Riepilogo mensile agrometeorologico di maggio 2011
INTRODUZIONE
Il mese di maggio si è caratterizzato per la scarsità di eventi piovosi in particolare nel centro-Nord e per le temperature massime superiori ai corrispondenti valori climatici.
Evapotraspirazione potenziale
I cumulati mensili dell'evapotraspirazione hanno raggiunto valori decisamente superiori rispetto a quelli dell'anno precedente, variando secondo le località tra circa 100 ed oltre 180 mm/mese (figura 1). Anche rispetto ai valori medi calcolati per il trentennio di riferimento si osservano incrementi significativi.
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di maggio 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idro-meteorologico
L'elevato tasso evapotraspirativo e la scarsità di precipitazioni che hanno caratterizzato il mese di maggio, hanno determinato un elevato deficit del bilancio idro-meteorologico, che nella maggior parte del territorio isolano ha raggiunto valori compresi tra -90 ed oltre -150 mm, come mostra la figura 2. Tali condizioni si discostano sensibilmente rispetto a quelle registrate nel 2010, in particolare nelle località del centro-Nord Sardegna; le condizioni di deficit sono superiori anche rispetto ai valori tipici del periodo, come mostra la mappa relativa alle anomalie rispetto alle medie climatiche trentennali. Considerando la relativa scarsità di eventi piovosi nel corso del mese si è verificata una riduzione delle risorse idriche nei suoli, disponibili per le colture in asciutto e per la vegetazione spontanea, immagazzinate nel periodo precedente. Nel caso delle colture irrigue le condizioni agrometeorologiche hanno determinato un incremento dei fabbisogni e quindi l'impiego di volumi idrici superiori alla norma.
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di maggio 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Nella figura 3, sono rappresentate le condizioni di deficit che hanno contraddistinto le tre decadi del mese, soprattutto la seconda e la terza.
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Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di maggio 2011. |
Temperature massime e minime per decade
Nel corso del mese si è avuta una continua crescita delle temperature massime giornaliere ad eccezione di un brusco calo verso la metà del mese, mentre per le minime si è osservata una maggiore variabilità con una tendenza alla riduzione fino alla seconda decade ed una successiva ripresa nella terza. Le medie decadali delle temperature minime riflettono l'andamento descritto sopra, evidenziando una leggera riduzione tra la prima e la seconda decade del mese ed un incremento di circa 3 °C nella terza; per le temperature massime si osservano incrementi costanti di circa 2.5 °C tra due decadi contigue (figure 4 e 5).
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Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di maggio 2011. |
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Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di maggio 2011. |
Massime assolute e permanenza dei valori estremi
La tabella 1 evidenzia che nel corso del mese molte località hanno raggiunto valori massimi superiori a 30 °C con punte sopra i 35 °C. Tuttavia solo un limitato numero di stazioni ha totalizzato un significativo numero di ore con valori termici superiori a 30 °C, ed in particolare tra queste si segnalano le stazioni di Ottana e di Dorgali Lanaitto che hanno registrato rispettivamente 46 e 25 ore sopra tale soglia. Per la maggior parte delle stazioni i totali dei valori orari superiori alle soglie considerate 25, 30 e 35 °C risultano inferiori rispetto a quelli "normali" relativi agli anni recenti 1995-2007.
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Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di maggio 2011. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori 'normali' sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche del mese di maggio, riportate graficamente nelle figure 6 e 7, sono risultate superiori rispetto allo scorso anno e generalmente in linea o poco più elevate rispetto alla climatologia, per entrambe le soglie di riferimento. Nel dettaglio, le sommatorie in base 0 °C sono comprese tra 300 e 600 GDD e quelle in base 10 °C tra 0 e 280 GDD, con i valori più alti localizzati lungo le coste e nella pianura del Campidano.
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Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Anche il bimestre aprile-maggio 2011 (figure 8 e 9) ha presentato sommatorie superiori rispetto alla climatologia e soprattutto allo stesso periodo dello scorso anno; in questo caso le anomalie sono state maggiori rispetto a quelle evidenziate per il solo mese di maggio a causa delle alte temperature che hanno contraddistinto l'aprile 2011. Le sommatorie del bimestre sono comprese tra 550 GDD e 1100 GDD per la soglia di 0 °C e tra 0 e 500 GDD per la soglia di 10 °C.
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Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie relative al periodo gennaio-maggio (figure 10 e 11) hanno mostrato valori generalmente superiori rispetto allo scorso anno lungo il settore occidentale e sui rilievi mentre nel resto dell'Isola gli accumuli sono stati generalmente più bassi. Rispetto invece alla climatologia si osservano andamenti differenti, con cumulati in base 10 °C superiori su quasi tutto il territorio regionale, mentre nel caso delle sommatorie in base 0 °C gli accumuli sono risultati generalmente più bassi, ad eccezione del settore centrale ed occidentale. Nel dettaglio dell'analisi le sommatorie hanno variato tra 650 GDD e 2100 GDD in base 0 °C e tra 0 e 550 GDD in base 10 °C, con i valori più alti localizzati lungo la costa settentrionale.
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Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Infine, le sommatorie calcolate per il periodo ottobre 2010 - maggio 2011 (figure 12 e 13) hanno mostrato valori generalmente inferiori sia rispetto allo scorso anno che alla climatologia; fanno eccezione gli accumuli in base 10 °C che nelle aree Nord-occidentali e centro-occidentali hanno raggiunto valori in linea o superiori ai corrispondenti dati climatici. Le sommatorie del periodo variano secondo le località da 1100 GDD a 3400 GDD in base 0 °C e da 0 GDD e 960 GDD in base 10 °C.
