Riepilogo mensile agrometeorologico di aprile 2008
INTRODUZIONE
Dal punto di visto agrometeorologico il mese di aprile è stato caratterizzato da temperature massime generalmente più alte della norma e da precipitazioni abbondanti lungo la fascia centrale dell'isola e deficitarie altrove.
Evapotraspirazione potenziale
L'evapotraspirazione del mese è variata secondo le località tra circa 60 e 120 mm/mese (figura 1), risultando in generale superiore sia rispetto all'anno precedente sia, in misura maggiore, rispetto ai valori medi calcolati per il trentennio di riferimento. Gli incrementi hanno interessato soprattutto le località della fascia costiera orientale e del meridione.
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di aprile 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
Nel mese di aprile il bilancio idro-meteorologico ha mostrato condizioni di deficit diffuse a causa della generale scarsità di piogge e delle perdite evapotraspirative più elevate, ad eccezione del settore centrale dell'isola (figura 2); solo nelle località lungo la fascia centrale, corrispondente a gran parte delle province di Oristano e Nuoro perciò si registrano condizioni di surplus, soprattutto in virtù delle condizioni favorevoli registrate nelle prime due decadi. Nelle restanti aree del territorio regionale la scarsità di precipitazioni ha determinato una riduzione delle disponibilità idriche. Le mappe di anomalia evidenziano lo scostamento marcato rispetto alle condizioni registrate nello stesso mese del 2007 e rispetto ai valori medi del trentennio di riferimento. Nella figura 3 si evidenziano le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi.
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di aprile 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
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Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di aprile 2008. |
Temperature massime e minime per decade
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Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di aprile 2008. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche calcolate per il mese di aprile sono risultate generalmente inferiori allo scorso anno, in particolare nel settore occidentale, mentre rispetto alla media climatica i valori sono risultati più elevati, soprattutto nei territori Sud-orientali. Gli accumuli in base 0 °C (figura 4) sono variati da 150-300 GDD delle aree montuose principali a 400-500 GDD dei territori localizzati in pianura e lungo le aree costiere, mentre quelli in base 10 °C (figura 5) hanno presentato valori compresi tra 0-50 GDD fino a 150-200 GDD.
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Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di aprile 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di aprile 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie relative al quadrimestre gennaio-aprile 2008 (figure 6 e 7) hanno presentato valori decisamente inferiori allo scorso anno, mentre rispetto al dato medio climatico gli accumuli sono risultati superiori, in particolare per le sommatorie in base 10 °C. I valori più elevati, superiori a 1400 GDD in base 0 °C e 300 GDD in base 10 °C, hanno riguardato prevalentemente le località costiere mentre nei territori di montagna, in particolare della Barbagia, sono stati registrati gli accumuli più bassi, inferiori a 1000 GDD in base 0 °C e 50 GDD in base 10 °C.
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Figura 6 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 7 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Infine, gli accumuli relativi al periodo ottobre 2007 - aprile 2008 (figure 8 e 9) sono risultati nettamente inferiori allo scorso anno, mentre rispetto alla climatologia è possibile osservare un andamento differente in relazione alla stazione, con un minore accumulo generalmente nei territori settentrionali e meridionali. In termini assoluti, le sommatorie termiche più elevate, superiori a 2700 GDD in base 0 °C e 600 GDD in base 10 °C sono state registrate lungo la costa orientale, Nord-occidentale e meridionale, mentre i valori più bassi sono stati totalizzati nelle aree montuose del Goceano e della Barbagia.
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Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - aprile 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - aprile 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Wind Chill Index
L'elaborazione relativa al WCI medio mensile (figura 10) ha mostrato l'assenza di un potenziale disagio (WCI>10) prevalentemente nei territori costieri e nelle aree del Campidano, mentre nella restante parte dell'isola si è verificata una situazione media di lieve disagio (10≥WCI>-1). Rispetto alla media 1995-2007, il mese in esame ha presentato valori sostanzialmente simili nel settore settentrionale, centro-orientale e Sud-occidentale, valori più critici nelle aree montuose della Barbagia mentre nella restante parte dell'isola l'indice è risultato più alto.
Per quanto riguarda l'accumulo mensile di ore nelle diverse classi di disagio (figura 11), la situazione più disagevole è stata riscontrata nelle aree montuose della Barbagia e dell'Ogliastra che hanno totalizzato complessivamente oltre 400 ore di lieve disagio (10≥WCI>-1) e oltre 70 ore di disagio (-1≥WCI>-10). Nelle stazioni di Bitti e Orgosolo Montes è stata registrata anche qualche ora nell'intervallo di elevato disagio (-10≥WCI>-18). Condizioni meno critiche hanno interessato invece le aree localizzate lungo la costa orientale con meno di 200 ore di lieve disagio distribuite nel corso del mese. Le giornate potenzialmente più critiche per il bestiame sono state il 4, il 15 e il 22 quando diverse stazioni hanno presentato oltre 15 ore di disagio.
