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Riepilogo mensile agrometeorologico di giugno 2010

INTRODUZIONE
Analogamente al mese precedente, giugno 2010 è stato caratterizzato da piogge frequenti ed abbondanti e temperature generalmente contenute, soprattutto nei valori massimi.

Evapotraspirazione potenziale
La mappa di evapotraspirazione di riferimento elaborata per il mese di giugno mostra valori compresi tra circa 100 ed oltre 180 mm, con i valori più elevati concentrati nelle aree pianeggianti interne in particolare del centro-Nord (figura 1). Tali valori risultano generalmente inferiori rispetto a quelli dello scorso anno, mentre mostrano differenze eterogenee rispetto ai valori medi del trentennio di riferimento 1961-90.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di giugno 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di giugno 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Le precipitazioni, registrate per la maggior parte nella decade centrale del mese, sono state quantitativamente elevate rispetto alle medie climatiche del periodo, soprattutto nel settore settentrionale dell'Isola. Considerando la domanda evapotraspirativa del periodo, si è quindi determinato un deficit del bilancio idro-meteorologico generalmente contenuto rispetto alle condizioni tipiche del periodo, con valori che hanno raggiunto circa -140 mm, in particolare nel meridione (figura 2).
Tali condizioni si discostano sia rispetto a quelle medie del periodo, sia rispetto alle condizioni del giugno 2009, mostrando un'anomalia positiva che si traduce in una maggiore disponibilità idrica.
Nella figura 3, che riporta distintamente le condizioni registrate nelle tre decadi, si possono evidenziare le condizioni più favorevoli che hanno caratterizzato la seconda decade, periodo in cui si sono concentrati i maggiori apporti piovosi.
Il bilancio relativamente favorevole tra apporti naturali e perdite evapotraspirative ha determinato condizioni di disponibilità idrica nei suoli favorevole alla vegetazione spontanea e alle specie coltivate, consentendo un contenimento dei fabbisogni irrigui per le coltivazioni.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di giugno 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di giugno 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di giugno 2010.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di giugno 2010.

Temperature massime e minime per decade
Le temperature del mese sono state generalmente contenute, in particolare per i valori massimi giornalieri. Analizzando i valori medi decadali rappresentati nelle relative mappe riportate nelle figure 4 e 5, si evidenzia una sostanziale stabilità per le massime, mentre si osserva un aumento delle minime tra la prima e la seconda decade ed un successivo calo di pari entità nella terza.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di giugno 2010.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di giugno 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di giugno 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di giugno 2010.

Massime assolute e permanenza dei valori estremi
La tabella 1 evidenzia come solo in alcune località soprattutto della parte centrale e settentrionale dell'Isola, le temperature massime giornaliere hanno raggiunto e superato i 35 °C. Le temperature orarie nei giorni più caldi si sono mantenute oltre le soglie di 30 °C in numerose località, ed in particolare nella Piana di Ottana si sono totalizzate complessivamente oltre 100 ore, di cui 10 nella stessa giornata. Solo nelle stazioni di Ottana, Valledoria e Usini si sono registrate ore con temperature medie superiori a 35 °C. In generale, salvo alcune eccezioni, i totali dei valori orari superiori alle soglie considerate risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli "normali" relativi agli anni recenti 1995-2007.

Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di giugno 2010. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di giugno 2010. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche calcolate per il mese di giugno (figure 6 e 7), analogamente a quanto registrato in maggio, sono state inferiori sia alla media climatica che allo stesso mese del 2009, per entrambe le soglie base. Nel dettaglio, gli accumuli superiori a 0 °C hanno variato da un minimo di 400-450 GDD delle aree montuose del Gennargentu a un massimo di 600-650 GDD lungo la costa e nella pianura del Campidano, mentre quelli in base 10 °C hanno assunto valori tra 100 GDD e 300-350 GDD.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Anche le sommatorie termiche del trimestre aprile-giugno (figure 8 e 9) hanno presentato lo stesso andamento, con valori decisamente inferiori alla climatologia e, soprattutto, allo scorso anno. I valori sono risultati compresi tra 800 GDD e 1700 GDD in base 0 °C e tra 0 GDD e 800 GDD in base 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Per quanto riguarda invece, il semestre gennaio-giugno (figura 10 e 11) sono stati osservati valori inferiori allo scorso anno in tutte le aree dell'Isola, mentre rispetto alla climatologia le sommatorie sono state inferiori in base 0 °C e superiori in base 10 °C confermando il trend osservato per questo periodo negli ultimi mesi. Nel dettaglio, le sommatorie hanno variato tra 1000 GDD e 2750 GDD al di sopra di 0 °C e tra 0 GDD e 900 GDD al di sopra di 10 °C.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - giugno 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, le sommatorie complessive calcolate per il periodo ottobre 2009 - giugno 2010 (figure 12 e 13) hanno presentato valori generalmente superiori alla climatologia in particolare nelle zone centrali, mentre nelle località più costiere (soprattutto per i valori in base 0 °C) sono stati registrati accumuli più bassi. Per quanto riguarda, invece, il confronto con lo scorso anno, si sono evidenziati valori normalmente inferiori soprattutto nel settore meridionale. Nello specifico, le sommatorie hanno variato tra 1400-1800 GDD e 3900-4200 GDD per la soglia 0 °C e tra 0-200 GDD e 1200-1400 GDD per quella in base 10 °C.

Figura 12 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - giugno '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 12 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - giugno '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 13 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - giugno '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 13 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre '09 - giugno '10 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index
Contrariamente a quanto osservato a maggio, nel mese di giugno (figura 14) sono state registrate condizioni di Possibile Disagio nei territori costieri e nelle aree della pianura del Campidano, mentre nella restante parte dell’Isola mediamente non si sono avute situazioni di stress per il bestiame al pascolo.