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Figura 12 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre 2010 - maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 13 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre 2010 - maggio 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Temperature Humidity Index
Il THI medio mensile calcolato per il mese di maggio (figura 14) non ha evidenziato su tutta l'isola condizioni di disagio; analizzando in dettaglio i dati orari (figura 15) è possibile tuttavia osservare alcune situazioni di possibile stress localizzate in prevalenza nelle aree costiere e in alcune zone interne, come Ottana e Sardara, in cui sono state totalizzate decine di ore nell'intervallo di Lieve Disagio, Disagio e Allerta. Le giornate più disagevoli sono state registrate tra il 24 e il 28 maggio durante le quali si sono raggiunti i valori di THI più elevati, pari a 79.1, 78.9 e 77.1 rispettivamente nelle stazioni di Dorgali Filitta, Dorgali Lanaitto e Sardara (figura 16).
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Figura 14 - Mappe di THI per il mese di maggio 2011 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
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Figura 15 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2011. |
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Figura 16 - Valori massimi di THI per il mese di maggio 2011. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Cereali e foraggere
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Figura 17 - Frumento in maturazione cerosa. |
Nonostante il mese di maggio non sia stato particolarmente piovoso, le colture cerealicole e in particolare il frumento, in fase di granigione, hanno proseguito regolarmente il loro ciclo grazie soprattutto alla buona riserva idrica dei suoli favorita dalle precipitazioni invernali e della seconda metà di aprile. L'andamento meteorologico è stato anche sfavorevole alle infezioni fungine causate da Fusarium, Septoria e Puccinia che sono state di modesta entità e facilmente controllabili; inoltre, non si sono verificate le consuete sciroccate che in anni passati hanno determinato problemi legati alla stretta dei cereali. In generale in tutte le aree di coltivazione le colture si sono presentate in ottimo stato, in particolare nelle aree dall'Oristanese fino al Cagliaritano che, rispetto ai territori del Nord dell'Isola, non hanno avuto i problemi legati alle semine del periodo invernale. Nelle aree della Nurra e dell'Anglona le coltivazioni hanno generalmente presentato un leggero ritardo a cause dei posticipi delle semine e delle basse temperature dei mesi invernali, tuttavia le condizioni meteorologiche primaverili hanno permesso di compensare almeno in parte il ritardo consentendo comunque una buona attività vegetativa e un soddisfacente stato dei campi.
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Figura 18 - Fienagione in erbaio di loglio. |
Per quanto riguarda le foraggere, il mese di maggio è stato ottimale per la prosecuzione degli accrescimenti e per l'attività di fienagione in campo grazie alle numerose giornate soleggiate e prive di piogge. Le condizioni meteorologiche del mese hanno favorito l'attività vegetativa dei prati di erba medica che hanno generalmente prodotto primi tagli molto abbondanti e sono, inoltre, state effettuate senza particolari problemi le operazioni di semina per le specie a ciclo primaverile-estivo.
Ortive
Le coltivazioni tipiche del periodo quali ad esempio pomodoro, patata, cucurbitaceae e asparago non hanno presentato particolari problemi e hanno beneficiato delle condizioni meteorologiche del mese di maggio. Sono stati effettuati in molti campi trattamenti preventivi contro la peronospora e la ruggine al fine di evitare o limitare i danni dovuti a possibili infezioni causate da condizioni caldo-umide.
Vite
L'andamento termopluviometrico nel corso dell'ultima decade del mese ha favorito lo sviluppo fenologico della vite, e la fenologia osservata nella Nurra e in Gallura nei corso dei rilievi fenologici mostra come nelle aree costiere, per le principali cultivar precoci da vino (es. Cabernet Sauvignon), si sia raggiunta la fase di fioritura. In molte aree si è osservato un anticipo fenologico. Ad esempio, cultivar precoci come la Vernaccia, nell'Oristanese, hanno raggiunto la fioritura già nel corso della seconda decade del mese.
Olivo
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Figura 19 - Fioritura nella cultivar Bosana a metà maggio, nell'areale olivicolo della Nurra. |
Nei principali areali olivicoli è stata registrata la fioritura delle principali cultivar.
Fenologia delle specie vegetali di interesse naturalistico ed allergologico
La fioritura dei platani e delle cultivar di olivo, favorita dalle condizioni meteorologiche, ha contraddistinto il mese di maggio. Nel corso del mese si sono riscontrate emissioni di pollini da parte delle Oleaceae, Fagaceae, Graminaceae ed Urticaceae, e da parte dei funghi di interesse allergologico come l'Alternaria e il Cladosporium. Le condizioni meteorologiche hanno favorito la diffusione dei pollini e il conseguente disagio per i soggetti allergici, anche se i fenomeni di dispersione dei pollini si sono ridotti nel corso dell'ultima decade del mese.
NOTE FITOPATOLOGICHE
L'andamento meteorologico ha favorito la diffusione delle crittogame e degli insetti dannosi alle principali colture, che hanno trovato condizioni ambientali e colturali ottimali alla loro diffusione. Sono proseguiti, in tutti i principali comprensori agricoli, i trattamenti per le principali avversità micotiche.
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