Riepilogo mensile agrometeorologico di aprile 2011
INTRODUZIONE
Il mese di aprile si è caratterizzato per le temperature massime generalmente superiori alle medie climatiche e per le piogge abbondanti sul versante orientale e particolarmente in Ogliastra.
Evapotraspirazione potenziale
L'evapotraspirazione del mese di aprile è variata secondo le località da valori minimi di circa 50 a massimi prossimi a 125 mm/mese (figura 1). Come mostrano le mappe di anomalia, i dati elaborati risultano generalmente superiori sia a quelli dell'anno precedente sia, in misura maggiore, ai corrispondenti dati medi trentennali.
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di aprile 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
Nel mese di aprile gli apporti piovosi si sono concentrati nell'ultima decade e si sono distribuiti in modo disomogeneo: le piogge nel complesso sono state generalmente inferiori alle medie climatiche sul versante occidentale (ad eccezione dell'Oristanese) e decisamente superiori alle medie sul versante opposto, con picchi elevati in Ogliastra. Il bilancio tra l'evapotraspirazione e le piogge mostra valori positivi anche rilevanti per le aree con i maggiori apporti, mentre nelle restanti aree del territorio regionale si registrano condizioni di deficit anche piuttosto intensi, come nel caso ad esempio del Medio Campidano e della Nurra, che indicano una riduzione della disponibilità idrica. Rispetto alle condizioni medie climatiche del trentennio di riferimento si può osservare una generale carenza, ad eccezione delle aree del settore orientale, in cui le piogge del mese sono state superiori alle medie climatiche. Rispetto alle condizioni del 2010, se si prescinde dalle aree sudorientali caratterizzate da piogge abbondanti, le differenze appaiono più eterogenee.
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di aprile 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Nella figura 3, sono rappresentate le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi del mese ed, in particolare, le condizioni di deficit esteso delle prime due decadi e di surplus della terza decade. La distribuzione degli eventi piovosi sul finire del mese, nelle aree in cui il bilancio segna i valori più bassi, e l'assenza di piogge significative dalla seconda decade di marzo, hanno influito sul contenuto idrico dei suoli e quindi sulla disponibilità per le coltivazioni e per la vegetazione spontanea.
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Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di aprile 2011. |
Temperature massime e minime per decade
I valori medi mensili delle temperature massime giornaliere si sono collocati al di sopra delle corrispondenti medie climatiche di circa 1-2 °C, mentre le medie delle temperature minime giornaliere sono molto prossime ai valori climatologici. Le mappe decadali delle temperature minime (figura 4) evidenziano un calo dalla prima alla seconda decade, quando si sono avute le giornate più fredde, ed un sensibile rialzo nella terza decade, pari mediamente a circa 4 °C. Per le massime (figura 5), invece, la prima decade è stata la più calda quindi si è avuta una riduzione nella seconda decade, mediamente di circa 3.5 °C, e un ulteriore calo nella terza di circa 1 °C.
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Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di aprile 2011. |
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Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di aprile 2011. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche relative al mese di aprile sono state superiori rispetto allo scorso anno e soprattutto al dato medio climatologico sia per i valori in base 0 °C che per quelli in base 10 °C (figure 6 e 7). Le aree che hanno presentato le anomalie maggiori sono state quelle situate alle quote più alte come il Gennargentu e il Marghine-Planargia. L'analisi dei dati mensili mostra valori compresi 250 e 500 GDD per le sommatorie in base 0 °C e tra 0 e 180 GDD per quelle in base 10 °C, con i valori più alti distribuiti lungo la costa occidentale e meridionale.
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Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di aprile 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di aprile 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie termiche del quadrimestre gennaio-aprile (figure 8 e 9) hanno presentato valori generalmente inferiori rispetto allo scorso anno per entrambe le soglie 0 e 10 °C, mentre rispetto alla climatologia sono stati osservati andamenti differenti con anomalie generalmente negative sopra i 0 °C e differenze positive sopra i 10 °C in particolare nel settore centrale e Nord-occidentale. I valori sono compresi tra circa 400 e 1500 GDD in base 0 °C e tra 0 e 250 GDD in base 10 °C.
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Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - aprile 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Infine le sommatorie calcolate per il periodo ottobre 2010-aprile 2011 (figure 10 e 11) sono risultate quasi ovunque inferiori sia rispetto allo scorso anno che alla climatologia, ad eccezione degli accumuli in base 10 °C che rispetto al clima hanno mostrato valori in linea o leggermente superiori nelle aree centrali e Nord-occidentali. Le sommatorie hanno variato da 750 a 2800 GDD in base 0 °C e da 0 a 700 GDD in base 10 °C.
