Riepilogo mensile agrometeorologico di maggio 2005
Precipitazioni
Nel corso del mese gli eventi piovosi hanno interessato nella maggior parte delle stazioni complessivamente 2-4 giorni ad eccezione di un limitato numero di stazioni nel centro-sud in cui si sono avuti 5-7 giorni: l'evento piovoso di maggior rilievo si è verificato il giorno 17 quando nella maggior parte dei siti monitorati sono state misurate quantità di pioggia generalmente comprese tra poco meno di 20 fino ad oltre 50 mm/d, mentre nella restante parte del mese gli eventi piovosi, frequentemente di modesta entità e di scarso interesse agronomico, si sono verificati in maniera sporadica.
I valori mensili più elevati, tra 50 e 70 mm/m circa, hanno interessato il settore centrale dell'isola ed in particolare le stazioni di Ghilarza, Orani, Benetutti, Allai, Scano di Montiferro ed Illorai. Tra le aree in cui è piovuto meno risultano la fascia costiera meridionale ed in generale il Campidano, in cui i totali sono risultati inferiori a 20 mm/m.
Le piogge giornaliere hanno raggiunto i valori superiori il giorno 17, in particolare nelle stazioni di Orani e Benetutti, con 54.2 e 53.2 mm/d rispettivamente. Tale evento si è protratto per diverse ore non raggiungendo valori di intensità orarie particolarmente elevate (generalmente inferiori a 10 mm/h), rappresentando perciò un evento critico soltanto nelle aree in pendio e a minor capacità di infiltrazione. Nella tabella 2 sono riportati i valori mensili per alcune stazioni agrometeorologiche, unitamente ai valori registrati lo scorso anno; confrontando le due serie di dati si evidenzia come quest'anno si siano verificate piogge sensibilmente inferiori.
Evapotraspirazione
I valori medi mensili dell'evapotraspirazione di riferimento giornaliera (ETo) sono variati tra un minimo di 3.7 mm per le stazioni poste a maggior quota come Villanova Strisaili ed Illorai, fino ad un massimo di 5.7 mm per la stazione di Domus de Maria (l'unica in cui si sono superati i 5 mm). Per quanto riguarda i singoli dati giornalieri i valori più elevati si sono avuti nella stazione di Domus de Maria all'inizio del mese, con 7.2 mm, e negli ultimi giorni nelle stazioni di Milis e Bitti con 6.1 mm. Nel grafico 1, che riporta l'andamento dei valori giornalieri di 4 stazioni rappresentative, si possono osservare i bassi valori in corrispondenza del periodo piovoso.
Bilancio idro-meteorologico
La tabella 1 evidenzia le condizioni di disponibilità idrica mensile, stimate attraverso l'elaborazione del bilancio idro-meteorologico: per tutte le stazioni considerate si possono osservare condizioni di deficit, con valori superiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a causa dei minori apporti di pioggia e delle maggiori perdite per evapotraspirazione.
Consumi idrici colturali
Per il mese in esame sono stati stimati i consumi idrici per le principali colture irrigue, attraverso l'applicazione dei coefficienti colturali medi mensili relativi alle fasi fenologiche del periodo: i valori ottenuti per ciascuna coltura riflettono sostanzialmente le differenze dei valori di ETo tra le varie località, ed abbracciano intervalli piuttosto ampi. Per le principali colture sono stati quantificati i seguenti consumi idrici:
- 70-100 mm per la vite (controspalliere)
- 50-75 mm per il mais seminato nell'ultima decade di aprile,
- 65-90 mm per l'olivo,
- 80-115 mm per il pomodoro da industria con trapianti effettuati alla fine di aprile,
- 80-115 mm nel caso degli agrumi,
- 110-165 mm nel caso della medica e prati polititi,
- 140-200 mm per la barbabietola con semina autunnale.
Indice di vegetazione - NDVI
L'NDVI suddivide la Sardegna in 19.900 celle di 1,2 Km2. Nel mese di maggio 7099 celle registravano valori medi di NDVI superiori a 0.6, pari al 35% del territorio (figura 1); nel precedente mese di aprile (figura 2) queste risultavano 9.009, ovvero il 45% del totale.
Interessante è anche il confronto fra l'NDVI medio di aprile e l'NDVI della prima decade di maggio, che presenta il 32% del territorio con il valori di NDVI superiori a 0,6. Rispetto ad aprile 2005 si evidenzia, allora, una diminuzione del 13% dei valori NDVI massimi. E' iniziato, quindi, il graduale processo di disseccamento (necrotizzazione) delle vegetazioni spontanee, che porterà ad un progressiva riduzione dei valori medi fino alla ripresa della stagione delle piogge. Nel 2005 e nel 2003 questo processo è cominciato nel corso del mese di aprile; nel 2004 (figura 3) a metà del mese di maggio, per il prolungarsi della stagione delle piogge alla prima decade del mese.
