaria presente su tutta l’Europa centro-settentrionale, associata ad un vasto anticiclone più ad Ovest. L’azione combinata delle due strutture bariche ha convogliato flussi di aria fredda di origine polare sul Mediterraneo centrale, mantenendo le temperature sensibilmente al di sotto delle medie stagionali. Il cielo è stato coperto si sono avute deboli precipitazioni che hanno assunto carattere nevoso a quote medio-basse. Dal 2 si è assistito all’espansione sul Mediterraneo dell’alta pressione dall’Atlantico che ha favorito un miglioramento delle condizioni meteorologiche, pur continuando ad alimentare il flusso d’aria fredda. La scarsa nuvolosità associata, l’assenza di vento e le basse temperature hanno causato estese gelate nelle ore più fredde.
Dal 6 una nuova perturbazione atlantica ha raggiunto la Sardegna portando deboli piovaschi sul settore meridionale. L’instaurarsi di una situazione di blocco, composto da una saccatura con un minimo (esteso a tutti i livelli) sullo Stretto di Gibilterra ed un alta pressione sull’Europa orientale. L’azione combinata delle due strutture bariche ha favorito l’afflusso sulla Sardegna di aria umida e instabile dall’Africa, con un aumento delle temperature e precipitazioni a carattere temporalesco sul settore sud-orientale. Dalla giornata del 10 la depressione si è portata verso Est e sul Mediterraneo si è avuto il ritorno dell’anticiclone.
Sabato 12 un sistema depressionario caratterizzato dalla presenza di un minimo al suolo sul Mare del Nord ha attraversato l’Europa centro-settentrionale portando un aumento della copertura nuvolosa anche sulla nostra isola. Nei giorni seguenti l’evoluzione verso sud di tale struttura ha innescato una ciclogenesi sottovento alle alpi che ha investito la Sardegna. Il cielo è stato coperto e le precipitazioni sono state sparse, di moderata intensità e a carattere nevoso a quote basse.
Dopo una temporanea attenuazione dei fenomeni nella giornata di venerdì 18, un nuovo ciclone sempre di origine polare si è approfondito verso Sud interessando progressivamente tutta l’Europa; la contemporanea presenza di un’alta pressione sulla Russia e sul medio oriente ha prodotto una situazione di blocco di vaste dimensioni.
La perturbazione ha stazionato sull’area euro-mediterranea per i restanti giorni del mese, mantenendo condizioni di maltempo su tutta la Penisola italiana. Sulla nostra regione si è avuto cielo molto nuvoloso con precipitazioni diffuse che a quote superiori ai 500 metri hanno assunto carattere nevoso. Anche le temperature sono state ben al di sotto delle medie climatologiche.
Considerazioni climatiche
Temperature
Il mese di febbraio è stato eccezionalmente freddo. Le medie delle temperature minime si sono assestate tra i circa -1°C delle zone di montagna ed i 3/4°C delle zone costiere (e dell’estremo Sud). Le medie delle massime, invece, hanno oscillato tra gli 11/12°C delle pianure (e delle coste) ed i 4/5°C del Gennargentu. Le anomalie rispetto alla climatologia sono pari a circa -3/-4°C, su tutto il territorio regionale.
Quasi tutte le notti del mese, le temperature minime sono scese sotto 0°C in almeno una località. In molte occasioni le gelate si sono estese a più della metà dell’Isola.
La minima assoluta è stata registrata l’1: -8.1°C a Villanova Strisaili. La notte tra il 15 ed il 16, però, le minime sono scese sotto 0°C su più di due terzi del territorio regionale, arrivando a -7.5°C a Villanova Strisaili e -6.5°C a Gavoi. In alcune occasioni, poi, le temperature si sono mantenute sotto 0°C per quasi tutto il giorno, arrivando a superare questa soglia solo per pochi decimi di grado nelle ore più calde; il 21, ad esempio, le temperature massime di Illorai e Bitti sono state rispettivamente di 0.4°C e 0.8°C.
Le poche giornate con temperature miti su tutto il territorio regionale sono cadute tra il 10 ed il 13. In quei giorni si sono avute due notti senza gelate, con minime di addirittura 12.6°C (a Siniscola) e 12.4°C (a Muravera). L’estremo mensile di temperatura massima è stato 20.4°C, misurato il 24 ad Arborea.
