Riepilogo mensile agrometeorologico di novembre 2011
INTRODUZIONE
Il mese di novembre è stato caratterizzato da piogge abbondanti, soprattutto nel versante orientale, e da temperature superiori alla media sia nei valori massimi che nei minimi.
Evapotraspirazione potenziale
I valori totali mensili dell'evapotraspirazione variano secondo la località tra 30 e 50 mm/mese, come mostra la figura 1. Rispetto al mese di novembre dello scorso anno i valori appaiono relativamente più elevate sulla quasi totalità del territorio regionale, particolarmente nel settore Nord-occidentale; anche se raffrontati alle corrispondenti medie climatologiche, i valori del mese risultano generalmente superiori su buona parte dell'Isola, sebbene in questo caso sia maggiore l'estensione delle aree con anomalia negativa.
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Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di novembre 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Bilancio idrometeorologico
Le piogge abbondanti registrate nel mese di novembre e concentrate in particolare nel settore orientale hanno dato luogo ad ampie condizioni di surplus sulla quasi totalità del territorio isolano, ben superiori alle condizioni normali del periodo (figura 2). Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente si registrano invece condizioni di minore disponibilità lungo il versante occidentale, che aveva beneficiato di piogge più abbondanti nel 2010. Dalla mappa si può osservare che in nessuna località dell'Isola le precipitazioni sono risultate quantitativamente inferiori alle perdite evapotraspirative.
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Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di novembre 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali. |
Le piogge cadute all'inizio della seconda decade sono state abbondanti ed hanno raggiunto alti livelli di intensità oraria in molte località del versante orientale - particolarmente nelle ultime 12 ore del 22 e nelle prime 12 del 23 - risultando, perciò, potenzialmente in grado di produrre intensi fenomeni di ruscellamento con effetti erosivi nelle aree in pendio e condizioni di ristagno idrico ed allagamento dei campi, per l'ingrossamento e tracimazione dei corsi d'acqua, nelle aree pianeggianti. I valori di intensità, tuttavia, non sono stati particolarmente marcati se confrontati con analoghi eventi del recente passato ed anche nelle località in cui hanno raggiunto la massima intensità non hanno raggiunto i 50 mm/h. Sugli effetti prodotti al suolo da parte di queste piogge concorrono anche le piogge cadute nei giorni precedenti: nei primi giorni di novembre, infatti, le stesse aree colpite dagli eventi meteorici della terza decade erano già state interessate da piogge abbondanti che nel complesso avevano raggiunto valori compresi tra 80 e 130 mm circa. Fanno eccezione tra le aree maggiormente colpite dalle ultime piogge intense, la Baronia e la Gallura, nelle quali all'inizio del mese si erano totalizzati cumulati più modesti. Pertanto, i terreni imbibiti negli strati superficiali possono aver ridotto il tasso di infiltrazione e favorito un maggior ristagno e ruscellamento superficiale. Inoltre, la copertura vegetale, che concorre in maniera significativa al contenimento degli effetti erosivi delle piogge intense, nel periodo in esame si presentava ancora piuttosto contenuta in molte aree a causa delle perduranti ed intense condizioni siccitose protrattesi fino ai primi giorni di novembre. In definitiva, nelle aree maggiormente colpite dalle piogge intense le conseguenze possono essere state diverse in relazione alla vulnerabilità del territorio, determinata dalla morfologia, dall'inclinazione e lunghezza dei versanti, dal grado di copertura della vegetazione, dalle caratteristiche dei suoli in termini di capacità di infiltrazione, e delle formazioni litologiche sottostanti. Le attività agricole possono aver subito danni di diversa entità, sia per l'azione esercitata sui suoli e sulle colture dal ruscellamento dell'acqua, sia per il danneggiamento delle strutture aziendali e della rete viaria.
Nelle restanti aree, meno soggette alle piogge intense, gli apporti piovosi della terza decade di novembre unitamente a quelli della prima decade, hanno garantito una ripresa del contenuto di umidità dei suoli, di cui possono aver beneficiato sia le coltivazioni sia la vegetazione spontanea, dopo il lungo periodo siccitoso estivo.
