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Riepilogo mensile agrometeorologico di agosto 2006

INTRODUZIONE
Dal punto di vista agrometeorologico il mese di agosto è stato caratterizzato da condizioni di tempo perturbato, associato a precipitazioni anche a carattere temporalesco che hanno interessato soprattutto nella prima decade l'intero territorio regionale; altri aspetti di rilievo riguardano la sensibile riduzione delle temperature rispetto al periodo precedente e i forti venti di maestrale.

Evapotraspirazione potenziale
Dopo un quadrimestre caratterizzato da valori elevati, superiori alle corrispondenti medie trentennali, le perdite per evapotraspirazione nel mese di agosto hanno subito una marcata contrazione, a causa del tempo meteorologico perturbato: come si evince dalla figura 1, sull'intero territorio regionale si sono avuti valori cumulati mensili variabili da circa 120 mm/mese fino a poco oltre i 160 mm/mese. Analizzando la distribuzione spaziale dei dati si possono localizzare lungo il settore occidentale le aree con i valori inferiori mentre le aree pianeggianti centrali ed il settore orientale in generale hanno raggiunto i valori più elevati. Rispetto ai dati medi climatici, in buona parte del territorio si è registrata una riduzione, mentre lungo la fascia orientale si sono avute differenze positive.
Le condizioni registrate nel periodo in esame sono sostanzialmente in linea rispetto a quelle dello scorso anno, caratterizzato ugualmente da tempo perturbato, come mostra la mappa centrale della figura 1.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di agosto 2006 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di agosto 2006 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Nel mese di agosto, a causa della riduzione delle perdite evapotraspirative e delle frequenti precipitazioni, vi è stato un attenuamento significativo delle condizioni siccitose che hanno contraddistinto il periodo precedente. In particolare le condizioni di deficit si sono attenuate soprattutto nel settore settentrionale, mentre nelle aree meridionali, in cui in generale si sono registrati i valori di deficit più ampi, il comportamento non è stato molto dissimile dal mese precedente. Le località costiere sud-orientali, in virtù delle abbondanti precipitazioni localizzate, hanno mostrato invece valori di deficit più contenuti. Come mostrano le due mappe di anomalia, le condizioni elaborate per il mese in esame mostrano una disponibilità idrica complessiva più contenuta rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si registrarono valori di deficit inferiori, ma generalmente maggiore rispetto alla media trentennale.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di agosto 2006 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di agosto 2006 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Le condizioni di maggiore disponibilità idrica rispetto ai valori medi hanno determinato una contrazione dei fabbisogni idrici mensili per le colture irrigue e pertanto un impiego di volumi di irrigazione più contenuti.
Per quanto riguarda gli apporti piovosi, un aspetto da evidenziare è rappresentato dall'elevata intensità oraria che ha caratterizzato alcuni eventi registrati il giorno 9: in particolare vanno segnalati gli elevati valori orari registrati dalla stazione di Domus De Maria (61.0 mm/ora tra le 11.00 e le 12.00); nello stesso giorno si sono verificate piogge intense anche in Gallura, in particolare nelle stazioni di Arzachena e Berchidda, pari a 14.4 e 21.8 mm/ora rispettivamente.
L'elevata intensità di pioggia può aver causato effetti negativi, soprattutto nei terreni in pendio, per l'intenso ruscellamento dell'acqua non infiltrata. Bisogna considerare al riguardo anche l'assenza di copertura vegetale naturale dei terreni conseguente alle perduranti condizioni siccitose, che può aver favorito un'intensa azione erosiva delle precipitazioni intense.

Temperature minime e massime per decade
Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di agosto 2006.
Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di agosto 2006.

Le temperature registrate durante il mese risultano sostanzialmente favorevoli alle colture in campo e non particolarmente critiche per il bestiame. I giorni più caldi, in cui si sono raggiunti valori in ogni caso contenuti per il periodo (come è espresso nel successivo paragrafo) sono riconducibili a due periodi: i primi due giorni del mese e la decade compresa tra il 15 ed il 24.

Massime assolute e permanenza dei valori estremi
Tabella 2 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30 e 35 °C - agosto 2006.
Tabella 2 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30 e 35 °C - agosto 2006.

Nel corso del mese le temperature non sono state particolarmente critiche per le colture e se si esclude il primo giorno del mese, quando si sono sfiorati i 40 °C nelle località meridionali, in generale sono state piuttosto rare le giornate in cui gli estremi hanno superato i 35 °C. Come bene evidenzia la tabella 2, il numero di ore con valori termici superiori a 35 °C risulta piuttosto contenuto, a conferma di un mese di agosto caratterizzato da condizioni termiche piuttosto miti.


INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
L'accumulo termico relativo al mese di agosto (Figure 3 e 4) è risultato decisamente più elevato rispetto allo scorso anno. Rispetto alla climatologia, invece, si osserva un certo anticipo termico nelle aree settentrionali, lungo la costa orientale e nel settore centro-occidentale, mentre valori più bassi hanno riguardato la restante parte dell'Isola e in particolare i principali rilievi montuosi. In generale, sono stati accumulati oltre 750 GDD in base 0 °C e oltre 450 GDD in base 10 °C nelle aree costiere, in parte della Nurra, nel Campidano di Cagliari e Oristano e in alcune zone abbastanza circoscritte della Sardegna centrale e settentrionale. Naturalmente le aree più fredde sono risultate quelle localizzate nei pressi dei massicci montuosi più importanti, con valori inferiori a 600 GDD in base 0 °C e 300 GDD in base 10 °C.

Figura 3 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 3 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Raffrontando le figure 3 e 4, si può notare che la distribuzione dei valori assoluti in base 0 e 10 °C per il mese di agosto (valori interpolati mediante regressione multipla in funzione dei parametri geo-morfologici), così come per gli altri mesi della stagione calda è sostanzialmente identica per il fatto che i valori di temperatura media utilizzati sono in entrambi i casi superiori alle due soglie 0 e 10 °C. Per la stessa ragione risultano identiche le anomalie rispetto al clima e all'anno precedente.

Nelle tabelle 3 e 4 sono riportati, invece, i valori di sommatoria termica riferiti al periodo gennaio-agosto e aprile-agosto. In generale si rileva un anticipo termico abbastanza netto rispetto allo scorso anno e ai dati medi climatici, soprattutto a seguito dell'elevato regime delle temperature di inizio estate.

Nello specifico per quanto riguarda il periodo gennaio-agosto (Tabella 3), gli accumuli più elevati sono stati riscontrati nell'Oristanese, nelle aree meridionali e lungo la costa orientale dell'Isola con valori superiori a 4000 GDD in base 0 °C e 1700 GDD in base 10 °C. Le stazioni più fredde sono, invece, risultate quelle poste alle quote più alte come Illorai e Villanova Strisaili con meno di 3000 GDD in base 0 °C e meno di 1000 GDD in base 10 °C. In particolare, queste due stazioni sono tra le poche che hanno mostrato un netto ritardo termico rispetto alla climatologia per il periodo analizzato.

Tabella 3 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo gennaio-agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Tabella 3 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo gennaio-agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

I maggiori accumuli per il periodo aprile-agosto (Tabella 4), hanno interessato le stesse aree del periodo precedente, con valori superiori a 3200 GDD in base 0 °C e 1700 GDD in base 10 °C. Nelle stazioni di Gavoi, Illorai e Villanova Strisaili sono state registrate invece le sommatorie termiche più basse, anche rispetto all'anno scorso e alla climatologia.

Tabella 4 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo aprile-agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Tabella 4 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo aprile-agosto 2006 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index

La distribuzione dei dati medi mensili del Temperature Humidity Index (Figura 5) ha mostrato una condizione decisamente meno pericolosa per il bestiame rispetto a quanto riscontrato mediamente nel decennio 1995-2004. Tale situazione ha riguardato, in particolare, il versante occidentale dell'Isola, mentre in alcune aree interne e in parte lungo la costa della Baronia i valori sono risultati in linea con i dati medi. In generale, quest'anno la situazione potenzialmente più critica, corrispondente all'intervallo di lieve disagio (68-72), si è avuta lungo le zone costiere e nelle aree interne pianeggianti, come l'intera regione del Campidano e parte dell'Iglesiente. Nelle aree montuose, invece, l'elaborazione non ha evidenziato condizioni di potenziale disagio per il bestiame al pascolo (THI<65).

Figura 5 - Mappe di Temperature Humidity Index per il mese di agosto 2006 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004.
Figura 5 - Mappe di Temperature Humidity Index per il mese di agosto 2006 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004.

