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Riepilogo mensile agrometeorologico di agosto 2009

INTRODUZIONE
Il mese di agosto è stato caratterizzato da temperature massime elevate e superiori alle medie climatiche, e da alcuni eventi piovosi registrati soprattutto nell'ultima decade, in alcuni casi piuttosto intensi.

Evapotraspirazione potenziale
L'evapotraspirazione potenziale nel mese di agosto mostra valori totali mensili compresi tra circa 100 e 200 mm/mese, con i valori più elevati concentrati nelle aree pianeggianti interne. In generale i cumulati del mese sono stati superiori a quelli normali del periodo, soprattutto nel settore settentrionale, come mostra la mappa di anomalia climatica; se raffrontati con quelli registrati nello scorso anno, i valori risultano generalmente in linea su buona parte del territorio isolano (figura 1).

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di agosto 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di agosto 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Il bilancio mensile riflette le perdite evapotraspirative, ad eccezione delle aree del centro-Nord ed orientali interessate dalle piogge cadute negli ultimi giorni, ed è caratterizzato da condizioni di deficit idrico con valori che variano da -80 fino ad oltre -180 mm/mese (figura 2). Questa condizione differisce da quella media climatica riferita al periodo 1961-90: come è evidente nella mappa relativa alle anomalie rispetto alle medie trentennali, i valori del deficit risultano generalmente più elevati ad eccezione delle località del Logudoro in cui si sono totalizzati gli apporti piovosi più consistenti. Rispetto alle condizioni registrate nel 2008, si può rilevare invece una sostanziale corrispondenza ad eccezione delle località del Logudoro.
Nella figura 3, che raffigura le condizioni registrate nelle tre decadi, si può evidenziare la permanenza delle condizioni di deficit, con una progressiva riduzione nel corso del mese.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di agosto 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di agosto 2009 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di agosto 2009.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di agosto 2009.

Temperature massime e minime per decade
Nel corso del mese si è avuta una sostanziale stabilità nei valori di temperatura, sia minimi che massimi, come riflettono le mappe dei corrispondenti valori medi decadali riportate nelle figure 4 e 5. In particolare per le medie decadali delle temperature minime si evidenziano modeste riduzioni nella prima decade, mentre per le temperature massime si osserva un incremento nella seconda decade, mediamente di 1 °C circa.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di agosto 2009.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di agosto 2009.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di agosto 2009.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di agosto 2009.

Massime assolute e permanenza dei valori estremi
La tabella 1 evidenzia le elevate temperature massime del mese, che in alcune località hanno raggiunto valori estremi prossimi o superiori a 40 °C. Nei giorni più caldi le temperature medie orarie sono state superiori alla soglia di 35 °C per un cospicuo numero di ore, per molte stazioni superiore ai corrispondenti valori medi del 1995-2007. Per le temperature orarie superiori alla soglia dei 40 °C si registra una singola ora nelle due stazioni di Ottana e Dorgali Lanaitto.

Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C, mese di agosto 2009. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C, mese di agosto 2009. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche calcolate per il mese di agosto (figure 6 e 7) raggiungono accumuli superiori rispetto allo scorso anno e soprattutto rispetto alla climatologia (1961-1990).
Nel dettaglio, i valori in base 0 °C sono compresi tra circa 600 GDD per le aree localizzate a maggiore quota, fino a 800-850 GDD per le località coste meridionali e il medio Campidano. Per quanto riguarda le sommatorie in base 10 °C, i valori sono compresi tra minimi di circa 250 e massimi di 550 GDD.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Gli accumuli termici del periodo aprile-agosto (figure 8 e 9) sono stati generalmente superiori sia rispetto allo stesso periodo del 2008 sia rispetto ai corrispondenti valori medi climatici, soprattutto per le soglie in base 10 °C. I valori più elevati, prossimi o superiori a 3500 GDD in base 0 °C e 1900 GDD in base 10 °C sono stati registrati in particolare nelle stazioni del centro e del meridione.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Anche le sommatorie termiche complessive del mese di gennaio (figure 10 e 11), sebbene in misura minore, sono risultate più elevate sia rispetto allo stesso periodo del 2008 sia rispetto al dato medio climatico, soprattutto per le soglie in base 10 °C. I valori più elevati superano i 4300 GDD in base 0 °C e i 2000 GDD in base 10°C.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - agosto 2009 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index
L'elaborazione dei dati medi mensili dell'indice di temperatura e umidità, riportata nella figura 12, mostra la presenza di potenziali condizioni di disagio per il bestiame in corrispondenza delle località a minor quota e costiere. Rispetto alla media pluriennale 1995-2007 si è verificato un maggior rischio soprattutto nelle aree interne centrali e meridionali.

