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Riepilogo mensile agrometeorologico di giugno 2005

Evapotraspirazione
Complessivamente la domanda evapotraspirativa del periodo è risultata piuttosto contenuta e sostanzialmente in linea con i valori registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Nelle diverse località monitorate i valori dell'evapotraspirazione di riferimento medi mensili sono variati tra un minimo di 3.8 mm, calcolato per la stazione di Villanova Strisaili, ed un massimo e 6.0 mm per la stazione di Milis; oltre alle località dell'Oristanese, mediamente i valori più elevati, superiori a 5 mm risultano concentrati nella località costiere del Sulcis (es. stazione di Domus de Maria) e nelle aree centrali interne (es. stazioni di Bitti e Benetutti).

L'analisi dei dati giornalieri, evidenzia il valore elevato pari a 9.3 mm ottenuti per la stazione di Bitti il giorno 29 con condizioni termoigrometriche caratterizzate da elevate temperature e bassi valori di umidità relativa.
Nelle altre località monitorate i picchi sono risultati più contenuti e non sono stati superati 8 mm. Nel grafico 1, in cui è raffigurato l'andamento dell'ETo per alcune stazioni rappresentative di diversi areali.

Bilancio idro-meteorologico
Nonostante gli eventi piovosi a carattere circoscritto e di entità limitata, descritti nella sezione meteorologica, le perdite per evapotraspirazione hanno determinato una sensibile riduzione delle disponibilità idriche, come mostrano i valori del bilancio idro-meteorologico mensile riportati in tabella 1. I valori più marcati del deficit (da -150 a -175 mm circa) risultano nelle stesse aree caratterizzate dai valori medi di ETo più elevati, a causa della contestuale assenza di precipitazioni significative (complessivamente inferiori a 10 mm).
Più contenuto appare invece il deficit che ha interessato le aree in cui si sono concentrati i valori di pioggia superiori. Inoltre, nella stessa tabella 1 si può evidenziare una situazione di deficit medio nel complesso analoga rispetto al mese di giugno 2004, sebbene con differenze nelle singole località.

Consumi idrici colturali
L'applicazione dei coefficienti colturali medi mensili per le fasi fenologiche del periodo, consente di quantificare i consumi idrici colturali calcolati per le principali colture irrigue, secondo la località, in:

  • 80-125 mm per la vite (controspalliere)
  • 115-180 mm per il mais seminato nell'ultima decade di aprile,
  • 55-90 mm per l'olivo,
  • 125-200 mm per il pomodoro da industria con trapianti effettuati alla fine di aprile,
  • 75-120 mm nel caso degli agrumi,
  • 110-180 mm nel caso della medica e prati polititi,
  • 115-180 mm per la barbabietola con semina autunnale.

Sommatorie termiche
L'elaborazione delle somme termiche per il mese di giugno ha fatto rilevare la presenza di un netto anticipo termico sia in base 0 °C che in base 10 °C rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (tabella 2). L'unica eccezione ha riguardato la stazione di Jerzu che, per entrambe le soglie base, ha accumulato circa 40 °D in meno del giugno 2004. Anche la differenza rispetto ai valori climatologici è risultata positiva in tutte le stazioni analizzate, ad esclusione di Illorai e Villanova Strisaili. I valori più elevati per giugno 2005 sono stati riscontrati nelle stazioni di Milis, Samassi e Sardara con più di 680 °D accumulati in base 0 °C e più di 380 in base 10 °C, mentre presso le stazioni di Bitti, Illorai, Sadali e Villanova Strisaili sono state registrate le sommatorie termiche più basse.

Anche le somme termiche del periodo aprile-giugno sono risultate decisamente superiori rispetto al 2004, con differenze che in stazioni come Atzara, Benetutti, Bitti e Putifigari hanno raggiunto e superato i 180 °D in base 0 °C e in base 10 °C (tabella 3). In termini assoluti gli accumuli più elevati sono stati registrati nella parte centro-meridionale dell'Isola (es. Masainas, Milis e Samassi) mentre le stazioni più fredde sono risultate quelle poste alle quote più elevate come Illorai e Villanova Strisaili.

Se, invece, si considerano gli accumuli del semestre gennaio-giugno è possibile osservare una diversa tendenza dei valori elaborati, con tutte le stazioni analizzate che hanno fatto riscontrare un netto ritardo termico con soglia 0 °C rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (tabella 4). Per quanto riguarda le somme termiche in base 10 °C questo fenomeno è stato osservato prevalentemente nelle aree più vicine alle coste (es. Sorso, Aglientu, San Teodoro e Iglesias) mentre nelle zone più interne o nelle stazioni di montagna, in genere, i valori elaborati sono stati superiori a quelli accumulati nel 2004. Le somme termiche maggiori sono state riscontrate nelle stazioni di Masainas, Milis e San Teodoro con più di 2450 °D in base 0 °C e più di 450 con base 10 °C.