Nella figura 3 si evidenziano le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi ed in particolare l'abbondanza degli apporti piovosi registrati nella prima e nella terza decade.
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Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di novembre 2011. |
Temperature massime e minime per decade
Nel mese di novembre sia le temperature minime che le massime sono state mediamente superiori alla norma di circa 1-2 °C. Nelle figure 4 e 5 vengono riportati i dati medi riferiti alle 3 decadi per le temperature minime e per le massime. Tra la prima e la seconda decade si è registrata una riduzione, più sensibile per le minime (mediamente di circa 3 °C).
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Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di novembre 2011. |
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Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di novembre 2011. |
INDICI BIOCLIMATICI
Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche del mese di novembre (figure 6 e 7) sono risultate generalmente superiori sia rispetto alla climatologia sia rispetto ai valori del 2010, per entrambe le soglie, ad eccezione della fascia costiera orientale e delle aree poste a maggior quota. Nel dettaglio, sul territorio regionale le sommatorie in base 0 °C sono comprese tra circa 170 e 500 GDD, mentre quelle in base 10 °C variano tra 0 e 200 GDD, con i valori superiori concentrati sui versanti occidentale e meridionale.
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Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di novembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di novembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Le sommatorie calcolate per il bimestre ottobre-novembre (figure 8 e 9) hanno mostrato per entrambe le soglie valori inferiori alle medie climatiche su tutto il versante orientale, mentre sul resto del territorio si registrano incrementi; rispetto ai valori del 2010 si osservano invece incrementi generalizzati, più marcati sul versante occidentale. Gli accumuli del bimestre sono compresi tra minimi di circa 400 GDD e massimi di 1100 GDD per la soglia di 0 °C e tra 0 e 500 GDD per quella di 10 °C.
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Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - novembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - novembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Anche le sommatorie termiche calcolate dall'inizio dell'anno (figure 10 e 11) hanno fatto registrare valori generalmente più elevati sia rispetto ai valori medi climatici sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; fanno eccezione i territori costieri, in particolare della fascia orientale, che hanno totalizzato valori inferiori rispetto alla climatologia, soprattutto per la soglia di 0 °C. Nel dettaglio, nei primi undici mesi del 2011 sono stati totalizzati fino a oltre 6000 GDD in base 0 °C e fino a 2700 GDD in base 10 °C.
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Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - novembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
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Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - novembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali. |
Wind Chill Index
L'elaborazione relativa al WCI medio mensile (figura 12) ha mostrato la generale assenza di disagio su buona parte del territorio regionale, mentre condizioni di Lieve Disagio hanno interessato le aree poste a maggior quota. I valori sono risultati generalmente superiori rispetto ai dati medi pluriennali del periodo 1995-2007.
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Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di novembre 2011 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007. |
Il computo delle ore mensili nelle diverse classi di disagio (figura 13) ha fatto rilevare le condizioni relativamente più disagevoli per il bestiame in alcune località del centro e del Nord Sardegna, che hanno totalizzato tra 500 e 600 ore mensili tra Lieve Disagio e Disagio.
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Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di novembre 2011. |
Come mostra la figura14, il valore più basso di WCI è stato registrato nella stazione di Orgosolo Montes; altre stazioni, tra cui Gavoi e Bitti, hanno raggiunto valori negativi.
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Figura 14 - Valori minimi di WCI per il mese di novembre 2011. |
CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
Vite
La pianta è entrata in fase di riposo vegetativo. Nel mese di novembre sono iniziati i lavori agronomici sui vigneti e in molti areali si sono effettuate le concimazioni a base di ternari a basso titolo di azoto al fine di rendere disponibili gli elementi nutritivi per la pianta al risveglio vegetativo.
Olivo
E' proseguita la raccolta delle olive. Le condizioni meteorologiche registrate nel corso del mese hanno consentito le operazioni di raccolta delle drupe. Le precipitazioni non hanno rallentato le operazioni programmate. Al fine di ridurre le conseguenze delle piogge nel corso del mese negli areali olivetati sono stati effettuati i trattamenti preventivi contro la Lebbra e l'Occhio di Pavone.
Agrumi
Durante il mese è proseguita la raccolta dei clementine nell'areale agrumicolo del Medio Campidano.
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