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Riepilogo mensile agrometeorologico di novembre 2010

INTRODUZIONE
Il mese di novembre è stato molto piovoso sia in termini di cumulati totali sia come numero di giorni di pioggia. Le temperature minime e massime sono state in linea rispetto ai valori medi degli ultimi anni.

Evapotraspirazione potenziale
I valori totali mensili dell'evapotraspirazione variano secondo la località tra 30 e 50 mm/mese, come mostra la figura 1. Rispetto al novembre dello scorso anno i valori appaiono relativamente più bassi sulla quasi totalità del territorio regionale; anche se raffrontati ai corrispondenti valori medi climatologici, i valori del mese risultano generalmente inferiori su buona parte dell'Isola.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di novembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di novembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Le abbondanti piogge cadute per tutto il mese di novembre, particolarmente concentrate nel settore occidentale, hanno dato luogo ad ampie condizioni di surplus sulla quasi totalità del territorio isolano, superiori alle condizioni tipiche del periodo e soprattutto rispetto a quanto si è verificato nello stesso periodo dell'anno precedente (figura 2). Dalla mappa si può osservare che in nessuna località dell'Isola le precipitazioni sono risultate quantitativamente inferiori alle perdite evapotraspirative.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di novembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di novembre 2010 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Le abbondanti piogge cadute soprattutto sulle località del versante occidentale hanno determinato un notevole eccesso idrico ben evidente nelle mappe riportate nella figura 2.
L'abbondanza e l'elevata intensità oraria delle piogge registrate sul finire della prima decade e intorno alla metà del mese, hanno provocato condizioni di ristagno idrico e di ruscellamento superficiale con effetti erosivi, particolarmente intensi nelle aree in pendio e in presenza di suoli caratterizzati da una minore capacità di infiltrazione.
Nella figura 3 si evidenziano le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di novembre 2010.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di novembre 2010.

Temperature massime e minime per decade
Nel corso del mese si è assistito ad un progressivo calo delle temperature giornaliere sia minime che massime, che negli ultimi giorni del mese hanno raggiunto i valori più bassi.
Tale andamento è evidente nelle mappe dei valori medi decadali delle temperature minime e massime riportate nelle figure 4 e 5. In particolar modo si può osservare come le riduzioni tra la seconda e la terza decade siano di entità superiore (circa il doppio) rispetto a quelle delle prime due decadi.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di novembre 2010.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di novembre 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di novembre 2010.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di novembre 2010.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche relative al mese di novembre (figure 6 e 7) sono risultate generalmente inferiori alla climatologia e in particolare al dato dello scorso anno per entrambe le soglie, ad eccezione di alcune aree centrali che per i valori sopra 10 °C hanno presentato accumuli termici in linea o di poco superiori.
Nel dettaglio, le sommatorie in base 0 °C hanno variato da 100 GDD a 450 GDD in base 0 °C mentre quelle in base 10 °C hanno assunto valori tra 0 e 100 GDD, con i valori minori concentrati nei rilievi montuosi e quelli maggiori lungo le coste meridionali.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Le sommatorie calcolate per il bimestre ottobre-novembre (figure 8 e 9) hanno mostrato valori inferiori allo stesso periodo dello scorso anno e soprattutto al dato medio climatologico particolarmente nel settore orientale. Gli accumuli hanno variato da minimi di 350 GDD a massimi di 1000 GDD sopra i 0 °C e da 0 GDD a 400 GDD sopra i 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Anche le sommatorie termiche calcolate dall'inizio dell'anno (figure 10 e 11) hanno fatto registrare valori più bassi sia rispetto ai valori medi climatici che a quanto osservato lo stesso periodo dello scorso anno; fanno eccezione alcuni territori localizzati centralmente che hanno presentato sommatorie leggermente più elevate della climatologia al di sopra di 10 °C. Nel dettaglio sono stati totalizzati fino a 6000 GDD in base 0 °C e fino a 2700 GDD in base 10 °C.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - novembre 2010 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Wind Chill Index
L'elaborazione relativa al WCI medio mensile (figura 12) ha mostrato una condizione di Lieve Disagio distribuita in quasi tutto il territorio regionale, con condizioni più critiche (Disagio) in aree circoscritte del Gennargentu, e assenza di disagio lungo le coste e nella pianura del Campidano. I valori sono risultati sostanzialmente in linea con i dati medi pluriennali (1995-2007).

Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di novembre 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di novembre 2010 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

Il computo delle ore mensili nelle diverse classi di disagio (figura 13) ha fatto rilevare la condizione più disagevole per il bestiame in alcuni territori montuosi della Barbagia, che hanno totalizzato oltre 600 ore mensili tra Lieve Disagio, Disagio e Elevato Disagio. La situazione potenzialmente meno stressante, invece, è stata rilevata nelle stazioni costiere e in alcuni territori della pianura del Campidano che hanno totalizzato meno di 300 ore di Lieve Disagio.

Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di novembre 2010.
Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di novembre 2010.

Le giornate più critiche si sono verificate tra il 23 e il 27 con diverse località che hanno presentato condizioni persistenti nelle classi di potenziale stress fisiologico. Come mostra la tabella 1, il valore più basso di WCI, pari a -17, è stato registrato nella stazione di Bitti, mentre altre stazioni tra cui Orgosolo Montes (con -14.8) e Sadali (-9.2) hanno raggiunto valori significativi.

Tabella 1 - Valori minimi di WCI per il mese di novembre 2010.
Tabella 1 - Valori minimi di WCI per il mese di novembre 2010.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Le piogge persistenti che hanno caratterizzato il mese hanno determinato rallentamenti nelle operazioni di raccolta delle colture in irriguo e ritardi nelle semine delle specie a ciclo autunno-primaverile. Nelle aree in cui le precipitazioni sono state più abbondanti e nei suoli più pesanti possono essersi verificati allagamenti e ristagni idrici con conseguenti problemi per le colture in campo a seguito delle condizioni asfittiche dei suoli, mentre laddove le piogge sono state più contenute e nelle aree caratterizzate da suoli più sciolti, le colture hanno continuato il ciclo abbastanza regolarmente grazie alle temperature non particolarmente basse e alla buona disponibilità idrica dei terreni.
Le piogge abbondanti non sembra abbiano determinato particolari problemi di allettamento per la coltura del riso, a parte le limitazioni nella raccolta; tuttavia si possono ipotizzare cali di resa nelle colture seminate in ritardo e nelle varietà più tardive e meno rustiche, attribuibili ad abbassamenti termici che hanno contraddistinto alcuni giorni di agosto in prossimità della fioritura.

Ortive
Le specie ortive coltivate nelle aree più interessate dalle precipitazioni o in terreni pesanti e/o di fondovalle hanno subito danni piuttosto consistenti a causa delle condizioni di saturazione dei suoli. Inoltre, la grandinata che ha coinvolto diverse aree del Campidano ha aggravato maggiormente la condizione delle colture determinando, ad esempio nel carciofo, evidenti spellamenti nella cuticola e conseguenti problemi per la commercializzazione del prodotto.

Olivo
Le operazioni in campo legate alla raccolta anticipata delle olive da olio e alla raccolta delle olive da mensa, come il posizionamento e la gestione delle reti, e il conseguente utilizzo di sistemi ausiliari alla raccolta, è stata ostacolata dalla eccezionale frequenza delle precipitazioni, che hanno creato disagi in termini pratici agli operatori della filiera.



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