Figura 6 - Gregge di pecore al pascolo.
Figura 6 - Gregge di pecore al pascolo.
Nella tabella 5 è riportato il numero di ore mensili in cui l'indice ha assunto valori nei diversi intervalli di disagio. In generale, le stazioni in cui si è verificato il maggiore rischio di stress da caldo per il bestiame sono risultate quelle ubicate nella parte orientale dell'Isola (Dorgali Lanaitto, Siniscola, Jerzu e Muravera), nelle aree interne settentrionali (Ottana e Berchidda) e in quelle meridionali (Dolianova, Decimomannu e Sardara). In tali zone sono state accumulate oltre 80 ore di allerta e dalle 15 ore alle 120 ore di pericolo. In particolare, a Sardara, Dorgali Lanaitto e Ottana nel corso del mese sono state accumulate, anche, 2, 19 e 84 ore rispettivamente all'interno dell'intervallo di emergenza. Infine, circa il 20 % delle stazioni, localizzate lungo tutto la fascia centrale dell'Isola non ha fatto registrare cumulati né all'interno dell'intervallo di allerta né in quello di emergenza.
Le giornate potenzialmente più pericolose si sono verificate i primi due giorni del mese e alla fine della seconda decade di ottobre con diverse stazioni che in uno dei due periodi o in entrambi i casi, come Orosei e Monastir mobile, hanno accumulato oltre 10 ore nell'intervallo di allerta e spesso alcune ore in quello di pericolo.

Tabella 5 - Persistenza dei valori di Temperature Humidity Index all'interno delle diverse soglie di disagio per il mese di agosto 2006.
Tabella 5 - Persistenza dei valori di Temperature Humidity Index all'interno delle diverse soglie di disagio per il mese di agosto 2006.

Indice di vegetazione NDVI
Nel mese di agosto l'attenuarsi dell'elevato regime termico di giugno e luglio ha portato all'interruzione del trend di abbassamento dei valori di NDVI, che pertanto risultano pressoché identici a quelli del mese precedente, come evidenziano le mappe riportate. La figura 7 mostra, infatti, la sostanziale equivalenza dei valori di NDVI nei mesi di luglio e agosto 2006. Risulta evidente anche l'elevata similitudine dei valori di agosto 2006 con agosto 2005. Il periodo primaverile-estivo del 2006 è risultato, infatti, molto simile alla stesso dell'anno precedente.

Figura 7 - Mappe di NDVI elaborate per il mese di agosto 2006 e raffronto rispetto ai valori del mese precedente e del mese di agosto 2005.
Figura 7 - Mappe di NDVI elaborate per il mese di agosto 2006 e raffronto rispetto ai valori del mese precedente e del mese di agosto 2005.

Il grafico seguente (figura 8) mostra, ad esempio, i valori di NDVI medi per il periodo marzo-agosto 2006, 2005, 2004.
La curva dei valori mensili di NDVI del 2006 risulta pressoché identica a quella del 2005 fino a luglio, quando le precipitazioni hanno determinato una seppur lieve ripresa vegetativa. L'andamento del 2004 risulta invece sensibilmente differente.

Figura 8 - Valori di NDVI medi mensili del periodo marzo-agosto 2006, e raffronto con i due anni precedenti.
Figura 8 - Valori di NDVI medi mensili del periodo marzo-agosto 2006, e raffronto con i due anni precedenti.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Figura 9 -Fase di comparsa sete in un campo di mais.
Figura 9 -Fase di comparsa sete in un campo di mais.
Le condizioni meteorologiche del mese sono state più che favorevoli per il proseguimento del ciclo colturale delle diverse specie in irriguo. Le temperature non troppo elevate del periodo hanno, tuttavia, rallentato lo sviluppo delle piante, che fino a tutto luglio avevano presentato un netto anticipo fenologico.
Per quanto riguarda il mais, in generale, nelle diverse aree di coltivazione è stata osservata una fase variabile dalla levata all'ingrossamento della spiga in relazione all'epoca di semina e alla classe di maturazione dell'ibrido. Le condizioni non troppo umide del periodo non sembra abbiano favorito la diffusione di malattie crittogamiche.

Sono inoltre proseguiti senza particolari problemi i tagli di erba medica e la trinciatura del sorgo per la produzione di foraggio verde.

Anche la coltivazione del riso ha mostrato un buon andamento, con piante ben accestite e con un abbondante rigoglio vegetativo. Le varietà più precoci (es. Carnaroli, Baldo e Roma) hanno fatto rilevare la fase di maturazione della pannocchia verso la prima settimana del mese mentre tale fase è posticipata al mese di settembre per quelle più tardive (Gange e Taibonnet). Le condizioni meteorologiche di agosto, con escursioni termiche non eccessivamente elevate, non hanno in genere ostacolato i processi di impollinazione, fecondazione e allegagione delle piante.