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Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2010 - aprile 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2010 - aprile 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Wind Chill Index
Il WCI medio mensile per il mese di aprile (figura 12) ha fatto registrare l'assenza di sostanziale disagio in gran parte del territorio regionale, ad eccezione delle aree localizzate alle quote più elevate, che invece hanno presentato condizioni medie corrispondenti alla classe di Lieve Disagio. Rispetto al dato medio pluriennale (1995-2007) si osserva una situazione generalmente meno critica.
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Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di aprile 2011 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
Relativamente al computo di ore mensili nelle diverse classi di disagio (figura 13) si è riscontrata la situazione potenzialmente più disagevole nella Barbagia-Ogliastra e nel Marghine-Planargia con alcune stazioni che hanno registrato oltre 400 ore mensili di Lieve Disagio e alcune ore di Disagio, mentre le stazioni localizzate vicino al mare, in particolare lungo la costa settentrionale e orientale, hanno fatto osservare condizioni meno critiche.
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Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di aprile 2011. |
Le giornate più disagevoli si sono avute a metà mese e tra il 21 e il 25, quando sono stati registrati i valori di WCI più bassi, pari a -9.5 a Orgosolo Montes e -7,5 ad Aritzo (figura 14).
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Figura 14 - Valori minimi di WCI per il mese di aprile 2011. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Vite
La fenologia della vite osservata con i rilievi fenologici effettuati nell'areale vitivinicolo Sorso e Alghero mostra per le principali cultivar la fase fenologica di foglie distese, ovvero la totale apertura delle foglie, già dalla prima decade del mese. Nel corso del mese si è poi raggiunta la fase di grappoli visibili sulla sommità del germoglio, con la presenza di oltre 8 foglie distese. I modelli fenologici delle principali cultivar precoci di vite (Cabernet e Chardonnay) confermano le verifiche effettuate in campo e mostrano come il versante Sud-orientale dell'Isola risulti caratterizzato da un lieve anticipo fenologico rispetto ai comprensori viticoli del Nord.
Olivo
L'olivo ha proseguito la propria attività vegetativa ed è stata rilevata la formazione dei verticilli fogliari negli areali oggetto di monitoraggio fenologico (tra Sassari e Olmedo) per quanto riguarda la cultivar da olio Bosana. Il vigore vegetativo delle piante è ottimo in virtù delle favorevoli condizioni termo-pluviometriche registrate nel corso dei mesi precedenti.
Fenologia delle specie vegetali di interesse naturalistico ed allergologico
Nel corso del mese sono proseguite le emissioni di pollini da parte delle Fagaceae, Betulaceae, Graminaceae ed Urticaceae, in particolare della Parietaria, mentre si è giunti alla conclusione della fioritura delle Cupressaceae e Taxaceae.
La ridotta quantità di precipitazioni ha contribuito alla diffusione dei pollini e al conseguente disagio per gli allergici.
Fra le altre fioriture delle specie spontanee tipiche degli areali di macchia mediterranea si segnalano il cisto, le ginestre, gli allori, i ciclamini, le orchidee selvatiche. Molte specie della gariga fra le quali gli elicrisi. I rilievi sui versanti costieri mostrano un elevato sviluppo della macchia mediterranea, e le aree a prato-pascolo, grazie alle abbondanti precipitazioni nel corso della stagione delle piogge, risultano ancora verdi, con una scarsa presenza di necromassa.
NOTE FITOPATOLOGICHE
La prosecuzione delle precipitazioni nel corso del mese di aprile, in particolare nelle aree in cui sono state più abbondanti, ha favorito la diffusione delle crittogame e degli insetti dannosi alle principali colture che hanno trovato condizioni ambientali e colturali ottimali alla loro diffusione.
Modello Epi per la simulazione delle epidemie da plasmopara viticola (berl.)
Nel mese di aprile hanno ripreso le attività di modellistica fitopatologica dell'ARPAS. Nel corso del mese le simulazioni hanno mostrato l'avvio dell'infezione primaria per le varie aree della Sardegna, situazione confermata dalle osservazioni condotte in campo, in particolare nell'areale di Decimomannu. E' da rilevare come già dalla prima decade del mese in molte località era già stata raggiunta la soglia di intervento.
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