Riepilogo mensile agrometeorologico di marzo 2011
INTRODUZIONE
Dal punto di vista agrometeorologico il mese di marzo è stato caratterizzato da apporti piovosi superiori alle corrispondenti medie climatiche nella metà orientale dell'Isola, ed inferiori nella parte occidentale; le temperature giornaliere hanno manifestato ampie fluttuazioni nel corso del mese, soprattutto nei valori minimi.
Evapotraspirazione potenziale
I cumulati di evapotraspirazione calcolati per il mese di marzo sono compresi tra circa 40 mm/mese per le località a maggior quota, fino a circa 80 mm/mese nelle principali aree pianeggianti (figura 1). Come mostrano le mappe di anomalia, in generale tali valori risultano prossimi sia a quelli dell'anno precedente, sia a quelli climatici, con variazioni contenute nei 10 mm. In generale gli incrementi sono localizzati al Nord.
 |
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di marzo 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
Le piogge più significative si sono verificate soprattutto nelle prime due decadi del mese ed hanno interessato in particolare la metà orientale dell'Isola, dove i cumulati mensili hanno sensibilmente superato le medie climatiche trentennali. In molte località del versante occidentale, invece, i valori si sono attestati al di sotto dei valori attesi. Il bilancio tra gli apporti e le perdite evapotraspirative ha generato perciò una situazione differente tra i due versanti dell'Isola, come è ben evidente nella figura 2: in particolare, nella parte orientale e soprattutto nell'area centrale montuosa e nel settore Nord-orientale i valori risultano ampiamente positivi ed indicano un incremento di disponibilità idrica, mentre nel versante occidentale (in particolare nell'Oristanese, nel Medio Campidano e nella Nurra) si registra una riduzione. Rispetto alle condizioni medie climatiche si evidenziano anomalie di segno opposto nelle diverse aree dell'Isola: si registra una minore disponibilità idrica rispetto alla norma su buona parte del settore occidentale, mentre si hanno anomalie positive anche marcate nella parte costiera Nord-orientale. Le differenze appaiono ancora più marcate se si raffrontano i valori del mese in esame con quelli corrispondenti del 2010.
 |
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di marzo 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Nella figura 3, sono rappresentate le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi del mese ed in particolare le condizioni di surplus che hanno caratterizzato il settore Nord-orientale nella prima decade, e quelle di deficit diffuso della terza.
 |
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di marzo 2011. |
L'analisi delle piogge giornaliere evidenzia alcuni eventi significativi che hanno interessato particolarmente il settore Nord-orientale nei primi due giorni del mese, con cumulati giornalieri compresi tra circa 45 e 60 mm. Nella trasformazione di tali apporti meteorici nelle diverse componenti del bilancio idrologico è opportuno considerare oltre alla consistenza e all'intensità che li ha caratterizzati, le condizioni di idratazione dei suoli quando si sono verificate le piogge, che possono aver limitato i processi di infiltrazione e favorito il ruscellamento superficiale; occorre infatti segnalare che nella seconda metà di febbraio alcune di queste località sono state interessate da piogge frequenti che complessivamente hanno raggiunto valori compresi, tra circa 30 ed oltre 70 mm. Considerando anche la scarsa evapotraspirazione del periodo, il conseguente stato di imbibizione dei terreni può aver provocato un minor tasso di infiltrazione favorendo maggiormente i ristagni ed alimentando il ruscellamento superficiale. Le condizioni che hanno caratterizzato gli eventi meteorici dei primi giorni di marzo sono state tali da provocare nelle aree pianeggianti fenomeni di ristagno idrico ed allagamento dei campi, a causa della difficoltà di sgrondo dell'acqua in eccesso, nonché l'ingrossamento e la tracimazione dei corsi d'acqua.
Temperature massime e minime per decade
Nel corso del mese le temperature giornaliere hanno mostrato ampie fluttuazioni, soprattutto nei valori minimi con variazioni che in alcune stazioni hanno superato i 10 °C nell'arco di due giorni; l'analisi dei valori medi decadali (figure 4 e 5) evidenzia, sia per le massime che per le minime, un forte incremento tra la prima e la seconda decade, mediamente di circa 4 °C, e variazioni più contenute tra la seconda e la terza, in ulteriore aumento per le massime e in diminuzione per le minime.
 |
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di marzo 2011. |
 |
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di marzo 2011. |
Minime assolute e permanenza dei valori estremi
Nel corso del mese le temperature minime giornaliere hanno raggiunto o superato i -5 °C (fino a raggiungere il picco di -6.0 °C) solo nelle due stazioni di Gavoi e Villanova Strisaili. In generale, se si considerano le temperature inferiori allo zero, nella maggior parte delle stazioni si è registrato un numero di ore prossimo ai valori medi degli anni recenti.
