Riepilogo mensile agrometeorologico di agosto 2007
INTRODUZIONE
Nel corso del mese vi è stata un'ampia variazione delle temperature: si è passati da condizioni generalmente miti nella prima parte del mese fino a registrare valori massimi giornalieri sensibilmente elevati nell'ultima decade. Si sono verificati inoltre eventi piovosi, che soprattutto in alcune aree, all'inizio della terza decade, hanno parzialmente attenuato le condizioni siccitose del periodo precedente.
Evapotraspirazione potenziale
Nel mese di agosto le perdite complessive per evapotraspirazione potenziale hanno raggiunto valori compresi tra circa 120 e 200 mm/mese, secondo le località, come mostra la figura 1. Analizzando la distribuzione spaziale dei dati si possono localizzare al Nord e lungo il settore occidentale, le aree con i valori inferiori, mentre i territori pianeggianti centrali ed il settore orientale in generale hanno raggiunto i valori più elevati. Rispetto ai dati medi climatici, in buona parte del territorio si è registrato un generale incremento ad eccezione di alcune località prevalentemente localizzate nel settore occidentale. I valori elaborati per il periodo in esame risultano generalmente superiori rispetto a quelli dello scorso anno (caratterizzato da tempo perturbato).
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di agosto 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
La riduzione delle perdite evapotraspirative e le precipitazioni, piuttosto localizzate, hanno determinato una parziale mitigazione delle condizioni di deficit che hanno contraddistinto il periodo precedente. In particolare le condizioni si sono attenuate soprattutto nel settore Nord-occidentale, mentre nelle aree meridionali, dove il bilancio si è caratterizzato soltanto per le perdite evapotraspirative, il deficit è risultato sensibilmente più ampio (figura 2). Le piogge misurate nel corso del mese ed in particolare nei giorni 22-24, nelle località del Nord-Ovest, hanno favorito un parziale ripristino dell'umidità dei suoli a vantaggio delle coltivazioni e della vegetazione spontanea. Come mostrano le due mappe di anomalia, le condizioni elaborate per il mese in esame evidenziano nel complesso una disponibilità idrica più contenuta sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si registrarono valori di deficit inferiori, sia rispetto alla media trentennale.
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di agosto 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Temperature massime e minime per decade
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Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di agosto 2007. |
Massime assolute e permanenza dei valori estremi
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Tabella 2 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C - agosto 2007. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche calcolate per il mese di agosto sono state generalmente inferiori sia rispetto allo scorso anno sia, soprattutto, alla climatologia (figure 3 e 4). Solo sui rilievi montuosi, particolarmente della Sardegna centro-orientale e Sud-orientale, gli accumuli di quest'anno sono risultati superiori. In termini assoluti, le sommatorie termiche in base 0 °C hanno presentato valori compresi tra 500 GDD, nei territori montuosi, a 850 GDD nel Campidano e nelle principali aree costiere; le sommatorie in base 10 °C, invece, hanno raggiunto valori compresi tra 200 GDD e 500 GDD.
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Figura 3 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di agosto 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di agosto 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Nel periodo aprile-agosto 2007 si è registrato un accumulo termico generalmente inferiore allo scorso anno, mentre rispetto alla climatologia si sono avute sommatorie termiche maggiori (tabella 3). Valori superiori a 3200 GDD in base 0 °C e 1600 GDD in base 10 °C sono stati registrati nel Dorgalese, in diverse aree del Campidano e del Logudoro. Al contrario, nelle stazioni di Gavoi, Illorai e Villanova Strisaili non si sono raggiunti i 2500 GDD (base 0 °C) e i 1000 GDD (base 10 °C).
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Tabella 3 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo aprile-agosto 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
L'analisi estesa all'intero periodo gennaio-agosto 2007, evidenzia un netto anticipo termico rispetto alla climatologia (tabella 4). Rispetto allo scorso anno solamente le sommatorie termiche in base 0 °C hanno fatto registrare valori generalmente superiori. Nelle località più calde sono stati superati i 4000 GDD in base 0 °C e i 1600 GDD in base 10 °C, mentre nelle stazioni di Illorai e Villanova Strisaili sono stati registrati gli accumuli più bassi, al di sotto di 3200 GDD in base 0 °C e 1000 GDD in base 10 °C.
