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Riepilogo mensile agrometeorologico di settembre 2010

Introduzione
Nel mese di settembre si é registrata una generale carenza di precipitazioni, ad eccezione del settore Nord-orientale, interessato da eventi abbondanti ed intensi.

Evapotraspirazione potenziale
I valori totali dell'evapotraspirazione di riferimento stimati per il territorio regionale variano tra minimi di circa 70 e 130 mm/mese. Tali dati sono sostanzialmente in linea con quelli del 2009, mentre rispetto ai dati medi climatici si evidenziano differenze più marcate, sia positive e negative (figura 1).

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di settembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di settembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Gli apporti piovosi del mese sono stati scarsi su buona parte del territorio regionale ad eccezione della fascia Nord-orientale, dove si sono avuti cumulati prossimi o superiori alle corrispondenti medie climatiche mensili, soprattutto per effetto delle piogge cadute nei primi giorni del mese. Il bilancio tra perdite evapotraspirative ed apporti piovosi mostra una situazione generalizzata di deficit superiore rispetto alle condizioni tipiche del periodo (mappa di anomalia climatica riportata nella figura 2), ad eccezione delle aree interessate dai maggiori apporti.

Da evidenziare l'abbondanza e l'elevata intensità oraria delle piogge registrate nei giorni 2 e 3, in particolare nella Baronia (56.8 e 46.6mm rispettivamente a Siniscola e ad Orosei, concentrati in meno di un'ora e con un massimo di 42.6 mm/10min); queste piogge intense hanno provocato condizioni di ristagno idrico ed allagamento dei campi, ed un intenso ruscellamento superficiale con effetti erosivi, particolarmente nelle aree in pendio e in presenza di suoli caratterizzati da una minore capacità di infiltrazione e con scarsa copertura vegetale.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di settembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di settembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Nella figura 3, sono raffigurate le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi del mese e soprattutto le condizioni di surplus in aree circoscritte nella prima decade.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di settembre 2010.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di settembre 2010.

Temperature massime e minime per decade
I valori medi mensili delle massime e delle minime sono stati pressoché in linea o di poco inferiori (le minime) con i dati medi degli anni recenti. Nel corso del mese si è assistito ad una primo periodo piuttosto caldo, evidente soprattutto nelle mappe decadali delle temperature massime, ed una riduzione sensibile nella seconda parte del mese.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di settembre 2010.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di settembre 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di settembre 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di settembre 2010.

Massime assolute e permanenza dei valori estremi
Come si può osservare dalla tabella 1, nella maggior parte delle stazioni gli estremi termici giornalieri hanno superato i 30 °C, ed in alcune anche i 35 °C. L'analisi della permanenza delle temperature orarie oltre le soglie 25, 30 e 35 °C mostra una situazione generalmente nella norma.

Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di settembre 2010. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di settembre 2010. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Il mese di settembre è stato caratterizzato da sommatorie termiche generalmente inferiori alla media climatica e allo scorso anno per entrambe le temperature di riferimento 0 e 10 °C (figure 6 e 7). I valori sono compresi tra 340 e 700 GDD in base 0 °C e tra 40 e 400 GDD in base 10 °C, con gli accumuli maggiori registrati lungo la costa meridionale e Sud-orientale dell'Isola.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Anche nel periodo aprile-settembre si sono totalizzati valori inferiori alla media climatica e soprattutto allo stesso periodo dello scorso anno (figure 8 e 9) evidenziando anomalie negative che hanno raggiunto i 300-350 GDD lungo il settore occidentale. Nel dettaglio, le sommatorie sono risultate comprese tra 2200 e 4000 GDD rispetto alla soglia di 0 °C e tra 500 e 2200 GDD in base 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, le sommatorie calcolate dall'inizio dell'anno, rappresentate graficamente nelle figure 10 e 11, hanno raggiunto valori inferiori rispetto all'anno precedente, particolarmente nella Sardegna occidentale e sulla catena del Gennargentu; rispetto alla climatologia sono stati registrati accumuli superiori, seppur di poco, ad eccezione dei territori più vicini alla costa. In particolare, sono stati totalizzati tra 2400 e 5100 GDD in base 0 °C e tra 500 e 2200 GDD in base 10 °C, con valori minimi che hanno interessato i massicci montuosi e quelli maggiori localizzati nei litorali meridionali e orientali e nella Pianura del Campidano.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - settembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Temperature Humidity Index
Il THI medio di settembre (figura 12) ha presentato valori nell'intervallo di Possibile Disagio generalmente nelle aree costiere e nei territori della Pianura del Campidano, mentre nel resto dell'Isola non si sono verificate condizioni stressanti per il bestiame al pascolo. Nelle aree in cui è stato registrato un certo disagio si sono comunque avuti valori di THI inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Figura 12 - Mappe di THI per il mese di settembre 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di THI per il mese di settembre 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

Dall'analisi relativa al computo delle ore mensili di THI (figura 13) nelle diverse classi di disagio si può rilevare come circa il 20 % delle stazioni abbia registrato oltre 100 ore di Lieve Disagio, oltre 60 di Disagio, oltre 30 di Allerta e alcune ore di Pericolo. Il periodo potenzialmente più stressante per il bestiame è stato osservato tra il 3 e l'8 settembre, quando alcune stazioni hanno totalizzato diverse ore negli intervalli di maggior disagio.

Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di settembre 2010.
Figura 13 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di settembre 2010.