 |
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura minima e permanenza dei valori orari sotto le soglie di 0, -3 e -5 °C, mese di marzo 2011. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori "normali" sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche relative al mese di marzo (figure 6 e 7) sono state generalmente inferiori rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, per entrambe le soglie di riferimento; dal confronto con le medie climatologiche trentennali questi valori risultano invece in linea o di poco superiori, in particolare nel settore Nord-occidentale e centrale. Nel dettaglio, gli accumuli sono compresi tra circa 50 e 400 GDD in base 0 °C, e tra 0 e 60 GDD in base 10 °C, con i valori più alti localizzati lungo le coste occidentali e meridionali.
 |
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di marzo 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
 |
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di marzo 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie del trimestre gennaio-marzo 2011, riportate graficamente nelle figure 8 e 9, sono state inferiori sia rispetto allo scorso anno per entrambe le soglie di riferimento sia rispetto al clima per la soglia in base 0 °C; le anomalie rispetto al dato climatico in base 10 °C sono invece risultate in linea o leggermente superiori, in particolare lungo la fascia occidentale. I cumulati sono compresi tra 130 e 1000 GDD in base 0 °C e tra 0 e 100 GDD in base 10 °C
 |
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - marzo 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
 |
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - marzo 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Anche le sommatorie calcolate per il periodo ottobre 2010-marzo 2011 (figure 10 e 11) sono state quasi ovunque inferiori sia rispetto allo scorso anno che alla climatologia, ad eccezione degli accumuli in base 10 °C, che rispetto al clima hanno mostrato valori in linea o leggermente superiori. Le sommatorie sono variate da 500 a 2400 GDD in base 0 °C e da 0 a 530 GDD in base 10 °C.
 |
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2010 - marzo 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
 |
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2010 - marzo 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Wind Chill Index
Il WCI medio mensile relativo al mese di marzo (figura 12) ha mostrato una condizione diffusa di Lieve Disagio, ad eccezione di alcune aree in quota del massiccio del Gennargentu che hanno presentato valori potenzialmente più critici (Disagio). Rispetto alla media 1995-2007 l'indice ha mostrato una condizione di maggiore stress in particolare nella costa meridionale e centro-occidentale e di minor disagio nei territori della Gallura. La restante parte dell'Isola ha presentato valori sostanzialmente simili.
 |
Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di marzo 2011 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
Il computo di ore mensili nelle diverse classi di disagio (figura 13) ha mostrato una condizione potenzialmente più critica nei territori della Barbagia-Ogliastra e del Meilogu-Marghine-Planargia, dove si sono totalizzate oltre 600 ore suddivise tra le classi di Lieve Disagio, Disagio ed Elevato Disagio.
 |
Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di marzo 2011. |
Le giornate più disagevoli si sono avute tra il 7 e il 12 marzo. In una di queste giornate è stato anche registrato il minimo assoluto del mese, pari a -13.8, nella stazione di Sadali (figura 14).
 |
Figura 14 - Valori minimi di WCI per il mese di marzo 2011. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Vite
 |
Figura 15 - Prime foglie distese su Chardonnay (24 marzo 2011) |
Nel corso del mese è ripresa a pieno ritmo l'attività vegetativa della vite. I rilievi in campo secondo le cultivar considerate e l'areale produttivo, hanno mostrato una fenologia variabile dalla gemma cotonosa, al germogliamento, fino alla formazione delle prime foglie distese. La foto in figura 15 mostra le prime foglie distese di Chardonnay il 24 marzo 2011 nei vigneti di Santa Maria La Palma (Alghero).
Olivo
L'andamento termo-pluviometrico della stagione invernale e dell'inizio di primavera ha favorito la formazione di nuovi germogli e in generale l'attività vegetativa negli oliveti. Nelle aree olivicole in cui si sono avuti i maggiori attacchi della cocciniglia mezzo grano di pepe sono stati effettuati i trattamenti mediante oli bianchi.
Fenologia delle specie vegetali di interesse naturalistico ed allergologico Cupressus sempervirens L.
Nel corso del mese sono proseguite le fioriture delle Cupressacee e delle Taxacee, come il cipresso sempreverde, il cipresso arizonica e il cipresso layandi, quest'ultimo molto utilizzato per la realizzazione di siepi. La ridotta quantità di precipitazioni, in alcune aree della Sardegna, ha contribuito all'aumento del disagio per gli allergici. Nel corso del mese è iniziata la fioritura della Parietaria, Urticacea erbacea di elevato interesse allergologico molto diffusa e patita dalla popolazione allergica alle Urticacee e alle Graminacee; questa risulterà una delle principali specie di interesse allergologico per tutto il periodo primaverile, in quanto particolarmente diffusa. In merito alle fioriture delle specie spontanee e ornamentali di interesse si segnala la fioritura delle acidofile, come le camelie, la fioritura di molte Ophrys spontanee, orchidacee frequentemente visibili anche sul ciglio stradale delle zone collinari. Fra le Oleaceae ornamentali si segnala la prolungata fioritura della Forsythia. Fra le altre fioriture si segnala il Gelsomino di San Giuseppe, detto anche Gelsomino d'inverno, il Viburno Palla di Neve, la Acacia Dealbata, che ha iniziato anch'essa a fiorire dal mese di febbraio e ha prolungato la fioritura al mese di marzo.
|