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Riepilogo mensile agrometeorologico di settembre 2007

INTRODUZIONE
Dal punto di vista agrometeorologico, il mese di settembre si è caratterizzato per le temperature massime elevate nella prima parte del mese e per il sensibile calo, soprattutto nei valori minimi, nella seconda parte; le precipitazioni sono state generalmente deficitarie e concentrate nella seconda metà del mese.

Evapotraspirazione potenziale
I valori dell'evapotraspirazione di riferimento stimati per il territorio regionale variano tra minimi di circa 80 mm/mese per le aree a maggior quota, fino a valori prossimi a 130 mm/mese per le aree interne del settore centro-settentrionale. Rispetto ai dati medi trentennali, la distribuzione dei valori mostra un comportamento differente nei diversi settori dell'Isola, come conseguenza del differente andamento meteorologico: in particolare, i valori risultano mediamente più elevati nel nord-est mentre nei restanti settori ed in particolare in quelli esposti ad ovest, si collocano al di sotto delle corrispondenti medie climatiche. Rispetto allo stesso mese dello scorso anno, si evidenzia invece un incremento generalizzato anche se di entità modesta (figura 1)

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di settembre 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di settembre 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Le precipitazioni del mese, generalmente comprese tra circa 10 e 40 mm/mese (ad eccezione di Luras con 55.4 mm/mese) hanno solo in parte compensato le perdite evapotraspirative, pertanto nel complesso il bilancio idro-meteorologico mensile registra ovunque valori negativi, compresi tra circa -60 e -110 mm/mese (figura 2).
A causa dei minori apporti piovosi, le condizioni registrate quest'anno risultano meno favorevoli in termini di disponibilità idrica rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (in alcune aree in maniera molto marcata, per l'elevata pluviometria del settembre 2006) ed in misura minore rispetto alle condizioni medie climatiche del trentennio 1961-90. Un'altra considerazione che si può esprimere sulla disponibilità idrica del mese in esame riguarda la distribuzione all'interno del mese: per buona parte del mese, infatti, vi è stata scarsità o assenza di piogge e solo dal giorno 24 si sono avuti apporti significativi. Perciò, se si analizza l'evoluzione giornaliera del bilancio, questo si riflette in una situazione siccitosa per i primi due terzi del mese (che si protraeva da almeno tre mesi) ed un surplus nell'ultima parte, che in alcune località ha garantito il ripristino di adeguati livelli idrici nei suoli. Tale situazione si può evidenziare dalla figura 3, che riporta le mappe decadali del bilancio idro-meteorologico.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di settembre 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di settembre 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di settembre 2007.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di settembre 2007.

Temperature massime e minime per decade
Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di settembre 2007.
Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di settembre 2007.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche relative al mese di settembre sono state decisamente inferiori rispetto al dato medio climatico, con i maggiori scostamenti registrati nelle stazioni localizzate ad alta quota (figure 4 e 5). Anche il confronto con lo scorso anno ha mostrato differenze negative anche se meno rilevanti, con alcune eccezioni che hanno riguardato le aree Sud-orientali in cui invece gli accumuli termici sono risultati più elevati. In termini assoluti, le sommatorie in base 0 °C hanno assunto valori tra circa 350-450 GDD delle aree montuose più importanti dell'Isola e 600-650 GDD dei territori costieri e pianeggianti. Gli accumuli al di sopra di 10 °C, invece, sono risultati compresi tra circa 50 GDD e 350 GDD.

Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Il periodo aprile-settembre 2007 è risultato nettamente più freddo rispetto a quanto registrato lo scorso anno, mentre rispetto alla climatologia, in generale, solo i territori localizzati nel settore settentrionale ed orientale hanno mostrato accumuli inferiori (tabella 2). Le sommatorie termiche più elevate, superiori a 3800 GDD in base 0 °C e 2000 GDD in base 10 °C, sono state registrate in alcune aree della Barbagia e del Goceano, nelle zone costiere del Campidano, mentre nei territori montuosi della Barbagia e dell'Ogliastra gli accumuli termici non hanno superato i 3200 GDD e 1400 GDD, rispettivamente per le soglie 0 °C e 10 °C.

