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Riepilogo mensile agrometeorologico di aprile 2010

INTRODUZIONE
Dal punto di visto agrometeorologico il mese di aprile è stato caratterizzato da precipitazioni abbondanti in alcune aree circoscritte, e deficitarie nella restante parte del territorio regionale; le temperature minime sono state generalmente in linea sia con i valori climatici del trentennio di riferimento 1961-90 sia con i valori medi degli anni recenti, mentre quelle massime sono state generalmente superiori, in misura più marcata rispetto al riferimento climatico.

Evapotraspirazione potenziale
L'evapotraspirazione del mese di aprile è variata secondo le località da valori minimi di circa 70 a massimi prossimi a 130 mm/mese (figura 1). Come mostrano le mappe di anomalia, i dati elaborati risultano generalmente superiori sia ai corrispondenti dati medi trentennali sia rispetto a quelli dell'anno precedente.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di aprile 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di aprile 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Nel mese di aprile gli apporti piovosi sono stati generalmente scarsi ad eccezione delle aree dell'Oristanese, del Nuorese-Baronie e del Campidano-Trexenta in cui si sono registrati cumulati mensili elevati, sensibilmente superiori alle medie trentennali, in virtù delle abbondanti piogge giornaliere cadute sul finire della prima decade e all'inizio della terza. Il bilancio tra l'evapotraspirazione e le piogge mostra per le aree con i maggiori apporti valori positivi anche rilevanti, come ad esempio nel Nuorese, mentre nelle restanti aree del territorio regionale si registrano condizioni di deficit anche piuttosto intensi che indicano una riduzione della disponibilità idrica. Tali condizioni si discostano sensibilmente da quelle dello scorso anno quando la disponibilità idrica, ad eccezione delle aree del Nuorese, risultò decisamente superiore. Anche rispetto alle condizioni medie climatiche del trentennio di riferimento si può osservare una generale carenza, ad eccezione delle aree descritte in precedenza, in cui le piogge del mese sono state superiori alle medie climatiche.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di aprile 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di aprile 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Come descritto in precedenza gli apporti piovosi sono stati più abbondanti nella prima e nell'ultima decade e scarsi in quella centrale. Per effetto di questa distribuzione le mappe decadali del bilancio idro-meteorologico, riportate nella figura 3, mostrano condizioni di surplus solo nella prima e nell'ultima decade.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di aprile 2010.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di aprile 2010.

Temperature massime e minime per decade
Le medie mensili delle temperature minime sono state generalmente in linea sia con i valori climatici del trentennio di riferimento 1961-90 sia con i valori medi degli anni più recenti, mentre quelle massime sono state in genere superiori, in misura più marcata rispetto al riferimento climatico.

L'analisi delle temperature medie decadali mostra una sostanziale stabilità tra la prima e la seconda decade del mese, mentre tra la seconda e la terza si osserva invece un incremento generale piuttosto sensibile, mediamente superiore a 3 gradi per entrambi i valori.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di aprile 2010.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di aprile 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di aprile 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di aprile 2010.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie in base 0 e 10 °C relative al mese di aprile (figure 6 e 7) sono state generalmente superiori allo scorso anno e al dato climatico di riferimento, ad eccezione delle aree costiere della Gallura in cui si sono totalizzati valori di poco più bassi. Nel dettaglio, le sommatorie in base 0 °C variano tra 170 e 500 GDD mentre quelle in base 10 °C sono comprese tra 0 e 175 GDD, passando dai territori montuosi alle aree pianeggianti e costiere.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Le sommatorie totalizzate nel quadrimestre gennaio-aprile (figure 8 e 9) sono state decisamente superiori in quasi tutto il territorio regionale sia rispetto allo scorso anno sia rispetto alla climatologia. L'unica eccezione si ha per i valori in base 0 °C che rispetto al clima hanno presentato anomalie negative lungo le aree costiere, particolarmente del settore settentrionale. Gli accumuli termici del periodo hanno variato tra 260 e 1600 GDD in base 0 °C e tra 0 e 300 GDD in base 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, il periodo ottobre 2009-aprile 2010 (figure 10 e 11) ha presentato valori sensibilmente più alti dello scorso anno mentre rispetto alla climatologia sono state evidenziate anomalie positive nei territori centrali e negative nelle aree costiere, particolarmente della fascia orientale.
Nello specifico, le sommatorie in base 0 °C sono comprese tra gli 800 GDD delle aree di montagna fino a 3000 GDD dei territori costieri mentre quelle in base 10 °C hanno variato tra 0 e 800 GDD.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - aprile '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - aprile '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - aprile '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - aprile '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Wind Chill Index
L'elaborazione relativa al WCI medio mensile del mese di aprile (figura 12) ha mostrato una situazione di Lieve Disagio estesa sul tutto il territorio regionale, con valori potenzialmente più critici per il bestiame (rispetto alla media del periodo 1995-2007) nelle aree costiere, particolarmente del Golfo di Oristano e di Cagliari.

Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di aprile 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di aprile 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

Consultando il grafico dei dati orari (figura 13) si evince come la situazione più disagevole per il bestiame al pascolo sia stata registrata principalmente nei territori montuosi della Barbagia e in alcune località del Goceano e della Gallura, dove si sono totalizzate oltre 400 ore di Lieve Disagio e oltre 20 ore di Disagio. In alcune stazioni, inoltre, sono state registrate per alcune ore condizioni corrispondenti all'intervallo di Elevato Disagio.
Le giornate potenzialmente più disagevoli si sono concentrate soprattutto nella prima decade del mese, quando diverse stazioni che hanno manifestato condizioni persistenti di Lieve Disagio e Disagio.

Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di aprile 2010.
Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di aprile 2010.

Il valore più basso di WCI, pari a -13.3, è stato registrato nella stazione di Gonnosfanadiga il giorno 3, come si osserva nella tabella 1. Circa il 15 % delle stazioni ha fatto registrare valori minimi inferiori a -5.

Tabella 1 - Valori minimi di WCI per il mese di aprile 2010.
Tabella 1 - Valori minimi di WCI per il mese di aprile 2010.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Le colture cerealicole, generalmente in fase di spigatura, hanno proseguito il ciclo manifestando tuttavia alcuni problemi di stress idrico nelle aree in cui le precipitazioni del mese sono state più carenti. Considerando che in questa fase del ciclo si ha la massima esigenza idrica, se tale situazione si prolungasse nel tempo potrebbe comportare una riduzione dell'assimilazione e traslocazione delle sostanze di riserva nelle cariossidi, con conseguenze negative sulla produzione finale.

Nei territori in cui le temperature nel mese di marzo e aprile sono state piuttosto basse, particolarmente nei valori minimi, è stato osservato un ritardo nello sviluppo fenologico, rispetto alle ultime annate, con colture ancora in fase di levata.

Anche le specie foraggere hanno risentito della limitata disponibilità idrica che, accompagnata a temperature massime relativamente elevate rispetto alla media del periodo, può avere comportato una riduzione degli accrescimenti e della capacità di accestimento delle essenze, con ripercussioni sull'attività di pascolamento del bestiame. Nelle aree in cui le precipitazioni sono state più abbondanti le specie hanno continuato ad accrescersi regolarmente.

Nel corso del mese sono iniziate inoltre le operazioni di semina delle specie in irriguo come il mais, il sorgo e il miglio.

Ortive
Anche nel caso delle ortive sono da segnalare situazioni critiche legate alla limitata disponibilità d'acqua dei terreni, che ha interessato molti territori dalla fine di marzo a tutto il mese di aprile. Non sono state osservate problemi di natura patologica di particolare rilevanza.

Vite
I rilievi fenologici effettuati nell'areale vitivinicolo di Alghero hanno mostrato per le principali cultivar la fase fenologica di foglie distese, ovvero la totale apertura delle foglie, nel corso della prima decade del mese. Con il prosieguo del mese si è raggiunta la fase di grappoli visibili sulla sommità dei germoglio, con la presenza di 4-6 foglie distese.

Olivo
Nel corso del mese è stato rilevata la formazione dei verticilli fogliari in tutte le principali aree olivicole. Nella Nurra, nelle aree sottoposte a monitoraggio fenologico, si è rilevato un elevato vigore vegetativo grazie alle favorevoli condizioni di umidità dei suoli conseguenti alle piogge del periodo. E' stata scelta la cultivar Bosana come rappresentativa della Sardegna per i rilievi fenologici 2010 del progetto nazionale di monitoraggio fenologico Iphen.

Agrumi
Le varietà di agrumi, di cui ancora vi è la raccolta delle varietà più tardive, hanno raggiunto la fase fenologica di fioritura in particolare nel corso dell'ultima decade del mese.


NOTE FITOPATOLOGICHE
La prosecuzione delle precipitazioni nel corso del mese di aprile, in particolare nelle aree in cui sono state più abbondanti, ha favorito la diffusione delle crittogame e degli insetti dannosi alle principali colture che hanno trovato condizioni ambientali e colturali ottimali alla loro diffusione.

Modello Epi per la simulazione delle epidemie da plasmopara viticola (berl.)
Con il mese di aprile hanno ripreso le attività di modellistica fitopatologica dell'ARPAS. Nel corso del mese le simulazioni hanno mostrato la proliferazione dell'infezione primaria per le varie aree della Sardegna. All'inizio della terza decade di aprile la soglia di intervento, in termini di potenziale d'infezione, è stata raggiunta nelle simulazioni relative ai dati stazione di Decimomannu, Guasila, Luras, Orani, Putifigari. Alla fine della terza decade il raggiungimento della soglia di intervento si è esteso progressivamente alla maggior parte delle stazioni ARPAS, interessando i principali comprensori vitivinicoli.



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