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Riepilogo mensile agrometeorologico di maggio 2008

INTRODUZIONE
Le condizioni agrometeorologiche più significative per il mese di maggio sono rappresentate soprattutto dalle abbondanti precipitazioni piovose, anomale per il periodo in esame, concentrate nella parte centro-settentrionale dell'isola.

Evapotraspirazione potenziale
I valori di evapotraspirazione mensili a causa delle condizioni perturbate sono risultati per buona parte del territorio regionale inferiori rispetto a quelli dell'anno precedente, variando secondo le località tra circa 80 e 160 mm/mese (figura 1). Rispetto ai valori medi calcolati per il trentennio di riferimento, risultano più estese le aree in cui si sono registrati incrementi.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di maggio 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di maggio 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
L'abbondanza delle piogge che ha interessato principalmente la parte centro-settentrionale è stata tale da compensare le perdite evapotraspirative del periodo e in alcuni casi a superarle, dando luogo ad estese condizioni di surplus idrico certamente anomale per il periodo dell'anno (figura 2).
Questo fatto emerge chiaramente dall'osservazione della mappa di destra riportata nella figura 1: si può evidenziare come nel settore settentrionale in particolare si verifichi una differenza rispetto ai valori medi del trentennio, prossima a 100 mm. Anche rispetto all'anno precedente si osserva un comportamento analogo sebbene le differenze nel settore Nord-orientale siano ancora più marcate poiché nel 2007 si registrarono condizioni di maggior deficit rispetto alla corrispondente media trentennale.
Il settore meridionale, invece, è stato interessato da condizioni di deficit sebbene più contenute rispetto all'anno precedente e alle medie climatiche, ad eccezione delle località poste più a Sud.
Nella figura 3 si evidenziano le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi, ed in particolare le condizioni di surplus che hanno caratterizzato la seconda decade.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di maggio 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di maggio 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di maggio 2008.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di maggio 2008.

Temperature massime e minime per decade
Tabella 1 - medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di maggio 2008.
Tabella 1 - medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di maggio 2008.
Tabella 2 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C - maggio 2008.
Tabella 2 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C - maggio 2008.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche calcolate per il mese di maggio (figura 4 e 5) sono risultate generalmente superiori rispetto al dato medio climatico ad eccezione di alcune aree poste a quote più elevate (es. Massiccio del Gennargentu). Rispetto a quanto osservato lo scorso anno gli accumuli rispetto ad entrambe le soglie sono stati generalmente inferiori nelle aree settentrionali e orientali e superiori nella restante parte dell'isola. Gli accumuli in base 0 °C sono variati da circa 300 GDD delle aree montuose fino a 500-600 GDD delle zone costiere e del Campidano, mentre quelli in base 10 °C hanno mostrato valori da 0-50 GDD fino a 250-300 GDD.

Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Le sommatorie relative al bimestre aprile-maggio riportate in forma grafica nelle figure 6 e 7, hanno presentato valori decisamente inferiori rispetto allo scorso, benché superiori alla climatologia. I valori più elevati, superiori a 1000 GDD in base 0 °C e 400 GDD in base 10 °C, hanno riguardato prevalentemente alcune stazioni costiere del Sud e del settore orientale, mentre nelle stazioni di Villanova Strisaili, Orgosolo Montes e Illorai si sono avuti i cumulati più bassi, inferiori a 700 GDD in base 0 °C e 150 GDD in base 10 °C.