Infine, se si analizzano le sommatorie del periodo ottobre 04-giugno 05 si può riscontrare un maggior accumulo termico nella maggior parte delle stazioni come conseguenza delle miti temperature del periodo autunnale (tabella 5). Anche in questo caso le stazioni che hanno mostrato maggiori accumuli sono state Masainas, Milis e San Teodoro con circa 4000 °D in base 10 °C.

Temperature Humidity Index
Nel mese di giugno l'indice di temperatura e umidità ha fatto rilevare un progressivo aumento della condizione di disagio del bestiame. In base ai dati elaborati in tabella 6 le stazioni in cui gli animali hanno presentato il maggiore rischio di incorrere in condizioni di malessere sono risultate lungo le coste e in alcune aree più interne come Ottana, Benetutti e Samassi.
Nelle stazioni di Siniscola, Jerzu, Masainas, Benetutti, Samassi e Stintino sono state rilevate più di 115 ore di allerta e più di 15 ore di pericolo. In particolare, nelle stazioni di Cagliari e Ozieri la condizione potenziale di disagio è risultata ancora più critica, con numero di ore in cui l'indice indicava una situazione di allerta pari rispettivamente a 201 ore e 153 ore e una situazione di pericolo pari a 45 ore e 40 ore. Nella stazione di Ottana sono, inoltre, state rilevate ben 102 ore mensili nella soglia di emergenza.

In termini assoluti le giornate più critiche sono risultate alla fine del mese e in particolare i giorni 28 29 e 30 in cui in cui in diverse stazioni come Benetutti, Cagliari, Jerzu, Ozieri, Siniscola e Stintino sono state accumulate più di 5 ore con una condizione di pericolo. Nelle stazione di Ottana dal 23 al 30 giugno sono state rilevate da 7 a 10 ore giornaliere in cui l'indice è risultato al di sopra della soglia di emergenza.

CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Le condizioni meteorologiche del mese hanno consentito di completare le operazioni di affienamento degli erbai a ciclo autunno primaverile e permesso lo svolgimento della raccolta dei cereali autunno vernini. La produzione e le caratteristiche merceologiche della granella sono risultate in generale soddisfacenti per coloro che avevano seminato per tempo anche perché nel corso della granigione non si sono verificati venti di scirocco responsabili della "stretta dei cereali" Sono stati registrati, invece, molti problemi con rese e qualità piuttosto scarse per quelle coltivazioni seminate piuttosto in ritardo in seguito alle continue e abbondanti piogge autunno-invernali.
Tali piante si sono pertanto presentate nella stagione primaverile in forte ritardo fenologico subendo successivamente una contrazione del ciclo a causa delle alte temperature e delle esigue precipitazioni dei mesi di maggio e giugno.
In generale, nella granella prodotta quest'anno è stata riscontrata un'alta percentuale di "bianconatura" riconducibile alla non adeguata disponibilità di azoto per le piante in seguito alla difficoltà di attuare la concimazione per la presenza persistente di piogge in inverno.
Nel corso del mese sono, inoltre, proseguite le semine degli erbai in irriguo e i tagli di erba medica la cui fienagione è stata favorita dalle temperature e dall'assenza di piogge abbondanti. E' inoltre stato registrato un buon accrescimento nelle coltivazioni di riso anche se in alcune aree le piantine hanno mostrato un certoritardo fenologico rispetto ai valori medi conseguente al ritardo nelle operazioni di semina.

Agrumi
Nel mese di giugno le specie monitorate di agrumi si trovavano nella fase di ingrossamento frutti. Alla fine del mese nelle aree agrumicole del Medio Campidano è stata riscontrata una certa cascola dei frutticini riconducibile non tanto alle condizioni meteorologiche quanto allo stato fitosanitario delle piante.

Drupacee
Per il pesco si è proceduto con la raccolta delle varietà a media maturazione (soprattutto Maria Luisa, Glohaven, Flavorcrest) che hanno presentato una buona ed abbondante produzione. Il susino ha visto la raccolta delle varietà precoci e a media maturazione (Ozark Premier, Black Gold).

Vite
Nel corso della prima decade del mese la fioritura è risultata la fase fenologica più frequente. Solo nelle aree costiere, per le cultivar maggiormente precoci, si è rilevata la fase di allegagione, diffusamente presente nel corso della seconda decade.
Solamente nelle aree montane la vite è risultata anche per il mese di giugno ancora parzialmente in ritardo nello sviluppo fenologico, anche se comunque in maniera inferiore rispetto a quanto verificatosi fra aprile e maggio. Nel corso della III decade si è avuta la fase di accrescimento dei grappoli. Le temperature ottimali di sviluppo della coltura per questo periodo vanno fra i 22 e i 26°C. L'eccezionale caldo registrato nel corso della III decade non ha tuttavia creato particolari problematiche. Sono state effettuate le irrigazioni di soccorso, in linea con quanto previsto dai relativi disciplinari di produzione.