Umidità relativa
Le umidità relative del mese sono state in linea colla media climatologica.
Fra le massime più basse si segnalano quelle del 13. In quei giorni si sono avute umidità massime di 60% a Dorgali, 63% a Siniscola e valori tra 60% e 70% sul resto della costa Est. Fra le minime basse si segnalano, invece, quelle del 2: 16% a Gonnosfanadiga, 17% a Dorgali e 19% a Siniscola.
La giornata più umida è stata il 12, con minime tutte vicine al 100% su circa un quinto della Sardegna.
Precipitazioni
Il mese di febbraio è stato caratterizzato da abbondanti nevicate che hanno interessato la parte centro-settentrionale della Sardegna e i rilievi principali della sua parte meridionale. In assenza di nivometri, dunque, il bilancio delle precipitazioni risulta approssimativo.
Da questa analisi si vede che i cumulati di precipitazione hanno raggiunto i 90/100mm, distribuiti su circa 12 giorni, su gran parte del territorio; si può presumere, poi, che i valori abbiano superato questa soglia sui monti della Gallura e del Gennargentu. Il confronto colle medie mostra che si tratta di valori in linea o di poco superiori alla media di febbraio.
I cumulati più elevati sono stati registrati il 7: 63.6mm a Muravera, 40.0mm a Decimomannu e 38.8mm a Jerzu. Abbondanti precipitazioni sono state registrate in numerose altre giornate; il 14, 23 e 26, in particolare, le precipitazioni hanno interessato l’intero territorio regionale.
Fra le precipitazioni più intense, si segnalano i 13.6mm/20min, misurati il 7 a Decimomannu.
Vento
Globalmente i venti sono stati nella media: le direzioni prevalenti sono state Ovest o Nord-Ovest e le intensità prevalenti sono stati la debole per il vento medio e la moderata/forte per il vento massimo.
Il 13 un’eccezionale bufera di vento si è abbattuta sulla Sardegna: il vento medio ha superato i 10m/s su due quinti dell’Isola, arrivando sino a 24.9m/s a Bitti; le raffiche, invece, hanno superato i 20m/s su più dell’80% del territorio regionale, arrivando a 42.6m/s a Bitti. Dall’installazione della rete di anemometri del SAR (1995) ad oggi, una raffica di questa intensità fu misurata solamente il 22 febbraio 1999.
Numerose altre giornate ventose si sono avute nel resto della seconda decade. Sicuramente interessante il caso del 20, quando le raffiche sono state ovunque comprese tra 15.2m/s e 33.6m/s.
Frequenza del vento medio giornaliero
Frequenza del vento massimo giornaliero
Radiazione ed eliofania
Sul territorio regionale la radiazione ha oscillato tra i 190MJ/m2 e i 230MJ/m2, con valori più bassi nelle zone interne. Rispetto alla media del decennio 1995-2004 i valori risultano inferiori di circa 40-50MJ/m2. La durata media dell’insolazione è stata di 4h 20min, con un’anomalia rispetto alla climatologia di -25min. Occorre, tuttavia, segnalare che gli eliofanografi hanno funzionato in modo molto irregolare, tanto da lasciare alcune giornate completamente prive di misure.
Le giornate più buie sono state l’1 ed il 12: tutti gli eliofanografi hanno misurato 0min di sole e molti radiometri hanno misurato valori inferiori ad 1, come ad esempio ad Allai (0.3MJ/m2). La giornata più soleggiata è stata il 10 (9h 46min a Macomer), mentre la più luminosa è stata il 23: 15.3MJ/m2 a Chilivani, 15.1MJ/m2 a Villanova Strisaili e valori superiori a 10MJ/m2 su due terzi dell’Isola.
Eliofania media |
4h 20min |
Climatologia |
4h 45min |
Anomalia media |
-25min |
Media delle ore diurne con cielo coperto |
6h 16min |
Eliofania minima del mese (1 e 12.02.2005) |
0min |
Eliofania massima del mese (10.02.2005) |
9h 46min |
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