Riepilogo mensile agrometeorologico di settembre 2005
Evapotraspirazione
I valori medi mensili di settembre sono variati tra un minimo di 2.4 mm/d ottenuti per la stazione dei Villanova Strisaili ed un massimo di 3.9 mm/d per quella di Milis, riusltando di poco inferiori a quelli dello scorso anno. Anche i valori giornalieri sono risultati generalmente contenuti e nelle località monitorate non hanno raramente superato i 6 mm/d (5.8 nella stazione di Milis).
Bilancio idro-meteorologico
Grazie alle precipitazioni cadute nel corso del mese, in linea o superiori alle medie climatiche, anche per in settembre, analogamente al mese precedente, il bilancio idro-meteorologico mostra condizioni di moderato deficit diffuso sull'intero territorio, ma con situazioni piuttosto differenti tra i diversi settori dell'isola in relazione al diverso regime pluviometrico. In particolare nel meridione (es. Medio Campidano), dove le piogge sono state carenti, i valori del deficit sono risultati più marcati. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il bilancio evidenzia condizioni più favorevoli, grazie alle maggiori precipitazioni ed alle minori perdite per evapotraspirazione.
Sommatorie termiche
L'elaborazione delle sommatorie termiche per il mese di settembre ha fatto osservare, per la maggior parte delle stazioni analizzate, valori decisamente inferiori rispetto a quelli registrati lo scorso anno e alla media climatologica (tabella 1). I cumulati maggiori sono stati calcolati nelle stazioni di Domus de Maria, Masainas, Milis e Orosei con oltre 650 GDD in base 0 e oltre 350 GDD in base 10. Le aree più fredde sono risultate in prossimità delle stazioni poste sui rilievi montuosi (Sadali, Villanova Strisaili e Illorai) o nelle aree caratterizzate da microclimi particolari (Giave), con valori di sommatoria inferiori a 550 GDD in base 0 e inferiori a 250 GDD in base 10.
Per quanto riguarda il periodo aprile-settembre 2005 (tabella 2), anche in questo caso come era accaduto per agosto, è possibile osservare un certo anticipo termico rispetto al semestre del 2004 legato principalmente alle alte temperature che hanno caratterizzato i mesi di maggio, giugno e luglio. In termini assoluti le sommatorie maggiori hanno riguardato le aree costiere in cui sono stati superati i 3800 GDD con soglia 0 °C e 2000 GDD con soglia 10 °C.
Infine, se si considerano i cumulati termici dall'inizio dell'anno (gennaio-settembre) sono stati registrati valori inferiori allo stesso periodo del 2004 nel caso delle sommatorie termiche in base 0 mentre per le sommatorie termiche in base 10 quasi tutte le stazioni hanno mostrato cumulati superiori (tabella 3). Le stazioni più "calde" sono risultate quelle localizzate lungo la costa nord -orientale (San Teodoro, Siniscola e Orosei), lungo la costa meridionale (Masainas e Domus de Maria) e in alcune aree più interne (Decimomannu e Milis) con cumulati che hanno superato i 4600 GDD in base 0 e i 2000 GDD in base 10. Nelle stazioni di Illorai e Villanova Strisaili sono, invece, state registrate le sommatorie termiche minori.
Temperature Humidity Index
Nel corso del mese il 50 % circa delle stazioni analizzate ha fatto registrare diverse ore all'interno della soglia di disagio e allerta (tabella 4). Le situazioni potenzialmente più critiche hanno riguardato le aree costiere di tutta l'Isola con oltre 150 ore nell'intervallo di disagio e oltre 50 in quella di allerta. In particolare, nelle stazioni di Muravera, Sorso e Stintino sono state accumulate alcune ore nella soglia di pericolo. Infine, è da sottolineare la situazione registrata a Ottana con oltre 34 ore mensili nell'intervallo di emergenza.
In termini generali le giornate più rischiose si sono concentrate nella prima decade del mese dove in diverse stazioni tra cui Masainas, Muravera e Jerzu sono state accumulate in alcune giornate più di 8 ore all'interno della soglia di allerta. In particolare il giorno 7 a Muravera sono state registrate ben 15 ore con THI nell'intervallo di allerta e 3 ore in quello di pericolo.
Indice di vegetazione-NDVI
Influenze meteorologiche sullo stato della vegetazione
Le temperature sono risultate, per la prima volta nel corso dell'estate, in linea con la media stagionale. I cumulati di precipitazione hanno superato la media climatica sul Nord-Sardegna e in Ogliastra. Nelle restanti parti della Sardegna sono risultate di poco inferiori alla media climatologica.
