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Riepilogo mensile agrometeorologico di luglio 2010

INTRODUZIONE
Il mese di luglio è stato caratterizzato da temperature in linea o superiori alla norma e da alcuni eventi piovosi concentrati nei primi e negli ultimi giorni del mese, che in alcuni casi sono stati molto intensi e localizzati.

Evapotraspirazione potenziale
L'evapotraspirazione potenziale nel mese di luglio mostra valori totali compresi tra circa 100 e 220 mm, con i valori più elevati concentrati nelle aree pianeggianti interne. In generale, tali dati sono superiori rispetto a quelli normali del periodo, soprattutto nel settore orientale, come mostra la mappa di anomalia climatica; se raffrontati con quelli registrati nello scorso anno, i valori risultano inferiori su buona parte del territorio isolano (figura 1).

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di luglio 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di luglio 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Gli venti piovosi del mese, concentrati nei primi giorni del mese e successivamente nei giorni 25 e 26, hanno solo parzialmente compensato la domanda evapotraspirativa del periodo, determinando un marcato deficit del bilancio idro-meteorologico che in alcune aree ha raggiunto valori superiori a -200 mm.
Le condizioni registrate nel mese in esame differiscono da quelle medie climatiche del mese di luglio, mostrando valori del deficit generalmente più elevati, come è evidente nella mappa relativa alle anomalie rispetto alle medie trentennali 1961-90 (figura 2). Rispetto alle condizioni registrate nel 2009, invece, si osservano valori di deficit più contenuti e quindi una situazione generalmente più favorevole.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di luglio 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di luglio 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Nella figura 3, che riporta distintamente le condizioni registrate nelle tre decadi, si può evidenziare la permanenza delle condizioni di deficit nell'arco dell'intero mese, con valori pressoché simili.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di luglio 2010.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di luglio 2010.

Temperature massime e minime per decade
I valori termici più elevati si sono avuti nella parte centrale del mese sia per i valori minimi che per i massimi (figure 4 e 5). Di rilievo soprattutto la riduzione delle temperature massime tra la seconda e la terza decade, quantificabile in termini di medie decadali in circa 4 °C.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di luglio 2010.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di luglio 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di luglio 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di luglio 2010.

Massime assolute e permanenza dei valori estremi
Nella tabella 1 sono riportati i valori massimi registrati dalle stazioni ARPAS nel corso del mese, insieme al numero di ore di permanenza al di sopra dei valori 30, 35 e 40 °C. Si può osservare che rispetto alla norma nel complesso il mese non è stato particolarmente caldo, in particolare se si considera la permanenza dei valori al di sopra dei 35 °C, generalmente prossimi o di poco superiori (salvo poche eccezioni) ai valori normali del periodo. Risulta in generale relativamente elevato il numero complessivo di ore con temperature superiori a 30 °C.

Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C, mese di luglio 2010. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 30, 35 e 40 °C, mese di luglio 2010. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche di luglio (figure 6 e 7) calcolate per le soglie 0 e 10 °C sono risultate in linea o superiori alla media climatica in quasi tutto il territorio regionale, ad eccezione delle aree del Sulcis-Iglesiente che hanno presentato valori di poco inferiori. Rispetto allo stesso periodo del 2009 si può notare un andamento opposto con valori generlamnete inferiori, soprattutto nel settore Sud-Occidentale.
Nel dettaglio, i valori del mese sono risultati compresi tra 550 e 850 GDD in base 0 °C e tra 250 e 550 GDD in base 10 °C.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Nel quadrimestre aprile-luglio (figure 8 e 9) si sono registrate sommatorie termiche generalmente inferiori alla climatologia e allo scorso anno, per entrambe le temperature di riferimento. Le uniche aree dove sono stati registrati valori di poco superiori sono localizzate lungo le coste orientali e in estesi territori della Gallura.
I valori in base 0 °C hanno variato da minimi di 1300 GDD a massimi di 2600 GDD, mentre in base 10 °C sono risultati compresi tra 150 e 1400 GDD, corrispondenti rispettivamente ai territori montuosi della Barbagia e alle aree del Golfo di Cagliari.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, le sommatorie calcolate per il periodo gennaio-luglio (figure 10 e 11) hanno mantenuto un andamento simile a quello osservato nel mese precedente, con valori decisamente inferiori al 2009, mentre rispetto alla climatologia le sommatorie sono state generalmente inferiori in base 0 °C e superiori in base 10 °C.
Nello specifico gli accumuli in base 0 °C hanno variato tra 1350 e 3600 GDD e quelli in base 10 °C tra 100 e 1400 GDD.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - luglio 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index
L'elaborazione del THI medio mensile (figura 12) ha evidenziato la sostanziale assenza di disagio per il bestiame al pascolo nelle aree localizzate alle quote più alte, mentre negli altri territori dell'Isola si sono presentate situazioni potenzialmente più stressanti. La condizione più critica ha riguardato i territori costieri e le aree localizzate nella pianura del Campidano, in cui sono stati registrati valori medi corrispondenti alla classe di Disagio. Rispetto alla media pluriennale calcolata per gli anni 1995-2007 la situazione è stata in linea o potenzialmente più critica in quasi tutto il territorio regionale, ad eccezione di alcuni aree della Barbagia, del Sarrabus, del Sulcis-Iglesiente in particolare.

