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Riepilogo mensile agrometeorologico di gennaio 2009

INTRODUZIONE
Il mese di gennaio è stato caratterizzato da piogge complessivamente abbondanti e da un elevato numero di giorni piovosi distribuiti lungo tutto il mese; dal punto di vista delle temperature i valori giornalieri minimi e massimi sono risultati mediamente in linea con la climatologia del periodo.

Evapotraspirazione potenziale
I valori dell'evapotraspirazione interpolati sul territorio regionale variano tra circa 20 e poco oltre 40 mm/mese circa, come mostra la figura 1. Tali valori risultano generalmente più contenuti rispetto ai valori del gennaio dello scorso anno sia, soprattutto, mentre rispetto alle corrispondenti medie climatiche si evidenziano sia aree con valori superiori che aree con valori superiori.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di gennaio 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione potenziale (o di riferimento) di gennaio 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Le abbondanti e frequenti piogge registrate nel mese di gennaio e le ridotte perdite evapotraspirative tipiche del periodo, hanno dato luogo ad ampie condizioni di surplus sulla quasi totalità del territorio isolano, con valori complessivi che riflettono la distribuzione delle piogge nelle diverse località. Come mostra la figura 2, i valori più contenuti si raggiungono nel settore Nord-orientale, mentre nelle località montuose centrali e nel Montiferru si registrano i maggiori surplus. Rispetto alle condizioni normali del mese, rappresentate dai valori medi del trentennio 1961-90, si tratta di disponibilità idriche generalmente superiori. Anche rispetto al mese di gennaio del 2008 si può riscontrare un sensibile incremento soprattutto nel settore centro-meridionale.
Nella figura 3, infine, si evidenziano le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di gennaio 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di gennaio 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Il bilancio ampiamente positivo tra apporti e perdite, per il terzo mese consecutivo, ha determinato il mantenimento di un elevato stato di idratazione dei suoli fino a dar luogo, in alcuni casi, a perduranti condizioni di saturazione, ha inoltre contribuito alla ricarica degli acquiferi e ha alimentato un intenso deflusso superficiale con incremento delle portate dei corsi d'acqua e il conseguente innalzamento dei livelli nei bacini di raccolta, che al termine di gennaio hanno raggiunto volumi immagazzinati eccezionali.
Il prolungato stato di saturazione idrica dei terreni può aver arrecato danni alle specie più sensibili a condizioni di asfissia radicale, ad esempio le specie ortive di pieno campo.
Inoltre, le condizioni di elevata umidità dei suoli possono aver ostacolato l'ingresso in campo delle macchine operatrici per le operazioni di campo tipiche del periodo, quali i trattamenti antiparassitari, le potature, la preparazione dei terreni e le semine per esempio dei cereali autunno-vernini; laddove le condizioni sono state meno sfavorevoli tuttavia, il periodo utile per l'esecuzione delle stesse è stato comunque ridotto comportando disagi di tipo organizzativo.
Un'altra conseguenza della saturazione prolungata è rappresentata dalla disgregazione strutturale dei suoli con la conseguente riduzione della permeabilità e da un generale impoverimento nella dotazione di elementi nutritivi nel terreno, a causa della rimozione operata dall'acqua di percolazione.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di gennaio 2009.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di gennaio 2009.

Temperature massime e minime per decade
Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di gennaio 2009.
Tabella 1 - Valori medi decadali delle temperature minime e massime registrate nel mese di gennaio 2009.

Giorni di gelo
Figura 4 - Numero di giorni di gelo (Tmin <= 0°C) registrati nel mese di gennaio 2009
Figura 4 - Numero di giorni di gelo (Tmin <= 0°C) registrati nel mese di gennaio 2009

Minime assolute e permanenza dei valori estremi
Tabella 2 - Valori estremi di temperatura minima e permanenza dei valori orari sotto le soglie di 0, -3 e -5 °C, mese di gennaio 2009. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.
Tabella 2 - Valori estremi di temperatura minima e permanenza dei valori orari sotto le soglie di 0, -3 e -5 °C, mese di gennaio 2009. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di gennaio evidenziano un minore accumulo rispetto alla climatologia, soprattutto rispetto allo scorso anno (figura 5). Anche gli accumuli in base 10 °C risultano più bassi dello scorso anno, mentre rispetto alla media climatologia si registrano incrementi, particolarmente nelle aree del versante occidentale (figura 6).

Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 5 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Anche i valori cumulati del quadrimestre ottobre 2008 - gennaio 2009, riportati nei grafici delle figure 7 e 8 per le singole stazioni, si collocano generalmente al di sotto della climatologia, mentre rispetto allo scorso anno vi è una prevalenza di stazioni che mostrano incrementi, soprattutto per la soglia dei 10 °C.
I valori più elevati, superiori a 1600 GDD in base 0 °C e a 450 GDD in base 10 °C, hanno interessato le stazioni delle località costiere, e dell'Oristanese mentre nelle stazioni poste alle quote più elevate sono stati totalizzati i valori più bassi, circa 800 GDD in base 0 °C e inferiori o prossimi a 100 GDD in base 10 °C.

Figura 7 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2008 - gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2008 - gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2008 - gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2008 - gennaio 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Wind Chill Index

L'elaborazione dei valori medi mensili per l'indice Wind Chill, riportata nella figura 9, mostra una condizione di lieve disagio (-1<WCI≤10) analogamente al mese precedente, distribuita su quasi tutta l'isola, ad eccezione delle aree a maggior quota in cui invece sono state stimate condizioni più critiche.

Per quanto riguarda il totale mensile di ore con WCI nelle diverse soglie di disagio riferito alle singole stazioni (figura 10), si può riscontrare la situazione più critica nelle aree montuose della Barbagia dove sono state registrate complessivamente tra circa 300 e poco oltre 400 ore di disagio (-1≥WCI>-10 ) e fino ad un massimo di circa 55 di elevato disagio (-10≥WCI>-18) nella stazione di Orgosolo Montes. Come per il mese precedente, infine, non si sono verificate condizioni corrispondenti al possibile congelamento (-18≥WCI>-29) in nessuna delle località monitorate.

Figura 9 - Mappe di WCI per il mese di gennaio 2009 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004.
Figura 9 - Mappe di WCI per il mese di gennaio 2009 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2004.
Figura 10 - Valori di Wind Chill Index calcolati per il mese di gennaio 2009.
Figura 10 - Valori di Wind Chill Index calcolati per il mese di gennaio 2009.


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