Riepilogo mensile agrometeorologico di giugno 2008
INTRODUZIONE
Nel corso del mese di giugno si sono registrate condizioni agrometeorologiche differenti: la prima metà è stata caratterizzata da basse temperature e da piogge diffuse ed abbondanti particolarmente nelle località del Nord, mentre nella seconda metà hanno prevalso condizioni di bel tempo con temperature elevate ed assenza o scarsità di piogge, ad eccezione di eventi intensi e molto circoscritti.
Evapotraspirazione potenziale
La mappa di evapotraspirazione elaborata per il mese di giugno mostra un range di valori compreso tra circa 110 e 200 mm, con i valori più elevati concentrati nelle aree pianeggianti interne soprattutto del centro Sardegna (figura 1). Tali valori sono generalmente più elevati rispetto a quelli medi climatici (mappa di anomalia rispetto alle medie climatiche in figura 1) mentre, se vengono raffrontati con quelli dello scorso anno, risultano generalmente inferiori con le differenze maggiori nel settore centrale e settentrionale (mappa centrale).
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di giugno 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
Le precipitazioni, registrate per la maggior parte nella prima metà del mese, sono state quantitativamente elevate nel settore centrale e soprattutto settentrionale e molto più contenute nelle restanti aree. Considerando la domanda evapotraspirativa del periodo, si è quindi determinato un deficit del bilancio idro-meteorologico che ha interessato aree estese, con valori superiori a -160 mm soprattutto nel meridione, mentre nelle località con i maggiori apporti, il deficit è stato sensibilmente più contenuto (figura 2). Tali condizioni si discostano rispetto a quelle medie del periodo, mostrando valori di deficit generalmente più elevati in tutta la parte meridionale e lungo la fascia costiera orientale e condizioni di maggior disponibilità idrica nelle restanti aree del centro-Nord, come è evidente nella mappa relativa alle anomalie rispetto alle medie trentennali 1961-90. Anche rispetto alle condizioni del giugno 2007 si registra un'analoga distribuzione delle anomalie, con una maggior prevalenza delle aree che mostrano incrementi di disponibilità idrica. Nella figura 3, che riporta distintamente le condizioni registrate nelle tre decadi, si possono evidenziare le condizioni più favorevoli che hanno caratterizzato la prima ed in misura minore la seconda decade. Sebbene il bilancio complessivo tra apporti piovosi e perdite evapotraspirative abbia determinato una complessiva riduzione delle disponibilità idriche nel computo dell'intero mese, come è normale per il periodo in esame, le precipitazioni piovose concentrate nella prima metà del mese in estese aree del centro-Nord, hanno determinato condizioni di disponibilità idrica nei suoli favorevole alla vegetazione spontanea e alle specie coltivate, consentendo un contenimento dei fabbisogni per le coltivazioni irrigue.
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di giugno 2008 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
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Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di giugno 2008. |
Temperature massime e minime per decade
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Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di giugno 2008. |
Massime assolute e permanenza dei valori estremi
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Tabella 2 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C - giugno 2008. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche calcolate per il mese di giugno (figure 5 e 6) sono risultate generalmente inferiori allo scorso anno (mappa di anomalia rispetto al 2007) mentre rispetto alla climatologia si sono evidenziati valori inferiori nel settore Nord dell'isola, nella parte Sud-orientale e in alcune aree del Sulcis-Iglesiente. Nel dettaglio gli accumuli in base 0 °C sono risultati compresi tra 400-500 GDD per le aree di montagna fino a 600-700 GDD per le aree costiere e per il Campidano, mentre quelli in base 10 °C hanno mostrato valori tra 100 e 400 GDD.
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Figura 4 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie relative al trimestre aprile-giugno (figure 6 e 7) hanno presentato valori decisamente inferiori allo scorso anno, mentre rispetto al dato medio climatico gli accumuli sono risultati generalmente superiori, ad eccezione di alcune aree poste ad alta quota. I valori più elevati superiori a 1650 GDD in base 0 °C e 750 GDD in base 10 °C hanno riguardato in particolare l'area Sud-occidentale e alcuni territori con microclima particolare come Milis, Ottana e Dorgali Lanaitto; nelle zone montuose della Barbagia gli accumuli si sono avuti i valori più bassi, inferiori a 1300 GDD e 400 GDD rispettivamente per le due soglie 0 e 10 °C.
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Figura 6 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 7 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Analogamente al trimestre aprile-giugno anche le sommatorie del periodo gennaio-giugno (figura 8 e 9) hanno presentato un minore accumulo rispetto allo scorso anno e valori generalmente più elevati rispetto alla climatologia. Le sommatorie più elevate, superiori a 2600 GDD in base 0 °C e 800 GDD in base 10 °C hanno riguardato in prevalenza le aree costiere, mentre nelle aree montuose della Barbagia sono stati registrati gli accumuli più bassi.