Tabella 2 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo aprile-settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Tabella 2 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo aprile-settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, per quanto riguarda il periodo gennaio-settembre 2007 (tabella 3), si evidenzia un netto anticipo termico rispetto allo scorso anno per le sommatorie in base 0 °C, principalmente per effetto del regime termico del periodo invernale caratterizzato da valori sensibilmente superiori alla media. Rispetto alla soglia 10 °C, invece, gli accumuli sono risultati più contenuti dello scorso anno a causa soprattutto delle temperature estive mediamente inferiori. Il confronto con la climatologia mostra una situazione sostanzialmente simile a quella del periodo aprile-settembre, con alcune stazioni come quelle localizzate nelle regioni Marghine-Planargia-Goceano, nella Gallura e in alcuni territori Barbagia-Ogliastra che hanno fatto registrare valori inferiori alla media. Nelle stazioni di Dorgali Filitta, Dorgali Lanaitto, Milis, Ottana e Villa San Pietro sono state accumulate oltre 4800 GDD in base 0 °C e oltre 2200 GDD in base 10 °C. Le stazioni di Illorai, Orgosolo Montes e Villanova Strisaili sono tra quelle che hanno fatto registrare i valori più bassi.

Tabella 3 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo gennaio-settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Tabella 3 - Sommatorie termiche in base 0 e 10 °C calcolate per il periodo gennaio-settembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index
L'elaborazione dell'indice THI per il mese di settembre ha mostrato una condizione media di possibile disagio (65≤THI<68) lungo le aree costiere e nella pianura del Campidano, mentre il resto dell'Isola non ha fatto rilevare condizioni complessive di particolare stress per il bestiame (figura 6). Rispetto al decennio di riferimento 1995-2004, l'indice calcolato per il mese in esame ha presentato valori inferiori nel settore meridionale e lungo la costa orientale, mentre nelle altre aree i valori sono risultati leggermente superiori ma comunque non critici.

Figura 6 - Mappe di THI per il mese di settembre 2007 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004.
Figura 6 - Mappe di THI per il mese di settembre 2007 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004.

In dettaglio, il calcolo del numero di ore all'interno delle diverse soglie di disagio (figura 7) mostra un maggiore accumulo negli intervalli più critici lungo le stazioni costiere (es. Stintino, Arzachena mobile, Orosei e Muravera) e in alcune aree con un microclima particolare (es. Berchidda, Ottana, Milis e Sardara). In tali stazioni sono state totalizzate oltre 60 ore di disagio (72≤THI<75), oltre 40 ore di allerta (75≤THI<79) e alcune ore di pericolo (79≤THI<84). Le aree meno disagevoli sono risultate, invece, quelle montuose della Barbagia, della Gallura, del Goceano e dell'Ogliastra, dove si sono avute soltanto condizioni di lieve disagio (68≤THI<72) e disagio.
Il periodo potenzialmente più critico si è verificato tra il 15 e il 18 del mese, quando diverse stazioni hanno fatto registrare condizioni di allerta e in alcuni casi anche pericolo.

Figura 7 - Numero di ore nelle diverse classi di disagio - settembre 2007.
Figura 7 - Numero di ore nelle diverse classi di disagio - settembre 2007.

THI e HEAT WAVES
Nella tabella 4 sono riportate per le diverse stazioni le giornate in cui l'indice THI è risultato uguale o superiore al valore 72 per almeno 14 ore giornaliere e l'intensità del disagio stesso, rappresentato dal totale delle ore per giorno. Questa elaborazione del THI consente di evidenziare le cosiddette "onde di calore" o Heat Waves (HW), cioè quei periodi di più giorni caratterizzati da condizioni di prolungato disagio per il bestiame. Si verifica infatti una HW quando in una data località le condizioni sopra descritte si presentano per almeno 3 giorni consecutivi.
Per agevolare la consultazione sono state escluse dalla tabella quelle stazioni che non hanno evidenziato tali condizioni di disagio.
I dati riportati nella tabella 6 mostrano un'unica ondata di calore registrata intorno alla metà del mese di settembre, che ha coinvolto le stazioni di Muravera e Stintino. La più critica è risultata comunque quella di Muravera sia per intensità che per persistenza (5 giorni).