Il grafico 2 che riporta gli accumuli termici dal 1° aprile al 30 giugno per la vite, evidenzia come la stazione di Milis, riferita all'area di produzione Arborea DOC, abbia registrato un accumulo termico superiore a 800 °D, Jerzu (Cannonau di Sardegna DOC) oltre 730 °D, e Iglesias oltre 670 °D. Rispetto alla climatologia '61-'90, tutte le stazioni in analisi registrano valori superiori, in particolare, sempre la stazione di Milis da aprile a giugno ha accumulato 130 °D in più. Più marcata risulta la differenza fra i °D accumulati nel 2005 e nel 2004, con una percentuale variabile dal +21% di Milis, al +30% di Luras. In generale si può affermate come i dati sulla fenologia raccolti nei rilievi in campo corrispondano all'analisi dei dati basati sulla sommatoria delle temperature.
Fra le lavorazioni agronomiche principali del mese di giugno si segnalano la defogliazione e la cimatura dei tralci superiori e delle femminelle.

Olivo
Nel corso della prima decade, per tutte le CV monitorate e nelle differenti aree sottoposte a monitoraggio si è rilevata la fase di fine fioritura e allegagione; nella seconda decade del mese le olive si trovavano, invece, nella fase fenologica di drupa grano di pepe. Le condizioni colturali appaiono buone, le piante continuano ad apparire vigorose, in virtù anche delle riserve idriche accumulate durante il periodo invernale e primaverile.

Note fitopatologiche
Le condizioni del mese sono risultate nella norma, con temperature che non hanno fatto registrare valori eccezionali, pochi fenomeni precipitativi, e con un tenore di umidità relativa dell'aria non particolarmente elevato. Unico periodo che si colloca al di fuori di questa "normalità" meteorologica è stato sicuramente quello intorno agli ultimi giorni del mese, con temperature massime giornaliere spesso prossime ai 40°C in alcune località costiere e delle piane interne dell'isola.

Tali condizioni non sono favorevoli a infezioni da crittogame nella maggior parte delle realtà agrarie e naturalmente in condizioni non irrigue, anche se si segnalano nei microclimi umidi alcune presenze di Oidio e forti attacchi da Peronospora nelle zone interessate da precipitazioni. Interessante notare anche che, nelle zone che questo inverno sono state interessate dall'alluvione (piane della Baronia e dell'Ogliastra costiero), sul tronco e sui rami degli agrumi sono presenti emissioni di gomma che mostrano la sofferenza delle piante che a lungo sono rimaste sommerse dall'acqua, a causa dell'attacco del fungo Phytophthora gummosis (la malattia è nota come Gommosi del Colletto).

Riguardo gli insetti, sulle Drupacee le condizioni sono ottimali per le infestazioni di Ceratitis e di Lepidotteri, sulla Vite si è concluso il volo della seconda generazione degli adulti con lo sviluppo quindi delle larve sui grappoli che possono aver richiesto qualche intervento insetticida laddove l'infestazione è risultata al disopra delle soglie di intervento, mentre su Olivo la dimensione del frutto non è ancora tale da consentire gli attacchi della Mosca Olearia.

Modello di simulazione della fenologia di Lobesia botrana (Den. & Schiff.)
(Staz. di riferimento: Sorso, Olmedo, Milis, Arborea, Jerzu, Decimomannu). Il modello ha simulato il picco di sfarfallamento della seconda generazione nella terza decade del mese, con condizioni termiche favorevoli alle ovideposizioni e allo sviluppo delle preimmagini e quindi indicando la necessità di intervento insetticida nelle località dove è stato confermato il superamento delle soglie di intervento, anche in considerazione del basso tenore igrometrico dell'aria che in genere risulta favorevole alle infestazioni del fitofago. L'aumento delle temperature ha consentito un recupero fenologico che è stato in linea con quanto verificatosi negli anni precedenti.

Modello EPI per la simulazione delle epidemie da Plasmopara viticola (Berl.)
Il modello ha dato indicazione circa il superamento della soglia di rischio nelle aree del Goceano, Marmilla e Sarcidano mostrando un'elevata pericolosità della malattia in queste zone e indicando l'indispensabile ricorso a trattamenti anticrittogamici. Nelle altre aree il rischio è risultato meno marcato anche se sono arrivate segnalazioni di avvenuti scopi epidemici nella Nurra di Alghero ed in Baronia.




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