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Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie complessive del periodo ottobre 2007 - giugno 2008 hanno invece evidenziato un generale minore accumulo sia rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente sia rispetto ai valori medi climatici (figure 10 e 11). I valori più elevati, superiori a 4000 GDD in base 0 °C e 1300 GDD in base 10 °C, si sono raggiunti nelle aree costiere settentrionali e meridionali, mentre nei rilievi della Barbagia e nella catena del Margine-Planargia sono stati registrati i valori più bassi.
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Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2007 - giugno 2008 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Temperature Humidity Index
L'elaborazione relativa all'indice di temperatura e umidità (figura 12) mostra l'assenza di un potenziale disagio per il bestiame in estesi territori della Sardegna ad eccezione delle aree costiere e delle regioni pianeggianti interne, come ad esempio il Campidano. In generale, il rischio di disagio è stato in linea o di poco inferiore rispetto alla media pluriennale 1995-2007. Per quanto riguarda il numero di ore con THI nei diversi intervalli di disagio (figura 13) è possibile evidenziare un maggiore accumulo di ore nelle soglie più critiche nelle stazioni di Berchidda, Sardara, Ottana, Milis e Palmas Arborea, che hanno totalizzato circa 70-100 ore di allerta (75≤THI<79) e 10-70 ore di pericolo (79≤THI<84). Le giornate potenzialmente più disagevoli sono state registrate sul finire del mese, quando numerose stazioni hanno registrato oltre 5 ore giornaliere nell'intervallo di allerta e qualche ora in quello di pericolo.
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Figura 12 - Mappe di THI per il mese di giugno 2008 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
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Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di giugno 2008. |
THI e HEAT WAVES
Nella tabella 3 sono riportate, per diverse stazioni, le giornate in cui l'indice THI è risultato uguale o superiore al valore 72 per almeno 14 ore giornaliere e l'intensità del disagio stesso, rappresentato dal totale delle ore per giorno e indicato con le diverse colorazioni. Il THI elaborato con questa modalità può anche essere utilizzato per il calcolo delle cosiddette "onde di calore" o Heat Waves (HW) che consentono di identificare un periodo di più giorni caratterizzato da una condizione di prolungato disagio per il bestiame. Si verifica infatti una HW quando in una data località le condizioni sopra descritte si presentano per almeno 3 giorni consecutivi. Per agevolare la consultazione sono state escluse dalla tabella le stazioni che non hanno evidenziato tali condizioni di disagio. L'elaborazione relativa al mese di giugno ha fatto osservare la presenza di un onda di calore a fine mese che ha interessato 11 stazioni tra quelle monitorate. Le onde di calore più intense e di maggiore durata sono state osservate nelle stazioni di Ottana e Valledoria.
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Tabella 3 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - giugno 2008 |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Cereali e foraggere
Nel corso del mese sono iniziate le operazioni di raccolta dei cereali autunno-vernini nei territori in cui le produzioni non sono state compromesse totalmente dalle condizioni meteorologiche della stagione invernale e primaverile. Nella parte settentrionale dell'isola le rese sono risultate in generale abbastanza soddisfacenti anche se le continue piogge di maggio e inizio giugno hanno determinato problemi fitopatologici e di allettamento. Nelle aree Sud-occidentali la situazione è risultata, invece, particolarmente critica con numerosi appezzamenti in cui gli agricoltori sono stati costretti a sfalciare i cereali per la produzione di foraggio a causa della scarsa produzione di granella.
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Figura 14 - Campo di frumento colpito dalla siccità invernale. |
Nel corso del mese si sono concluse anche le operazioni di sfalcio delle foraggere con qualche problema per la fienagione in seguito alla piogge di inizio mese, mentre è proseguito abbastanza regolarmente il ciclo delle specie in irriguo.
Vite
Dal punto di vista fenologico nel corso della prima decade si è avuta la fase di fioritura delle principali cultivar sarde. Successivamente, nella seconda e terza decade, si è registrata la fase di allegagione, con l'ingrossamento dell'ovario e la completa caduta dei residui fiorali, a cui è seguita la fase di mignolatura.
La mappa riportata nella figura 8, realizzata mediante simulazione matematica nell'ambito del progetto nazionale Iphen, raffigura la situazione fenologica stimata per il giorno 26 giugno per lo Chardonnay.
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Figura 15 - Mappa fenologica dello Chardonnay al 26 giugno 2008. Legenda della scala BBCH: 71 - allegagione; 73 - acini delle dimensioni di un grano di pepe; 77 - chiusura grappolo. |
Olivo
Nel corso del mese si sono rilevate, in successione, le fasi fenologiche di fioritura e di allegagione, fino alla fase di drupa "grano di pepe". Il vigore delle piante è apparso particolarmente elevato, in virtù del favorevole regime termico-pluviometrico registrato in molte aree olivicole nel corso della primavera.
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