Tabella 4 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - settembre 2007.
Tabella 4 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - settembre 2007.

Indice di vegetazione NDVI
I valori del mese di settembre, complice il prosieguo del regime termico estivo e il ritardato inizio della stagione delle piogge, sono risultati pressoché identici al mese precedente. I valori NDVI relativi ai mesi di settembre dal 2004 al 2007 appaiono, dunque, analoghi.

Figura 8 - Andamento Indice di Vegetazione medio mensile  dal 1° aprile al 30 settembre 2007 e raffronto con i tre anni precedenti.
Figura 8 - Andamento Indice di Vegetazione medio mensile dal 1° aprile al 30 settembre 2007 e raffronto con i tre anni precedenti.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Figura 9 - Trinciatura in un campo di mais.
Figura 9 - Trinciatura in un campo di mais.
Nel corso del mese si sono svolte regolarmente le operazioni di trinciatura del mais per la produzione di insilato, e gli ultimi tagli di erba medica e sorgo. Nonostante alcuni attacchi parassitari, le produzioni sono state in generale molto soddisfacenti grazie al favorevole andamento meteorologico che ha caratterizzato la stagione estiva.
Si è assistito, inoltre, ad una lenta ripresa vegetativa delle essenze spontanee da pascolo e delle specie coltivate, soprattutto dalla seconda metà del mese grazie agli eventi piovosi di cui si è detto in precedenza. Al contrario, nelle aree in cui vi è stata una maggiore scarsità di pioggia, si è osservato un ritardo nell'inizio dell'attività delle diverse specie.




Figura 10 - Riso in fase di maturazione.
Figura 10 - Riso in fase di maturazione.
Il regime pluviometrico del mese ha inoltre evitato il problema dell'allettamento e le difficoltà connesse all'ingresso in campo delle macchine operatrici, che avevano contraddistinto lo scorso anno.
Infine, nel corso del mese sono state effettuate le lavorazioni per la preparazione dei terreni e, in alcuni casi, sono state completate le operazioni di semina e trapianto delle specie a ciclo autunno-vernino.








Ortive
Le condizioni meteorologiche di settembre sono state favorevoli per lo svolgimento del ciclo delle diverse colture ortive. Le carciofaie si trovavano generalmente nella fase di 9-10 foglie, seppure con una certa eterogeneità tra i diversi campi, per la scalarità nelle epoche di impianto. Inoltre, sono state eseguite regolarmente le semine e i trapianti delle specie a ciclo autunno-vernino come il cavolo, il finocchio, la cipolla e le altre ortive da consumo fresco.

Vite
Nel corso del mese di settembre sono proseguite le operazioni di vendemmia per le principali varietà Sarde.
Da una prima analisi la qualità delle uve bianche e rosse appare elevata, nonostante le numerose problematiche fitopatologiche che hanno contraddistinto l'annata in corso. Specie nei vigneti legati ai principali comprensori vitivinicoli e dotati di sistemi di irrigazioni di soccorso la raccolta è risultata eccellente anche in termini quantitativi.
Per quanto riguarda il regime termico, la tabella 5 mostra le sommatorie termiche in base 10°C per le stazioni SAR relative alle principali aree vitivinicole, calcolate per il periodo aprile-settembre 2007 e raffrontate con lo stesso periodo del 2006 e con i dati medi del trentennio di riferimento climatologico (1961-1990). Nel corso del semestre sono stati raggiunti gli accumuli termici necessari per il soddisfacimento delle esigenze per le cultivar presenti nelle diverse aree viticole isolane. Rispetto all'annata precedente si possono evidenziare differenze poco rilevanti, mentre appaiono più marcate le differenze, anche se in maniera eterogenea tra le varie aree viticole, fra il 2007 e la climatologia. Ad esempio l'accumulo termico registrato dalla stazione di Berchidda è pressoché identico nel 2007 e nel 2006, mentre sono oltre 270 i GDD che separano il cumulo termico del 2007 con il dato climatologico (1961-1990).