Figura 12 - Mappe di THI per il mese di luglio 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di THI per il mese di luglio 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

L'analisi relativa al computo dei dati orari mensili nelle diverse classi di disagio (figura 13) ha mostrato la situazione potenzialmente più critica nei territori della Barbagia (Dorgali Filitta e Dorgali Lanaitto), nella piana di Ottana, nell'Anglona (Sorso) e in alcune aree meridionali (Sardara e Iglesias) in cui sono state totalizzate un cospicuo numero di ore nelle classi di Lieve disagio, Disagio, Allerta e Pericolo e alcune ore nell'intervallo di Emergenza (in particolare 51 ore Dorgali Lanaitto e 26 ore Dorgali Filitta). Il periodo più critico si è verificato nel corso della seconda decade del mese quando numerose stazioni hanno totalizzato diverse ore giornaliere nelle soglie più disagevoli.

Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di luglio 2010.
Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di luglio 2010.

Il valore di THI massimo più alto del mese (tabella 2) è stato registrato a Dorgali Lanaitto (87.6) seguito da Dorgali Filitta (86.3) e Iglesias (85.6). Altre 25 stazioni hanno presentato massimi assoluti superiori a 80.

Tabella 2 - Valori massimi di THI per il mese di luglio 2010.
Tabella 2 - Valori massimi di THI per il mese di luglio 2010.

THI e HEAT WAVES
Nella tabella 3 sono riportate per le diverse stazioni le giornate in cui l'indice THI è risultato uguale o superiore al valore 72 per almeno 14 ore giornaliere, dando luogo alle cosiddette "onde di calore" o Heat Waves (HW) che si verificano quando tali condizioni critiche persistono per almeno 3 giorni consecutivi. Nella tabella è evidenziata anche l'intensità del disagio stesso rappresentata dal totale delle ore per giorno, indicata dalle diverse colorazioni.

L'elaborazione relativa al mese di luglio ha evidenziato come oltre la metà delle stazioni monitorate sia stata interessata dalla presenza di un onda di calore almeno una volta al mese. Il periodo più critico si è verificato tra il 6 e il 23 nel corso del quale le stazioni più colpite, localizzate in prevalenza nelle Barbagie (Dorgali Filitta e Lanaitto), nel settore Nord-orientale (Siniscola, Arzachena mobile e Berchidda) e nella fascia costiera Sud-orientale (Muravera), sono state caratterizzate da oltre 15 giorni consecutivi di caldo con intensità di disagio variabile nelle tre classi (Lieve, Media, Alta).
Nel 35 % delle stazioni non è stata riscontrata alcuna onda di calore pur essendo state registrate in molte di queste alcune giornate isolate con condizioni di criticità.


Tabella 3 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - luglio 2010.
Tabella 3 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - luglio 2010.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Vite
Nel corso del mese di luglio, per le principali cultivar della Sardegna, la fase fenologica è risultata di accrescimento del grappolo. Per quanto riguarda le precoci francesi, come per il Cabernet Sauvignon, si è riscontrata l'invaiatura nel corso dell'ultima decade del mese. Le temperature ottimali di sviluppo della coltura per il periodo analizzato vanno da 22 a 26 °C, sono invece da considerare critici i valori al di sopra di 35-37 °C. Durante il mese di luglio, tali condizioni critiche sono state registrate nelle principali aree viticole, in alcuni casi anche per periodi prolungati. Gli elevati valori termici, ed i conseguenti tassi evapotraspirativi elevati, hanno determinato la necessità di eseguire adeguate irrigazioni di soccorso, allo scopo di limitare gli effetti negativi di prolungati stress idrici.
I dati sull'andamento fenologico raccolti nei rilievi in campo, trovano corrispondenza con i valori che scaturiscono dalla modellistica fenologica in uso presso il Dipartimento Idrometeoclimatico. Tali dati sono stati utilizzati per predisporre le mappe di simulazione fenologica, nell'ambito della collaborazione fra l'ARPAS e l'Istituto di Produzioni Vegetali dell'Università di Milano e l'UCEA-CRA per il progetto IPHEN. Le mappe riportate nella figura 14 raffigurano per la Sardegna la situazione fenologica stimata al 30 giugno e 10 luglio per il vitigno Cabernet, per mezzo di un modello basato sul cumulo delle ore normali di caldo.