Somme termiche
L'elaborazione delle somme termiche per il mese di maggio evidenzia un netto anticipo termico rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (tabella 2). Le maggiori differenze interessano le stazioni di montagna come Bitti, Benetutti, Illorai, Villanova Strisaili, Sadali, Siurgus Donigala e Villasalto con più di 120 GDD di scarto in base 0 °C. Al contrario, nelle stazioni di pianura e delle aree costiere, come Sorso e Valledoria, sono state registrate le minori differenze. Rispetto alla climatologia (tabella 2) il mese di maggio ha fatto osservare accumuli generalmente superiori alla media ad eccezione delle stazioni di Valledoria e Villanova Strisaili.
In termini assoluti in questo mese i maggiori valori sono stati riscontrati nelle stazioni di Oliena, Jerzu, Milis, Masainas e Domus de Maria con oltre 580 GDD in base 0 °C e più di 270 GDD in base 10 °C mentre i minori accumuli hanno riguardato le stazioni di Illorai e Villanova Strisaili.
Durante il bimestre aprile-maggio 05 è stato osservato in tutte le stazioni un maggior accumulo di gradi giorno rispetto all'anno precedente (tabella 3). I maggiori valori di sommatoria, pari a circa 1000 GDD in base 0 °C e 400 GDD in base 10 °C si sono avuti nelle stazioni di Domus de Maria, Masainas e Milis mentre i valori più bassi sono stati registrati nelle stazioni poste sui rilievi come Bitti, Illorai e Villanova Strisaili.
Analizzando i dati del periodo gennaio-maggio è possibile riscontrare un certo ritardo termico rispetto allo scorso anno che ha riguardato le sommatorie in base 0 °C (tabella 4). Per quanto riguarda le sommatorie in base 10 °C sono stati, invece, registrati valori decisamente superiori al 2004 in tutte le stazioni, particolarmente quelle poste a quote elevate come Benetutti e Bitti. Le stazioni che hanno presentato i maggiori accumuli sono essenzialmente quelle costiere come Sorso, San Teodoro, Jerzu, Milis e Domus de Maria con più di 1700 GDD in base 0 °C e più di 400 GDD in base 10 °C.
Infine se si considerano le somme termiche per il periodo ottobre 04-maggio 05, come conseguenza delle alte temperature di aprile, si può osservare un cambio di tendenza rispetto al mese precedente e in generale un maggiore accumulo di gradi giorno rispetto allo stesso periodo della scorsa annata sia per le somme in base 0 °C che per quelle in base 10 °C (tabella 5).
Temperature Humidity Index
L'indice di temperatura e umidità ha fatto, invece, osservare un aumento generale della condizione di disagio in seguito al progressivo aumento dei valori termoigrometrici. Le stazioni in cui sono state accumulate il maggior numero di ore nelle soglie di disagio sono risultate Ozieri, Samassi, Oliena, Benetutti, Masainas, Sorso, Stintino e Siniscola (tabella 6). In particolare nella stazione di Ozieri sono state registrate ben 132 ore nella soglia di lieve disagio, 6 ore in quella di disagio e 6 ore nella soglia di allerta.
In termini assoluti le giornate più significative sono risultate il 29 e il 30 maggio in cui sono state accumulate alcune ore nella soglia di allerta. Il giorno 29 sono infatti da rilevare le 2 ore di Masainas, le 4 ore di Ozieri mentre il 30 si sono avute 5 ore a Samassi, 4 ore ad Oliena , 3 ore a Benetutti e 2 ore a Stintino.
Considerazioni agro-fenologiche
Cereali e foraggere
Il mese di maggio è stato più che ottimale per le coltivazioni cerealicole dell'isola in piena fase di granigione. Benché le percipitazioni siano state modeste le piante hanno proseguito senza particolari problemi la fase di riempimento delle cariossidi anche grazie alle buone riserve idriche accumulate nel corso della stagione invernale.
Le temperature sono state elevate ma non eccessive: nelle principali aree cerealicole solo negli ultimi giorni del mese si sono verificate massime superiori a 30 °C. Gli unici problemi possono averli subiti le coltivazioni in forte ritardo fenologico a causa di una semina piuttosto tardiva (fine gennaio). Tali colture a causa delle condizioni termiche abbastanza elevate hanno subito un certo accorciamento del ciclo con una minore traslocazione degli assimilati verso la cariosside e possibili problemi nella resa finale della granella.
Nel corso del mese, inoltre, non si sono verificate giornate con vento di scirocco a cui è legato il fenomeno della stretta dei cereali.
Per quanto riguarda i foraggi, le buone condizioni termopluviometriche hanno consentito un buon accrescimento e sviluppo degli erbai e dei prati. Le giornate soleggiate e senza pioggia hanno inoltre permesso le operazioni di sfalcio e fienagione.