Analisi dell'NDVI
Nelle figure seguenti sono raffigurati da sinistra a destra l'Indice di Vegetazione per il mese di settembre 2005 (figura 1), agosto 2005 (figura 2), settembre 2004 (figura 3).
Il grafico 1 denota un progressivo calo sul territorio di aree aventi valori di NDVI riconducibi a classi rappresentanti vigoria della vegetazione; viene, dunque, evidenzato il processo di disseccamento delle aree di prato pascolo fino al mese di agosto. A settembre si osserva una parziale stabilizzazione della situazione
Il grafico 2 per la medesima analisi, è riferito all'estate 2004. Appare più marcato il trend di riduzione dei valori NDVI, come sottolineato nel corso delle singole analisi mensili, anche se complessivamente l'estate 2004 è risultata con valori NDVI medi superiori rispetto al 2005. Questo sempre in conseguenza del fatto che nel 2004 il picco nei valori di NDVI è stato registrato nel corso della seconda decade di Maggio a causa delle abbondanti precipitazioni; nel 2005 nel corso della seconda decade di aprile.
CONSIDERAZIONI AGRO-FENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Le condizioni meteorologiche del mese di settembre sono state favorevoli per quelle varietà di riso che sono state seminate per tempo e per quelle più precoci (es. Carnaroli, Baldo e Roma) che, quindi, hanno potuto sfruttare positivamente le alte temperature delle prime due decadi di agosto e proseguire il ciclo regolarmente anche a settembre. Per le varietà più tardive (es. Gange e il Thaibonnet) in cui le delicate fasi di impollinazione e fecondazione si sono quindi verificate alla fine di agosto, con temperature dell'aria al di sotto dell'optimum termico, si sono avuti problemi di aborto e conseguentemente un minore numero di cariossidi in accrescimento nella pannocchia. Inoltre le temperature non eccessivamente elevate della seconda metà di settembre hanno rallentato il processo di maturazione di tali varietà limitando la traslocazione delle sostanze di riserva verso la cariosside e determinando uno slittamento consistente delle operazioni di raccolta.
Le piogge del mese non hanno ostacolato nè le operazioni di raccolta del mais né gli ultimi tagli di medica e sorgo che nella maggior parte delle aree di coltivazione si sono svolte in maniera regolare e con produzioni del tutto soddisfacenti.
Inoltre, nelle aree in cui le precipitazioni sono state più abbondanti si è verificato il ricaccio dei prati di sulla e di cicoria e la germinazione delle specie annuali autoriseminanti o di quelle da erbaio seminate in anticipo.
Agrumi
Nel mese in corso le specie di agrumi dell'areale di coltivazione del Medio e Basso Campidano si trovano nella fase di fine ingrossamento frutti.
Drupacee
Prosegue la raccolta delle cultivar di pesco delle varietà a produzione medio-tardiva e tardiva. Tra queste ultime ricordiamo le varietà Guglielmina, la Fartime e la Flaminia, che, con circa il 70% della superficie investita, rappresenta la cultivar tardiva più diffusa nell'areale di coltivazione del Campidano. Inoltre, si raccolgono anche i frutti della varietà Babygold 9, appartenente al gruppo delle percoche, pesche da conserva con ottime caratteristiche organolettiche, ma destinate anche al consumo fresco.
Note fitopatologiche
Settembre ha avuto un decorso meteorologico caratterizzato da abbondanti precipitazioni, da un calo termico particolarmente significativo, elevata ventosità con venti provenienti in particolare dai quadranti meridionali ma anche un alto tenore di umidità dell'aria come conseguenza dei venti umidi e delle precipitazioni. In generale queste condizioni sono state in linea di massima favorevoli a tutte le produzioni agricole, ma laddove le piogge si sono protratte a lungo, si sono verificate spaccature dei frutti (es. agrumi) ma anche un notevole rigoglio vegetativo, con frutti germogli e parti verdi più succose, e quindi maggiormente appetibili agli insetti e alle loro ovideposizioni (es. Mosca Mediterranea della Frutta).
In molte zone le copiose precipitazioni hanno provocato scoppi epidemici causati da funghi agenti di patologie vegetali di interesse in questo periodo come il Mal Bianco sul carciofo.
Laddove le precipitazioni sono risultate di elevata intensità sono emersi i maggiori effetti negativi legati al fenomeno, con allagamenti delle zone pianeggianti e di impluvio e conseguenti danni da asfissia radicale.
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