Figura 14 - Simulazione fenologica per il vitigno Cabernet al 30 giugno e 10 luglio 2010. Le fasi fenologiche interessate sono quelle di: acini delle dimensioni di un granello di pepe (73 in scala BBCH); chiusura grappolo (77 in scala BBCH); inizio maturazione, che si ha con l'invaiatura, quando le bacche da rigide divengono elastiche ed iniziano a cambiare colore (80 in scala BBCH).
Figura 14 - Simulazione fenologica per il vitigno Cabernet al 30 giugno e 10 luglio 2010. Le fasi fenologiche interessate sono quelle di: acini delle dimensioni di un granello di pepe (73 in scala BBCH); chiusura grappolo (77 in scala BBCH); inizio maturazione, che si ha con l'invaiatura, quando le bacche da rigide divengono elastiche ed iniziano a cambiare colore (80 in scala BBCH).

Olivo
La fase fenologica del mese di luglio è stata di ingrossamento delle drupe. I dati dei rilievi in campo rispecchiano l'andamento delle temperature del periodo primaverile estivo. Pur riscontrando un ritardo fenologico ancora presente, la coltura sta colmando il gap accumulato, e l'andamento generale può ritenersi simile a quello degli anni precedenti. La vigoria della vegetazione appare buona nonostante l'elevato regime termico.

Note Fitopatologiche
Nel mese di luglio l'andamento termo pluviometrico è risultato particolarmente favorevole alla proliferazione fungina, in particolare non si sono placate le infestazioni da Peronospora della vite e Mal Bianco, pertanto nei principali comprensori vitivinicoli sono proseguiti i trattamenti preventivi con prodotti di contatto o sistemici, distribuiti nel corso della fase fenologica di accrescimento e prechiusura del grappolo.
Come per il mese di giugno, infatti, l'alternanza di giorni piovosi, l'umidità notturna e la rugiada, sono risultati elementi a favore della propagazione della Peronospora, specie nelle giornate con alte temperature ed elevata umidità.

Figura 15 - Andamento agrometeorologico della stazione di Oliena - luglio 2010. Sono rappresentate le temperature massime, l'umidità massima, i cumulati di precipitazione giornalieri e le giornate di allerta per la Peronospora della vite secondo l'elaborazione agrometeorologica del modello Epi.
Figura 15 - Andamento agrometeorologico della stazione di Oliena - luglio 2010. Sono rappresentate le temperature massime, l'umidità massima, i cumulati di precipitazione giornalieri e le giornate di allerta per la Peronospora della vite secondo l'elaborazione agrometeorologica del modello Epi.

Il grafico in figura 15 mostra, per la stazione ARPAS di Oliena, l'inusuale andamento delle temperature massime, dell'umidità massima, rapportate con le precipitazioni e il rischio di infestazione da Peronospora evidenziato con una barra rossa, atta ad identificare i giorni di allerta nel modello Epi.

Nonostante i cumulati di precipitazione siano significativi solamente nel corso della prima decade, l'umidità elevata e la rugiada, abbinate alle temperature massime, hanno determinato la segnalazione di numerose giornate di allerta da parte del modello Epi. Situazione straordinaria per il mese di luglio in cui molto spesso le ridotte o pressoché assenti precipitazioni e le elevate temperature non comportano rischio da infestazioni fungine.

I risultati che si evincono dall'analisi dei dati provenienti dalla stazione di Oliena, sono estendibili a tutto il resto del territorio, in quanto gli elevati valori di umidità riscontrati nella prima decade del mese e le precipitazioni, in particolare fra il 5 e 9 luglio hanno generato in tutti i comprensori vitivinicoli rischio da infestazioni fungine.

Durante il corso del mese, sono scaturite numerose segnalazioni di infestazioni diffuse di afidi e cocciniglie a seguito delle condizioni termiche e igrometriche descritte, in quanto, in particolare gli afidi, effettuano olocicli secondari su piante ornamentali come l'oleandro, che in questo periodo risultano essere in fiore ed in pieno vigore vegetativo vista l'elevata capacità di resistenza alla siccità e la diffusione della specie su tutto il territorio.



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