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Tabella 4 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo gennaio-agosto 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Temperature Humidity Index
L'elaborazione dei valori medi dell'indice di temperatura e umidità evidenzia condizioni di disagio superiori rispetto alla media decennale di riferimento, principalmente per le aree del centro e del Sud-Ovest della Sardegna (figura 5). Nei rimanenti territori dell'Isola e soprattutto nelle aree Nord-orientali, i valori calcolati sono stati inferiori. In generale, l'indice non ha evidenziato condizioni di pericolo alle quote più elevate (THI<65) mentre per tre quarti del territorio regionale è stata osservata una condizione media di disagio (72≤THI<75). Per quanto riguarda il numero di ore all'interno delle diverse soglie di disagio (tabella 5), il maggior rischio per il bestiame è stato registrato in alcuni territori della Barbagia (stazioni di Oliena, Orgosolo, Gavoi), del Logudoro (Berchidda e Ottana), del Campidano di Cagliari e Oristano e in altre località prettamente costiere, dove si sono totalizzate oltre 100 ore di allerta (75≤THI<79) e 30 ore di pericolo (79≤THI<84). Nelle stazioni di Berchidda e Ottana, inoltre, si sono raggiunte condizioni di emergenza (THI≥84) per alcune ore. Le aree in cui si è verificato il minore disagio sono rappresentate da alcune località montuose della Gallura, del Goceano e della Barbagia, nelle quali non sono state registrate né condizioni di pericolo né di emergenza. Il periodo potenzialmente più critico per lo stato di salute del bestiame si è verificato verso la fine del mese, quando numerose stazioni hanno fatto registrare diverse ore consecutive nell'intervallo di pericolo.
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Figura 5 - Mappe di THI per il mese di agosto 2007 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004. |
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Tabella 5 - Valori di Temperature Humidity Index calcolati per il mese di agosto 2007. |
THI e Heat Waves
Nella tabella 6 sono riportate per le diverse stazioni le giornate in cui l'indice THI è risultato uguale o superiore al valore 72 per almeno 14 ore giornaliere, e l'intensità del disagio stesso, rappresentato dal totale delle ore per giorno, indicato con le diverse colorazioni. Il THI elaborato con questa modalità può anche essere utilizzato per il calcolo delle cosiddette "onde di calore" o Heat Waves (HW) che consentono di identificare un periodo di più giorni caratterizzato da una condizione di prolungato disagio per il bestiame. Si verifica infatti una HW quando in una data località le condizioni sopra descritte si presentano per almeno 3 giorni consecutivi. Per agevolare la consultazione sono state escluse dalla tabella quelle stazioni che non hanno evidenziato tali condizioni di disagio.
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Tabella 6 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - agosto 2007. |
I valori elaborati per il mese di agosto evidenziano ondate di calore per dodici stazioni tra quelle monitorate. In generale, per ciascuna stazione si è verificato un unico evento distribuito in un periodo differente in base alla località, ad eccezione delle stazioni di Ottana e Stintino che hanno presentato rispettivamente due e tre ondate di calore. In generale, le HW verificatesi alla fine del mese sono state le più critiche per intensità e durata (fino a sei giorni consecutivi).
Indice di vegetazione NDVI
Nel mese di agosto gli effetti dell'elevato regime termico registrato nei mesi di giugno e luglio e le normali condizioni di siccità estiva hanno portato al prosieguo del trend di riduzione dei valori dell'Indice di Vegetazione NDVI, che hanno raggiunto valori inferiori rispetto al precedente mese di luglio, come mostra la figura 6. I valori di NDVI registrati ad agosto risultano in linea con il 2006 e il 2005. Sensibilmente superiori, invece, risultano i valori nel 2004, dove il prosieguo della stagione delle piogge per tutto il mese di maggio aveva ritardato la produzione di necromassa della vegetazione spontanea e nelle aree a prato - pascolo.