Se invece si analizzano più dettagliatamente i dati considerando i valori orari (figura 15) si può osservare come ci siano delle stazioni, in particolare Dorgali Lanaitto, Dorgali Filitta, Sorso, Milis, Berchidda e Sardara, in cui sono state totalizzate non solo ore mensili nell'intervallo di Lieve Disagio, ma anche in quello di Disagio, Allerta e Pericolo. La stazione in cui è stato registrato il minor disagio è stata Orgosolo Montes con solo 20 ore mensili di Lieve Disagio. I giorni potenzialmente più critici del mese sono stati il 10, l'11, il 29 e 30 con diverse stazioni che hanno fatto registrare condizioni giornaliere nelle soglie di Disagio e Allerta e alcune in quella di Pericolo.

Infine, il valore di THI massimo mensile (tabella 2) è stato registrato a Dorgali Lanaitto (81.5) il giorno 30, seguito da Dorgali Filitta (81.1) e Sardara (80).

Figura 14 - Mappe di THI per il mese di giugno 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 14 - Mappe di THI per il mese di giugno 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 15 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di giugno 2010.
Figura 15 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di giugno 2010.
Tabella 2 - Valori massimi di THI per il mese di giugno 2010.
Tabella 2 - Valori massimi di THI per il mese di giugno 2010.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Vite
Il mese di giugno è stato caratterizzato da temperature generalmente contenute, soprattutto per quanto concerne i valori massimi, accompagnate da condizioni di forte ventosità registrate fra la seconda e la terza decade. Nelle aree viticole prossime alla costa, il vento ha causato escoriazioni alle foglie e alle superfici dei grappoli in formazione, specialmente sui filari più esposti e per le forme di allevamento verticali. La giornata del 30 giugno si è rivelata particolarmente critica poiché le condizioni di forte vento hanno interessato molte cultivar in una fase fenologica delicata.
Per tutte le cultivar e in tutti gli areali produttivi, rispetto al 2009 è evidente un ritardo fenologico generalizzato. La mappa fenologica riprodotta in figura 16, prodotta dal Dipartimento Specialistico Regionale Idrometeoclimatico dell'ARPAS nella collaborazione UniMi, Cra-Ucea, legata alla rete di osservazione fenologica italiana del Progetto Iphen, consente di apprezzare la scalarità di maturazione che si ha fra le aree costiere e quelle più interne.

Figura 16 - Simulazione fenologica per il vitigno Cabernet al 30 giugno 2010. Le fasi fenologiche interessate sono quelle di: acini delle dimensioni di un granello di pepe (73 in scala BBCH); chiusura grappolo (77 in scala BBCH); inizio maturazione, che si ha con l'invaiatura, quando le bacche da rigide divengono elastiche ed iniziano a cambiare colore (80 in scala BBCH).
Figura 16 - Simulazione fenologica per il vitigno Cabernet al 30 giugno 2010. Le fasi fenologiche interessate sono quelle di: acini delle dimensioni di un granello di pepe (73 in scala BBCH); chiusura grappolo (77 in scala BBCH); inizio maturazione, che si ha con l'invaiatura, quando le bacche da rigide divengono elastiche ed iniziano a cambiare colore (80 in scala BBCH).

Olivo
Le abbondanti precipitazioni del periodo primaverile estivo hanno determinato un elevato livello di vigorosità vegetativa degli oliveti, in particolare in quelli in annata di carica produttiva. Come visto per la vite, anche lo sviluppo fenologico dell'olivo mostra un ritardo generalizzato.
I rilievi fenologici effettuati nel corso del mese, hanno mostrato la fase di allegagione a cui è seguito l'inizio della crescita della drupa. Con la terza decade di giugno, si è osservato il fenomeno della cascola fisiologica dei frutti o "cascola di giugno". Questo fenomeno si è manifestato in forma ridotta in quanto non è stato accompagnato da giornate di particolare ventosità.

Note fitopatologiche
L'andamento termo-pluviometrico del mese di giugno, in particolare l'alternanza di giorni piovosi, umidità notturna e rugiada, specie nelle giornate con alte temperature ed elevata umidità, hanno fornito le condizioni ideali per la propagazione del Peronospora della vite e del Mal Bianco. Pertanto, nei principali comprensori vitivinicoli, sono proseguiti i trattamenti preventivi per tutto il mese.

Figura 17 - Andamento agrometeorologico della stazione di Dolianova per giugno 2010. Sono rappresentate le temperature massime, l'umidità massima, i cumulati di precipitazione giornalieri e le giornate di allerta secondo l'elaborazione agrometeorologica del modello Epi per la Peronospora della vite.
Figura 17 - Andamento agrometeorologico della stazione di Dolianova per giugno 2010. Sono rappresentate le temperature massime, l'umidità massima, i cumulati di precipitazione giornalieri e le giornate di allerta secondo l'elaborazione agrometeorologica del modello Epi per la Peronospora della vite.

Il grafico in figura 17 mostra, per la stazione ARPAS di Dolianova, l'andamento giornaliero delle temperature massime, dell'umidità massima e delle precipitazioni rapportate col rischio di infestazione da Peronospora evidenziato con una barra rossa, corrispondenti ai giorni di allerta nel modello Epi in uso al Dipartimento Specialistico Idrometeoclimatico dell'Arpas.

In particolare, risulta evidente la forte oscillazione delle temperature massime nel corso di tutto il mese di giugno, e l'abbassamento delle stesse nel corso della seconda decade, al contrario dell'umidità massima che rimane generalmente più stazionaria. Tale andamento si riscontra nella maggior parte delle stazioni.



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