Riepilogo mensile agrometeorologico di dicembre 2007
INTRODUZIONE
Il mese di dicembre, analogamente al mese precedente, è stato caratterizzato da apporti piovosi consistenti sulla Sardegna orientale e sulla Gallura e deficitari sul resto dell'isola. Per quanto riguarda le temperature, i valori medi mensili delle massime e minime si sono collocati al di sotto delle corrispondenti medie climatiche. Da segnalare la sensibile riduzione dei valori giornalieri avvenuta nei giorni centrali del mese, quando le minime sono scese in alcune stazioni al di sotto di -8 °C.
Evapotraspirazione potenziale
I valori dell'evapotraspirazione variano nella maggior parte del territorio regionale tra 20 e 40 mm circa, come mostra la figura 1. Tali valori risultano generalmente più contenuti sia rispetto ai valori del dicembre dello scorso anno sia rispetto alle corrispondenti medie climatiche.
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di dicembre 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
Le precipitazioni abbondanti soprattutto lungo il versante orientale hanno determinato condizioni di bilancio idro-meteorologico mensile generalmente positive su buona parte dell'isola, con una distribuzione analoga a quella del precedente mese di novembre. Si sono avute, infatti, marcate condizioni di surplus idrico nelle aree che hanno ricevuto maggiori apporti piovosi (Gallura, Nuorese, Baronie, Barbagia e Ogliastra), mentre più contenute sono le condizioni di surplus sul resto dell'isola, fino ad ottenere in alcuni casi valori negativi (es. nel Campidano), analogamente al mese precedente (figura 2). Rispetto ai valori medi del trentennio di riferimento vi è stata una disponibilità idrica superiore alla media unicamente sulla parte Nord-orientale, mentre nelle restanti aree i valori del bilancio risultano decisamente inferiori a causa della minore pluviometria, indicando perciò una disponibilità idrica generalmente minore rispetto alla norma. Rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno i valori stimati risultano generalmente meno favorevoli, ad eccezione di alcune aree settentrionali. Analizzando l'evoluzione del bilancio nel corso del mese si evidenzia una situazione generale di maggiore disponibilità idrica nella seconda decade, particolarmente per alcune aree (es. settore Nord-orientale) mentre nella prima e nella terza decade vi sono state ampie zone con condizioni di deficit (es. Nurra) (figura 3).
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di dicembre 2007 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
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Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di dicembre 2007. |
Temperature massime e minime per decade
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Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di dicembre 2007. |
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Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di dicembre 2007. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
L'elaborazione delle sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di dicembre ha mostrato un netto ritardo termico rispetto alla climatologia e soprattutto rispetto allo scorso anno, in particolare lungo la costa orientale, meridionale e in limitate area della Sardegna settentrionale (figura 4). Nel caso degli accumuli in base 10 °C, i valori sono stati più bassi dello scorso anno particolarmente lungo le aree costiere, mentre rispetto alla media climatologica è possibile osservare un andamento differente con sommatorie termiche più basse nel settore orientale e più alte nel resto dell'isola (figura 5).
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Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di dicembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di dicembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Il trimestre ottobre-dicembre 2007 ha invece presentato accumuli nettamente inferiori alla climatologia e soprattutto allo scorso anno (figure 6 e 7). In termini assoluti, i valori più alti pari a circa 1300 GDD in base 0 °C e 400 GDD in base 10 °C hanno interessato in particolare le aree costiere, mentre nelle stazioni poste alle quote più elevate sono stati totalizzati i valori più bassi, inferiori a 800 GDD in base 0 °C e 100 GDD in base 10 °C.
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Figura 6 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre-dicembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 7 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre-dicembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie termiche calcolate per il periodo gennaio-dicembre 2007 sono risultate sostanzialmente inferiori a quelle registrate nel 2006 e al dato medio climatico (figure 8 e 9). Nel dettaglio, gli accumuli in base 0 °C hanno assunto valori compresi tra 6300 e 4000 GDD, mentre quelli in base 10 °C tra 2800 GDD e 1100 GDD. Le stazioni che hanno mostrato le sommatorie maggiori sono state Villa San Pietro, Milis, Dorgali Filitta e Ottana, mentre a Bitti, Orgosolo Montes, Illorai e Villanova Strisaili sono stati totalizzati i valori più bassi.