Tabella 5 - Accumuli termici dal 1° aprile al 3° settembre per la vite.
Tabella 5 - Accumuli termici dal 1° aprile al 3° settembre per la vite.

Inoltre, per la maturazione delle uve rosse sono stati particolarmente significativi i dati relativi alle escursioni termiche fra giorno e notte registrati nel corso dei mesi di agosto e settembre, per l'importante influenza sulla maturazione delle uve e delle componenti aromatiche dell'acino.
In concomitanza con la vendemmia dello Chardonnay si è conclusa l'annualità 2007 di monitoraggio fenologico della vite per il progetto " IPHEN, Mappe Fenologiche Nazionali", che ha permesso di realizzare le mappa fenologiche specifiche nel corso di tutta la stagione viticola.
Infine, è stata un'annata viticola caratterizzata da innovazioni sia nell'ambito della conduzione del vigneto, sia riguardo il miglioramento generale delle tecniche di vinificazioni, che ha visto in alcuni casi l'introduzione di metodologie innovative.

Olivo
Nel corso del mese è proseguito l'accrescimento delle drupe per le olive da Olio. Le piante hanno mostrato un buono stato vegetativo.

Agrumi
Nel corso del mese, nell'areale agrumicolo del Medio Campidano, si è osservata in prevalenza la fase fenologica di ingrossamento dei frutti. In alcuni casi, le cultivar di arancio del gruppo Naveline, essendo le più precoci, hanno mostrato la fase di colorazione del frutto. La carenza di precipitazioni consistenti e la mancanza di un abbassamento termico adeguato ha determinato in questo areale di coltivazione un leggero ritardo per il viraggio del colore e i processi di maturazione degli agrumi.

Drupacee
Durante il mese di settembre sono state ultimate le operazioni di raccolta delle varietà più tardive di pesco. Tra queste, si ricordano per la buona produzione qualitativa e quantitativa le cultivar Flaminia, Guglielmina, Fairtime e Babygold 9.


NOTE FITOPATOLOGICHE

Vite
Con settembre si conclude la campagna fitosanitaria della coltura, risultata quest'anno particolarmente pesante, con un numero di trattamenti, in particolare per la difesa dagli attacchi epidemici da Plasmopara viticola, che mediamente si è assestato su 6, ma con punte fino a 15. Laddove la lotta è stata portata avanti con tempestività e raziocinio si è comunque arrivati ad una produzione che anche se non ottimale né dal punto di vista qualitativo né quantitativo si è assestata su un livello soddisfacente. In altri casi, dove al contrario non si è operato tempestivamente, si sono avute ingenti perdite di produzione a volte anche totali.
A settembre, nell'ultima fase della maturazione, gli acquazzoni verificatisi hanno portato inoltre allo sviluppo di muffe sui grappoli. Si è trattato in prevalenza di un'evasione formata dai rami conidiofori di Botrytis cinerea, che si è mostrata quest'anno particolarmente virulenta sopratutto nelle zone in cui si sono verificate piogge, anche se di limitata entità (es. Nuorese, Ogliastra, Baronia, Logudoro) e sulle cultivar a grappolo serrato o comunque sulle piante con eccessivo carico di fogliame.
Su gran parte delle aree viticole non sono stati segnalati danni da Flavescenza dorata, la fitoplasmosi trasmessa da Scaphoideus titanus, al contrario di quanto verificatosi lo scorso anno.

Olivo
Il decorso siccitoso estivo accompagnato da elevate temperature sta condizionando notevolmente la produzione olivicola anche per quanto riguarda la situazione fitosanitaria, limitando fortemente gli attacchi da Bactrocera oleae. Le drupe in tali situazioni ambientali non si presentano, infatti, recettive all'attacco, in quanto raggrinzite e ancora di ridotte dimensioni. In alcune aree della Sardegna si rilevano attacchi importanti da Coenorrhychus Cribripennis sui frutti, sui quali comunque in genere non è stato necessario intervenire in maniera specifica.

Altre colture
Sulle cultivar precoci di agrumi (clementine ecc.) si rilevano le prime infestazioni da Ceratitis capitata, anche di una certa rilevanza.
Su carciofo si segnalano attacchi da Nottue e Oidio.



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