Figura 6 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Le sommatorie calcolate per il periodo gennaio-maggio (figure 8 e 9) hanno presentato valori decisamente inferiori rispetto a quanto osservato per lo stesso periodo dello scorso anno, mentre rispetto al clima gli accumuli sono risultati generalmente superiori. Le sommatorie più elevate, superiori a 1900 GDD in base 0 °C e 450 GDD in base 10 °C, hanno interessato le aree costiere e i territori del Campidano, mentre nelle aree montuose della Barbagia e della Planargia-Marghine-Goceano si sono avuti gli accumuli più bassi, inferiori a 1400 GDD in base 0 °C e 200 GDD in base 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, le sommatorie relative al periodo ottobre 2007-maggio 2008 (figure 10 e 11), hanno mostrato un netto ritardo termico sia rispetto al dato climatico e soprattutto rispetto allo scorso anno. In termini assoluti i valori più elevati, superiori a 3100 GDD in base 0 °C e 900 GDD in base 10 °C, si sono avuti prevalentemente lungo la costa mentre nelle zone montuose della Barbagia sono stati totalizzati gli accumuli più bassi del periodo.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - maggio 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index
L'elaborazione relativa al THI medio mensile non ha fatto registrare alcuna condizione potenzialmente critica per il bestiame (THI<65) in tutto il territorio regionale (figura 12).
Sesi analizzano più dettagliatamente gli accumuli mensili di ore nei diversi intervalli di disagio (figura 13) è possibile invece osservare, soprattutto nel settore settentrionale, condizioni di lieve disagio (68≤THI<72), disagio (72≤THI<75) e allerta (75≤THI<79). Nella stazione di Berchidda sono state registrate anche 4 ore nell'intervallo di pericolo (72≤THI<75).
Le giornate potenzialmente più critiche del mese sono state il 25 e il 26, quando diverse stazioni hanno fatto registrare condizioni nell'intervallo di allerta.

Figura 12 - Mappe di THI per il mese di maggio 2008 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di THI per il mese di maggio 2008 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2008.
Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2008.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Le frequenti e anomale precipitazioni che hanno contraddistinto il mese di maggio hanno aggravato la situazione delle colture in campo le cui produzioni, particolarmente nelle aree Sud-occidentali, erano già compromesse dalla siccità della stagione autunno-invernale. In generale, le piogge del periodo hanno determinato problemi fitosanitari: in molti casi infatti sono stati segnalati attacchi di muffe a danno delle spighe con ulteriore deprezzamento qualitativo della granella. Inoltre, si sono verificati problemi di allettamento con conseguenti perdite di prodotto e difficoltà per la raccolta. Nel corso del mese, si è verificata anche una intensa ondata di scirocco che tuttavia non ha determinato grossi danni alla produzioni, in quanto le piante si trovavano per la maggior parte a fine ciclo. Le piogge inoltre hanno determinato condizioni particolarmente negative anche per coloro che avevano deciso di affienare i cereali, a causa della scarsa produzione di granella. In molti casi, il foraggio in campo è stato interessato dagli eventi piovosi che ne hanno pregiudicato il processo di essiccazione determinando forti perdite di sostanze nutritive e la produzione di tossine dovute al processo di fermentazione.
Tali difficoltà nella fase ultima dello sfalcio hanno riguardato in generale tutto il settore della foraggicoltura dove si sono verificate perdite di produzione dovute all'azione diretta della pioggia sul foraggio in essiccazione o comunque ritardi per gli sfalci con diminuzione del valore energetico e proteico e aumento della fibra.
In alcuni casi, le piogge possono avere ostacolato le operazioni di semina per le specie a ciclo primaverile-estivo.

Ortive
Le condizioni meterologiche caldo-umide del mese hanno comportato frequenti attacchi di patogeni a carico delle colture ortive del periodo. In alcuni casi, nei terreni particolarmente pesanti e laddove le precipitazioni sono state più intense possono essersi verificati problemi di ristagno idrico.

Vite
Nel corso del mese si sono registrate le fasi di grappoli separati, bottoni fiorali separati e inizio fioritura per le principali cultivar sarde.
Le frequenti precipitazioni hanno condizionato l'andamento della coltura determinando l'intensificazione dei monitoraggi nei vigneti e conseguentemente un maggior controllo fitosanitario, in particolare per le infezioni fungine.

Olivo
Le abbondanti precipitazioni e le conseguenti condizioni favorevoli di umidità dei suoli hanno certamente giovato agli oliveti che nelle aree a maggior pluviometria hanno sviluppato un notevole vigore vegetativo, come evidenziano i rilievi fenologici effettuati nel corso del mese.



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