Figura 12 - Mappe di THI per il mese di agosto 2009 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di THI per il mese di agosto 2009 e raffronto con i valori medi del decennio 1995-2007.

Il computo del numero complessivo di ore con valori di THI negli intervalli di maggior disagio (figura 13) evidenzia un elevato accumulo nelle soglie più critiche in corrispondenza delle stazioni costiere orientali, della Barbagia e del Campidano (es Dorgali Filitta, Dorgali Lanaitto, Ottana, Muravera, Siniscola e Sardara), dove si sono totalizzate tra 100 e 250 ore circa nell'intervallo di pericolo (79≤THI<84); particolarmente critiche le condizioni registrate nelle stazioni Dorgali Filitta, Dorgali Lanaitto, dove si sono raggiunte rispettivamente 4 e 16 ore mensili nell'intervallo di emergenza (THI≥84).

Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di agosto 2009.
Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di agosto 2009.

THI e HEAT WAVES
Nella tabella 2 sono riportate per le diverse stazioni le giornate in cui l'indice THI è risultato uguale o superiore al valore 72 per almeno 14 ore giornaliere, dando luogo alle cosiddette "onde di calore" o Heat Waves (HW), e l'intensità del disagio stesso rappresentato dal totale delle ore per giorno, indicato con le diverse colorazioni.

L'elaborazione relativa al mese di agosto mostra alcune ondate di calore, in alcuni casi protrattesi per diversi giorni, fino a superare i 20 giorni nella stazione di Sardara. Tra le località più colpite oltre a quelle dell'interno del Campidano e della Barbagia, figurano anche quelle costiere (es. Domus de Maria, Muravera, Stintino, Villa San Pietro). In molte di esse le ondate di calore sono risultate di intensità elevata e di notevole durata (oltre 10 giorni consecutivi).

Tabella 2 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - agosto 2009.
Tabella 2 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - agosto 2009.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Vite
Dal punto di vista termico il mese di agosto è risultato particolarmente caldo con temperature superiori ai valori climatologici, ma meno severo rispetto a luglio; nelle aree vitivinicole la temperatura non ha superato i 39 °C, a differenza del mese precedente, sebbene i valori oltre i 35 °C siano risultati essere molto frequenti. Sono state diffusamente effettuate irrigazioni di soccorso, compatibilmente con i disciplinari di produzione. Dal punto di vista fenologico si è registrato un discreto anticipo per la fase di invaiatura delle cultivar tipiche tradizionali della Sardegna. Nel corso del mese, infine, sono iniziate le vendemmie delle cultivar precoci francesi negli areali vitivinicoli costieri (es. Alghero).

Olivo
I rilievi fenologici effettuati nella Nurra mostrano un ridotto vigore della vegetazione, a causa delle temperature elevate registrate nel corso dell'estate. Unicamente negli oliveti irrigui, la possibilità di compensare le perdite evapotraspirative mediante irrigazione, ha consentito di evitare condizioni di stress idrico significative e si è contenuta la presenza di drupe di dimensioni ridotte.

Note Fitopatologiche
Le temperature estreme registrate nel corso dell'ultima decade di luglio hanno manifestato i propri effetti sull'andamento delle catture della mosca delle olive negli oliveti monitorati, causando una riduzione del livello di infestazione nel mese di agosto. Nel corso della prima decade di agosto i dati di cattura nelle stazioni di monitoraggio (Rif. bollettino Laore Oristano del 5 agosto), mostravano nuovamente un certo incremento di infestazione nonostante tale infestazione fosse al di sotto i valori di intervento. Ugualmente nella seconda decade di agosto le temperature elevate hanno nuovamente ridotto i valori di infestazione, sempre al di sotto della soglia di intervento.
Nel corso della prima decade di agosto dove necessario sono stati effettuati i trattamenti contro la terza generazione della Tignoletta della vite.



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