Nel corso del mese sono iniziati anche i lavori di preparazione dei terreni per le semine autunnali.
Figura 10 - Prato di erba medica
Figura 10 - Prato di erba medica
Figura 11 - Lavorazione dei terreni
Figura 11 - Lavorazione dei terreni

Ortive
Figura 12 - Pomodoro da industria a fine maturazione.
Figura 12 - Pomodoro da industria a fine maturazione.
Nel mese di agosto si sono concluse senza particolari problemi le operazioni di raccolta delle diverse varietà di pomodoro da industria. Tali operazioni si sono svolte con un anticipo
mediamente di una settimana-dieci giorni per effetto del maggiore accumulo termico che ha contraddistinto i mesi di giugno e luglio. L'assenza di precipitazioni di particolare rilievo ad agosto ha, inoltre, impedito la diffusione di malattie crittogame, come i marciumi, e conseguenti perdite e deprezzamento del prodotto. In generale, le produzioni sono risultate abbastanza in linea con i dati medi, anche se possono essersi verificati dei cali di resa per quelle coltivazioni seminate più precocemente per spuntare maggiori prezzi sul mercato. Tali piante, infatti, nel mese di luglio a causa delle alte temperature, hanno mostrato una minore allegagione e un'evidente cascola dei frutticini.


Figura 13 - Carciofaia.
Figura 13 - Carciofaia.
Durante il mese, inoltre, sono proseguite le operazioni di trapianto delle nuove carciofaie. Per quelle trapiantate in luglio o quelle poliennali appena risvegliate le condizioni di agosto sono state favorevoli per l'accrescimento e lo sviluppo. In generale, è stato possibile osservare un leggero ritardo fenologico rispetto alla media a seguito del regime termico del mese non particolarmente elevato.
Gli ultimi giorni del mese, infine, sono iniziate le operazioni di semina di altre colture ortive come finocchio e cavolo.









Vite
Figura 14 - Vendemmia del Cabernet Sauvignon a S. M. La Palma (Alghero).
Figura 14 - Vendemmia del Cabernet Sauvignon
a S. M. La Palma (Alghero).
Nel corso del mese si sono susseguite le fasi fenologiche di accrescimento, chiusura del grappolo, invaiatura delle cultivar principali. E' iniziata la raccolta delle uve da tavola precoci, mentre all'inizio della terza decade del mese è avvenuta la vendemmia delle prime cultivar precoci francesi nelle zone costiere, come ad esempio il Cabernet Sauvignon. Conseguentemente si è registrata l'apertura delle cantine con i primi conferimenti di tali uve.
Come già evidenziato nella parte relativa alle temperature, ad agosto non si sono registrate con la stessa intensità le temperature critiche (T°C>35°) di giugno e luglio, conseguentemente anche i livelli di evapotraspirazione nel mese di agosto sono risultati maggiormente vicini alla media.
Nonostante il livello delle temperature sia stato contenuto, a causa dell'elevato regime termico precedente, gli accumuli termici complessivi delle temperature utili allo sviluppo sono risultati nella maggior parte dei casi superiori al 2005 e alla climatologia, come nel caso di Ozieri, Orosei, Orani, Nurallao, Dorgali, Arzachena, Aglientu. In altri casi, come per la stazione di Villanova Strisali, Valledoria, Sassari, gli accumuli termici del 2006 si accostano al 2005 ma risultano inferiori rispetto ai valori climatologici.
Il grafico riportato in figura 15 permette comunque di apprezzare come mediamente il divario fra il 2006 e la climatologia non sia particolarmente elevato, e quantificabile mediamente in poco più di 100 GDD, corrispondenti all'incirca a 4 -5 giorni.

Figura 15 - Somme termiche per il periodo aprile-agosto in base 10 °C.
Figura 15 - Somme termiche per il periodo aprile-agosto in base 10 °C.

Olivo
Nel corso del mese è continuata l'accrescimento delle drupe.
Il ristabilirsi delle temperature a livello di media climatica ha permesso di ridurre gli stress che le drupe avevano dovuto subire nei mesi di giugno e luglio e che gli oliveti giovani o recentemente potati, o non dotati di sistema di irrigazione di soccorso, hanno sofferto.

Agrumi
Le specie monitorate negli agrumeti di Villacidro e del Medio Campidano hanno presentato la fase di ingrossamento frutti. Dal punto di vista agrometeorologico, non vi sono particolari variazioni da segnalare rispetto a quanto espresso nel mese precedente.

Drupacee
Il mese di agosto ha visto la conclusione della produzione e raccolta delle cultivar a maturazione media e medio-tardiva, tra cui la Fayette, la Guglielmina, la Babygold e la O'Henry e Fairtime. Le cultivar più tardive sono ancora in fase di maturazione del frutto.




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