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Figura 6 - Andamento Indice di Vegetazione medio mensile dal 1° aprile al 31 agosto 2004 - 2007. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Cereali e foraggere
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Figura 7 - Campo di mais. |
Le condizioni meteorologiche di agosto hanno consentito un regolare accrescimento e sviluppo delle coltivazioni di mais che si trovavano in fase di maturazione. L'andamento meteorologico è stato favorevole anche per le produzioni di altre colture in irriguo come erba medica, miglio e sorgo. Per quanto riguarda la coltivazione del riso sono state osservate le fasi variabili dalla botticella fino alla fioritura. Le condizioni caldo-umide, unite alla bassa ventosità dei primi giorni del mese, hanno inoltre favorito l'insorgere di pericolose infezioni fungine. Particolarmente rilevanti sono stati gli attacchi di Pyricularia Oryzae, un fungo normalmente poco diffuso nelle nostre risaie che ha attaccato le piante in fase di botticella, in un momento delicato per la presenza di numerose parti tenere. Tale attacco è stato inoltre favorito dalle condizioni di generale ritardo fenologico della coltura a seguito dei problemi primaverili per la semina. I danni più rilevanti hanno interessato soprattutto gli agricoltori che non hanno attuato i trattamenti fitosanitari nel momento opportuno. In tali aziende si è pertanto verificato un peggioramento dello stato delle colture con problematiche legate ad esempio alla perdita di fertilità delle spighette e probabili ripercussioni per la produzione finale.
Ortive
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Figura 8 - Comparsa delle prime foglie in una carciofaia. |
Nel corso del mese sono proseguite le operazioni di impianto delle nuove carciofaie e si è intervenuti con l'irrigazione per favorire il risveglio di quelle di secondo e terzo anno. In generale, le condizioni meteorologiche sono state favorevoli per il ciclo colturale della specie che ha presentato fasi fenologiche variabili dalla comparsa foglie allo sviluppo del capolino. Tale eterogeneità nella comparsa delle fasi fenologiche è strettamente legata alle scelte degli agricoltori di diversificare l'epoca di impianto, in maniera da evitare quanto successo la scorsa stagione in cui si verificarono perdite elevate di produzioni a seguito dell'anomale condizioni meteorologiche del periodo autunno-invernale. Infine, si sono concluse le operazioni di raccolta del pomodoro da industria, la cui produzione ha raggiunto valori inferiori alla norma. Le cause sono imputabili al clima caldo-umido che ha caratterizzato le prime fasi di sviluppo della coltura, determinando forti attacchi di peronospora e problematiche soprattutto per la fioritura e l'allegagione.
Vite
In generale, per le principali cultivar (es. Cannonau, Vermentino), nella prima decade del mese si è avuta la fase di accrescimento del grappolo, a cui è seguita, nella seconda, la chiusura del grappolo, mentre nel corso dell'ultima decade si è registrata la fase di invaiatura. Le prime vendemmie si sono avute nel corso della seconda parte del mese, per la raccolta delle uve da tavola precoci e per le uve da vino precoci (es. Cabernet Sauvignon), in particolare nelle zone costiere. Le ampie escursioni termiche fra giorno e notte, registrate nel corso dell'ultima decade del mese dalle stazioni del SAR, hanno sicuramente giovato per quanto riguarda gli aspetti qualitativi della maturazione delle uve rosse, in particolare per le componenti aromatiche dell'acino (polifenoli, antociani). La mappa, prodotta nell'ambito del progetto Iphen, mostra la fenologia dello Cabernet al 20 agosto 2007. Si può evidenziare un anticipo per la fascia costiera meridionale rispetto a quella relativa al Nord Sardegna.
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Figura 9 - Mappa fenologica della vite (cv Cabernet) per la Sardegna, realizzata nell'ambito del progetto Iphen. - Fase 76 = chiusura del grappolo, fase 80 = invaiatura, fase 82= inizio maturazione). |
Olivo
I rilievi fenologici effettuati nella Nurra mostrano un discreto vigore della vegetazione e il regolare prosieguo dell'accrescimento delle drupe nel corso del mese.
Agrumi
Nell'areale agrumicolo del Medio Campidano le cultivar di arancio si trovano nella fase di ingrossamento frutti. Nel caso di alcune Naveline si è verificata un accenno di induzione all'invaiatura ma come reazione a stress di natura biotica. Dal punto di vista quantitativo, la produzione è generalmente buona ma non eccezionale. Le elevate temperature registrate tra il 25 e il 30 del mese, unitamente alla forte insolazione, hanno provocato scottature in particolare sui frutti di arancio maggiormente esposti.
Drupacee
Si è proceduto alle fasi di raccolta delle cultivar di pesco medio-tardive (come le cultivar Fayette, Guglielmina, Fairtime, e Babygold 9, che pur essendo una percoca viene anche consumata come prodotto fresco). La maturazione delle cultivar di questo periodo ha la caratteristica di essere più scalare rispetto a quella delle cultivar più precoci, a causa dell'abbassamento delle temperature che di solito si registra dopo la metà di agosto.
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