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Figura 10 - Mappe di Wind Chill per il mese di aprile 2008 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
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Figura 11 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di aprile 2008. |
Temperature Humidity Index
L'elaborazione relativa al THI medio mensile non ha fatto rilevare la presenza di condizioni potenzialmente critiche per il bestiame al pascolo. Come mostra la figura 12, sebbene i valori di THI abbiano superato la media di riferimento, sono comunque risultati inferiori alla soglia di inizio disagio (65≤THI<68).
Per quanto concerne l'accumulo mensile di ore nei diversi intervalli di disagio, circa la metà delle stazioni monitorate non hanno registrato condizioni di disagio mentre le rimanenti hanno presentato un numero di ore piuttosto esiguo e collocato nell'intervallo di lieve disagio (68≤THI< 72).
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Figura 12 - Mappe di THI per il mese di aprile 2008 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
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Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di aprile 2008. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Il perdurare delle condizioni siccitose in buona parte dell'isola ha ulteriormente peggiorato la situazione delle colture cerealicole. La condizione più preoccupante è stata registrata nelle aree del Campidano, in cui il processo di granigione è stato notevolmente compromesso per la mancanza di risorse idriche sufficienti a soddisfare un regolare riempimento delle cariossidi. Le piante si presentavano rachitiche, di dimensioni ridotte e con una certa percentuale di spighette vuote per la sterilità dei fiori e la mancata allegagione. Le poche cariossidi che si sono formate, invece, si presentavano striminzite e con un peso unitario inferiore alla norma. In molti casi chi aveva la possibilità è dovuto intervenire con l'irrigazione di soccorso per scongiurare la perdita l'intero raccolto. Nei restanti territori dell'isola la situazione è risultata meno sfavorevole. Per quanto riguarda il frumento, in particolare, è stata osservata una condizione critica per quelle colture seminate in ritardo che hanno risentito più delle altre della siccità del periodo invernale, mentre per quelle la cui semina è avvenuta per tempo il ciclo è proseguito in maniera più regolare grazie anche alle precipitazioni di marzo. In tali aree, tuttavia, si sono registrati particolari danni ad altri cereali, come orzo e avena che essendo caratterizzati da un ciclo più breve hanno subito in maniera più marcata la siccità di aprile.
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Figura 14 - Riso in fase di emergenza. |
Problematiche analoghe hanno riguardato anche le foraggere coltivate e le essenze dei pascoli naturali, che nelle zone più siccitose hanno fatto registrare accrescimenti piuttosto limitati e insufficienti a soddisfare le esigenze del bestiame in tale periodo. Tali situazioni di stress hanno determinato in molti casi una chiusura anticipata del ciclo e conseguenze anche rilevanti sulle produzioni zootecniche. Nel corso del mese, infine, si è proceduto senza particolari problemi alle operazioni di semina delle specie in irriguo come ad esempio miglio, sorgo e riso.
Ortive
Il perdurare delle condizioni siccitose ha comportato un ulteriore aggravamento delle colture in campo salvo per quelle coltivazioni che hanno potuto beneficiare dell'irrigazione di soccorso. Perdite di produzione hanno riguardato ad esempio la patata e gli ultimi tagli del carciofo, quest'ultimi da destinarsi all'industria di trasformazione. Durante il periodo sono state avviate regolarmente le coltivazioni primaverili-estive.
Vite
I rilievi in campo hanno mostrato nel corso del mese la prosecuzione nello sviluppo dei germogli. Le simulazioni fenologiche realizzate nell'ambito del progetto Iphen confermano i dati osservati: la mappa fenologica per il vitigno Chardonnay, riportata nella figura 15, mostra come per il versante orientale della Sardegna vi sia uno stadio di sviluppo della piante più avanzato rispetto al versante occidentale, mentre la mappa della figura 16 relativa al Cabernet non mostra, invece, un analogo anticipo fenologico, ma tale aspetto si nota solamente per il Sud-Est.
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Figura 15 - Mappa fenologica del 30 aprile 2008 per il Chardonnay - progetto Iphen |
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Figura 16 - Mappa fenologica del 30 aprile 2008 per il Cabernet - progetto Iphen |
Olivo
Il regime di precipitazioni primaverile ha giovato agli oliveti che hanno sviluppato un notevole vigore vegetativo per la maggior parte delle cultivar site nel territorio regionale. I rilievi fenologici effettuati, infatti, mostrano una discreta attività vegetativa.
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