Tra i massimi valori di THI (tabella 2) il picco si è avuto nella stazione di Dorgali Filitta (81.4) mentre altre quattro stazioni (Sardara, Iglesias, Dorgali Lanaitto e Dolianova) hanno fatto registrare valori uguali o superiori a 80.

Tabella 2 - Valori massimi di THI per il mese di settembre 2010.
Tabella 2 - Valori massimi di THI per il mese di settembre 2010.

THI e HEAT WAVES

Come si evince dalla tabella 3, nel corso del mese non è stata registrata alcuna onda di calore o Heat Waves (HW), intesa come un periodo di almeno tre giorni consecutivi in cui il valore di THI è risultato uguale o superiore a 72 per almeno 14 ore giornaliere.
Solo in alcune stazioni si sono avuti dei giorni isolati con condizioni di lieve e medio disagio.

Tabella 3 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - settembre 2010. Nelle caselle è indicato il numero di ore giornaliere con THI?72. Con il bordino rosso sono evidenziate le giornate in cui si è verificata un'onda di calore.
Tabella 3 - Stazioni agrometeorologiche con THI superiore a 72 per almeno 14 ore e onde di calore - settembre 2010. Nelle caselle è indicato il numero di ore giornaliere con THI?72. Con il bordino rosso sono evidenziate le giornate in cui si è verificata un'onda di calore.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Figura 14 - Operazioni di insilamento in un silo orizzontale.
Figura 14 - Operazioni di insilamento in un silo orizzontale.
Le condizioni meteorologiche di settembre sono state favorevoli per il completamento del ciclo delle diverse specie in irriguo. Sono stati eseguiti i tagli di erba medica senza particolari problemi per la fienagione considerando gli scarsi apporti piovosi del mese, e le operazioni di insilamento di altri cereali quali sorgo o mais.
Nel caso di coltivazioni di mais utilizzate per la produzione di granella, il ciclo è proseguito regolarmente anche grazie ai minori attacchi di patogeni registrati in diverse aree di coltivazione e alle temperature non particolarmente alte, ad eccezione di alcune giornate nella prima e seconda decade del mese.





Figura 15 - Riso in fase di maturazione.
Figura 15 - Riso in fase di maturazione.
Intorno alla metà del mese si è svolta la raccolta delle varietà più precoci di riso come Carnaroli, Baldo e Roma, mentre per quelle a maturazione media e tardiva le operazioni sono iniziate verso la fine del mese. In generale le produzioni sono state soddisfacenti anche grazie al decorso siccitoso di settembre che ha evitato il problema dell'allettamento piuttosto frequente in questo periodo.
Nelle aree in cui le condizioni dei suoli lo consentivano sono inoltre iniziate le operazioni di semina degli erbai a ciclo autunno-primaverile, mentre negli altri terreni in cui perdurava il deficit idrico la situazione è risultata più delicata e si è dovuto posticipare le attività di campo.



Ortive
Figura 16 - Coltivazione di carciofo.
Figura 16 - Coltivazione di carciofo.
La coltivazione del carciofo ha proseguito il ciclo regolarmente anche nel mese di settembre presentando fasi fenologiche variabili in base all'epoca di impianto. Inoltre le condizioni meteorologiche non dovrebbero aver favorito attacchi da parte di insetti dannosi per la coltura come i lepidotteri la cui presenza nel corso del mese è stata piuttosto limitata. Per quanto riguarda altre colture come cavolo, finocchio, cipolla e insalate possono essersi verificati problemi nel ciclo colturale in seguito alle condizioni di scarsa disponibilità idrica dei terreni e sono da segnalare ritardi nelle operazioni di semina e trapianto.






Vite
Il mese di settembre è stato caratterizzato da condizioni agrometeorologiche particolarmente favorevoli al proseguo delle operazioni di vendemmia per le principali varietà Sarde, in particolare le ridotte precipitazioni hanno limitato le necessità di trattamenti fitosanitari da attacchi di Botrite o di Marciume acido favorendo la qualità delle uve, già sottoposte a numerosi trattamenti nel corso del periodo primaverile a causa delle abbondanti precipitazioni ed il conseguente rischio Peronospora. I cumulati termici sono risultati inferiori rispetto alla media climatologica mensile, e questo ha determinato se pur lievemente anche a settembre un ritardo nella fenologia e quindi nel conferimento delle uve alle Cantine. Per la maturazione delle uve rosse sono stati particolarmente significativi i dati relativi alle escursioni termiche fra giorno e notte registrati fra agosto e settembre, per l'importante influenza sulle componenti aromatiche dell'acino.

Olivo
Nel corso del mese è proseguito l'accrescimento delle drupe. Le piante hanno mostrato un buono stato vegetativo nonostante il ridotto apporto di precipitazioni. Le temperature miti del mese di settembre hanno determinato condizioni favorevoli per gli attacchi della mosca delle olive: si è evidenziato, infatti, un incremento sostanziale della presenza di adulti nei principali areali olivicoli, associata all'aumento dell'attività di ovideposizione dovuta ad una migliore recettività delle drupe.
Per questo motivo le favorevoli condizioni meteorologiche sono state sfruttate, in particolare nel corso della terza decade, per effettuare le lavorazioni preparatorie alla raccolta anticipata delle olive, che avviene proprio per ridurre al minimo l'infestazione delle drupe, raccogliendo al momento dell'invaiatura, nel mese di ottobre.



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