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Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio-dicembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio-dicembre 2007 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Wind Chill Index
L'elaborazione relativa al WCI medio mensile ha mostrato una condizione di lieve disagio (10=WCI>-1) distribuita sostanzialmente in tutta l'isola, ad eccezione di alcune aree della costa Nord-orientale che non hanno presentato disagio e dei territori montuosi a più alta quota in cui invece sono state stimate condizioni più rischiose (Figura 10). Il confronto con il dato medio di riferimento (1995-2004) mostra un gradiente Nord-Est Sud-Ovest, evidenziando un progressivo passaggio da condizioni potenzialmente meno disagevoli a situazioni più critiche per il bestiame al pascolo. Per quanto riguarda il totale mensile di ore con WCI nelle diverse soglie di disagio (figura 11), è possibile osservare la situazione più critica nelle aree montuose della Barbagia e del Marghine-Planargia dove sono state registrate complessivamente oltre 200 ore di lieve disagio (10=WCI>-1), oltre 150 ore di disagio (-1=WCI>-10 ) ed oltre 30 ore di elevato disagio (-10=WCI>-18). Nelle stazioni di Orgosolo Montes e Sadali si è inoltre verificata un'ora nell'intervallo di possibile congelamento (-18=WCI>-29). Le condizioni meno disagevoli hanno invece riguardato le aree collinari e costiere del settore orientale in cui sono state totalizzate solo situazioni di lieve disagio e disagio. Più in dettaglio, le giornate potenzialmente più rischiose per il bestiame si sono verificate a metà mese quando in diverse stazioni sono state registrate oltre 10 ore giornaliere di elevato disagio.
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Figura 10 - Mappe di WCI per il mese di dicembre 2007 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004. |
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Figura 11 - Numero di ore mensili con Wind Chill Index nelle diverse classi di disagio. |
Indice di vegetazione NDVI
L'elaborazione della mappa NDVI, riportata nella sezione indici ambientali del sito del SAR, mostra anche per il mese di dicembre una Sardegna caratterizzata da valori dell'indice di vegetazione inferiori ai valori tipici della stagione autunnale. Il grafico riportato in figura 12 evidenzia, infatti, una sostanziale differenza in termini di valori medi dell'indice tra il 2007 e gli anni precedenti, in particolare il 2006. I valori medi che si registrano per il 2007, dal mese di ottobre a dicembre, appaiono i più bassi degli ultimi 4 anni.
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Figura 12 - Andamento Indice di Vegetazione medio mensile nel periodo aprile - dicembre 2007 e raffronto con i tre anni precedenti. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Cereali e foraggere
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Figura 13 - Accrescimento delle piantine in un erbaio misto. |
Nel corso del mese si è verificato il rallentamento dell'accrescimento e dello sviluppo delle specie foraggere, soprattutto per effetto del graduale abbassamento termico. Nelle aree in cui le temperature sono scese al di sotto dello zero di vegetazione (circa 5 °C per le graminacee e 8 °C per le leguminose), si è assistito all'arresto dell'attività vegetativa, mentre in quelle in cui gli estremi termici sono risultati al di sotto di 0 °C per più giorni consecutivi possono essersi verificati dei danni alle coperture come ingiallimenti e necrosi. Si sono infine svolte regolarmente le operazioni di semina dei cereali a ciclo autunno-vernino e le successive prime fasi di sviluppo.
Ortive
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Figura 14 - Danni da grandine su piante di carciofo. |
La violenta grandinata che a metà di dicembre ha investito diverse aree, tra cui la Bassa Valle del Coghinas, ha determinato gravi ripercussioni per le produzioni orticole. In particolare, i danni economicamente più rilevanti hanno riguardato la coltura del carciofo. L'evento grandinigeno, infatti, ha danneggiato non solo i capolini in maturazione ma ha colpito l'intera pianta distruggendo buona parte del complesso fogliare. Negli areali di coltivazione non interessati dal fenomeno, invece, le condizioni meteorologiche sono state sostanzialmente favorevoli per la produzione carcioficola. L'abbassamento termico di metà dicembre non è stato così intenso da determinare problematiche ma al contrario ha permesso di rallentare lo sviluppo delle piante, consentendo una minore concentrazione di capolini alla raccolta. Non sono state rilevate situazioni critiche per le altre colture orticole di pieno campo. In alcune aree tuttavia in cui le precipitazioni non sono state abbondanti è stato necessario intervenire con l'irrigazione di soccorso.
Vite
La vite è nella fase di riposo vegetativo e le gemme risultano dormienti, a differenza del 2006 in cui il regime termico anomalo aveva determinato l'ingrossamento delle gemme già nel corso del mese di dicembre.
Olivo
Sono proseguite per tutto il mese, senza particolari ostacoli dovuti al mal tempo, le operazioni di raccolta delle olive giunte a completa maturazione.
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