Sono inoltre proseguite le operazioni di semina dei cereali a ciclo primaverili-estivo e dei i prati in irriguo.
Vite
Nel corso del mese si sono susseguite nei principali comprensori vitivinicoli le fasi fenologiche di grappoli separati e bottoni fiorali separati, fino a raggiungimento della fase di fioritura nel corso della terza decade; nelle zone a maggior quota lo sviluppo fenologico della vite è risultato in ritardo di alcuni giorni. In generale il lieve ritardo fenologico evidenziato nel mese di aprile è stato in parte compensato dalle elevate temperature registrate nel corso di maggio.
Andando ad analizzare i dati relativi all'accumulo termico per la vite (periodo utile 1 aprile - 30 settembre) si evince, infatti, come i dati relativi agli accumuli termici dal 1° di aprile al 31 maggio siano in linea con le informazioni fenologiche riportate.
Il grafico 2 evidenzia come la stazione di Milis, riferita all'area di produzione Arborea DOC, abbia registrato un accumulo termico superiore a 375 GDD, a Jerzu (Cannonau di Sardegna DOC) e a Sorso (Moscato di Sorso DOC) temperature utili per 350 GDD.
Le temperature utili per lo sviluppo della vite sono risultate maggiori, rispetto alla climatologia '61-'90, con una percentuale variabile mediamente fra il 5 e il 10%, ad eccezione di alcuni valori estremi, come ad esempio la stazione di Luras, che ha registrato un +19% rispetto alla climatologia, e la stazione di Iglesias, che ha mostrato un - 4%.
Ancora più marcata è risultata la differenza fra i GDD accumulati nel 2005 e nel 2004, con una percentuale variabile dal +15% (Sorso), al +49% (Luras) dei GDD del 2005 rispetto al 2004.
Per quanto riguarda lo stato della coltura, in generale, si può affermare come non si siano verificati particolari problemi in seguito alle lavorazioni del terreno e alla somministrazione dei trattamenti preventivi. Le piante hanno goduto di un discreto vigore vegetativo e sono state somministrate irrigazioni di soccorso, in linea con quanto previsto dai disciplinari di produzione.
Olivo
Per tutte le CV e nelle diverse aree sottoposte a monitoraggio in generale si è rilevato il germogliamento, lo sviluppo delle mignole, fino a raggiungere la fase di fioritura nel corso della terza decade. Le condizioni colturali appaiono buone, le piante appaiono vigorose, in virtù anche del regime pluviometrico primaverile.
Agrumi
Nelle zone agrumicole del Campidano durante il periodo in esame si è osservata la fase di ingrossamento dei frutti. Nel corso del mese si è proceduto alla raccolta dell'ultima produzione delle cultivar a maturazione tardiva (Valencia Late). Nel mese di maggio, come ogni anno, si sono effettuati i trattamenti contro le principali avversità (Cocciniglie, Marciumi, ecc.). Nei terreni più pesanti, le abbondanti precipitazioni che hanno caratterizzato i mesi invernali e l'inizio della primavera, hanno provocato ristagno idrico che può essere stato causa di stentate produzioni in alcune aree.
Drupacee
All'inizio del mese si è proceduto al diradamento dei frutti nelle piante eccessivamente produttive. Si è dato inoltre inizio alla fase di raccolta delle varietà precocissime e precoci di pesco (Rich May, Spring Crest, May Crest, ecc.). La produzione sia di pesche che di susine appare mediamente buona.
Note fitopatologiche
Le condizioni miti del mese di maggio hanno consentito un regolare sviluppo degli insetti dannosi che possono aver provocato infestazioni di un certo rilievo laddove non vi sia stato un attento monitoraggio da parte degli agricoltori. L'unico evento precipitativo di rilievo si è verificato alla fine della seconda decade ed ha provocato nelle zone più umide attacchi di Plasmopara viticola. Non si segnalano particolari infestazioni di campo.
Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu).
Il modello pone in evidenzia il ritardo sulla fenologia dell'insetto di circa 20 giorni rispetto all'anno scorso. Nella maggior parte delle località dove lo sviluppo della Tignoletta viene simulato, il picco di sfarfallamento della prima generazione è stato previsto entro la prima decade del mese, mentre nella Nurra di Alghero si conferma il basso accumulo termico con conseguente posticipo nella previsione del picco di circa 10 giorni. Le condizioni termiche in tutte le località sono risultate favorevoli alle ovideposizioni e allo sviluppo degli stadi preimmaginal.
Modello EPI per la simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Berl.)
Il modello ha indicato una situazione di pericolo intorno al 18 del mese su gran parte delle stazioni, a causa delle precipitazioni che si sono verificate.
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