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Riepilogo mensile agrometeorologico di dicembre 2011

INTRODUZIONE
Il mese di dicembre è stato caratterizzato da temperature mediamente superiori alla norma e da piogge distribuite in maniera eterogenea e concentrate soprattutto nel settore occidentale. Nel settore orientale si sono avuti scarsi apporti piovosi e il contenuto idrico dei suoli ha raggiunto valori inferiori alla norma.

Evapotraspirazione potenziale
I valori totali dell'evapotraspirazione per il mese di dicembre variano nelle diverse aree tra circa 20 e 40 mm/mese, come mostra la figura 1, risultando in generale in linea con quelli del 2010. Rispetto ai valori medi climatici del trentennio 1961-90 i valori del mese risultano generalmente più elevati.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di dicembre 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di dicembre 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idrometeorologico
I cumulate piovosi del mese di dicembre hanno interessato l'Isola in maniera eterogenea con una distribuzione (analoga a quella del dicembre 2010) che ha visto beneficiare dei maggiori apporti il versante occidentale, in particolare il Montiferru e il Sassarese. Nel settore orientale si sono totalizzati valori totali inferiori a 30 mm/mese, molto al di sotto delle medie climatiche.
Il bilancio tra gli apporti meteorici e le perdite evapotraspirative assume valori negativi unicamente lungo la fascia costiera orientale ed in particolare nella Baronia, mentre altrove mostra un surplus, progressivamente crescente verso le aree che hanno ricevuto i maggiori apporti (figura 2). Rispetto alle condizioni normali, rappresentate dai valori medi del trentennio 1961-90, il mese ha mostrato una disponibilità idrica generalmente superiore in buona parte del settore Nord-occidentale e centro-occidentale, mentre altrove si è registrata un'anomalia negativa. Anche rispetto al dicembre 2010 si registra una generale riduzione di disponibilità idrica, ad eccezione del Sassarese e del Sulcis-Iglesiente.
Considerando il numero e la distribuzione dei giorni piovosi lungo tutto l'arco del mese, il contenuto idrico dei suoli, stimato attraverso un modello di bilancio idrico, si colloca in corrispondenza dei valori medi tipici del mese, ad eccezione delle località orientali.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di dicembre 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di dicembre 2011 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Nella figura 3, si evidenziano le condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi ed in particolare la concentrazione degli apporti piovosi nella decade centrale del mese.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di dicembre 2011.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di dicembre 2011.

Temperature massime e minime per decade

I valori medi mensili delle temperature massime e minime sono stati in generale superiori alla media climatologica del mese. I valori medi decadali, raffigurati nelle mappe riportate nelle figure 4 e 5, mostrano per le minime una progressiva riduzione di circa 2 gradi tra le prime due decadi e di ulteriori 3 gradi nella terza, mentre per le massime si registra un sensibile riduzione tra le prime due, pari a 3 gradi e di circa un grado nella terza.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di dicembre 2011.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di dicembre 2011.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di dicembre 2011.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di dicembre 2011.

Minime assolute e permanenza dei valori estremi
Per il mese di dicembre è stato calcolato il numero totale dei valori termici orari inferiori alle soglie critiche di 0, -3 e -5 °C, unitamente al massimo cumulato giornaliero indicato tra parentesi tonde (tabella 1). Per ciascuna stazione tali valori sono raffrontati con i corrispondenti valori tipici, rappresentati dalle mediane dei dati mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007; a questi sono associati, infine, i valori estremi registrati nella medesima serie storica (tra parentesi quadre).

Come si può osservare nella tabella 1 solo nelle stazioni di Gavoi e Villanova Strisaili le minime giornaliere hanno raggiunto o superato i -5 °C; nella stazione di Gavoi inoltre si è avuta una permanenza delle temperature orarie inferiori a -5 °C per ben 3 ore consecutive. In generale si può osservare che il mese ha presentato condizioni termiche critiche in misura inferiore alla norma.

Tabella 1 - Valori estremi di temperatura minima e permanenza dei valori orari sotto le soglie di 0, -3 e -5 °C, mese di dicembre 2011. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura minima e permanenza dei valori orari sotto le soglie di 0, -3 e -5 °C, mese di dicembre 2011. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori "normali" sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche in base 0 °C, rappresentate nella figura 6, hanno mostrato valori superiori sia alla climatologia sia, soprattutto, a quelli del 2010. I valori in base 10 °C (figura 7) hanno presentato una situazione più eterogenea, mostrando incrementi significativi rispetto alla climatologia nel settore occidentale e in particolare nella Nurra. Nel dettaglio, le sommatorie termiche in base 0 °C variano da circa 50 ad oltre 400 GDD mentre quelle in base 10 °C presentano valori compresi tra 0 e 100 GDD.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Anche il trimestre ottobre-dicembre 2011 per la soglia di 0 °C (figura 8) ha fatto registrare un sensibile incremento rispetto al 2010 ed un aumento più contenuto rispetto alla climatologia; anche i valori in base 10 °C (figure 9) sono stati generalmente superiori rispetto al clima e all'anno precedente, ad eccezione di alcune località montuose e costiere del versante orientale. I valori variano da minimi di circa 470 GDD a massimi di 1550 GDD in base 0 °C e da 0 a circa 600 GDD in base 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, le sommatorie termiche calcolate dall'inizio dell'anno per la soglia di 0 °C hanno presentato valori superiori rispetto all'anno precedente mentre rispetto alle medie climatiche si evidenziano sia anomalie positive che negative (figura 10); per le somme in base 10 (figura 11) si registra un incremento generalizzato per l'intero territorio regionale, sia rispetto al clima, sia rispetto al 2010. I valori delle sommatorie in base 0 °C sono compresi tra oltre 3000 e 6500 GDD, quelle in base 10 °C tra circa 600 e 2800 GDD in base 10 °C.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - dicembre 2011 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Wind Chill Index
L'elaborazione del WCI medio mensile riportato, nella figura 12, ha mostrato valori più alti rispetto alla media pluriennale in quasi tutto il territorio regionale, ad eccezione del settore centrale dove la situazione è stata leggermente più disagevole o in linea con la media. Nel complesso l'indice ha presentato una situazione diffusa di Lieve disagio, con condizioni più critiche nei rilievi montuosi del Gennargentu, del Limbara e del Marghine-Goceano, mentre nelle aree costiere meridionali e Sud-orientali i valori sono stati mediamente non critici.

Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di dicembre 2011 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 12 - Mappe di WCI per il mese di dicembre 2011 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

Considerando i dati orari (figura 13) le stazioni che hanno presentato il maggior rischio per il bestiame esposto a condizioni meteorologiche avverse, con circa 100-400 ore nella classe di Disagio, presentano una distribuzione molto eterogenea, interessando sia aree a maggior quota sia aree collinari. La stazione di Bitti ha registrato condizioni corrispondenti alla classe Elevato disagio per un significativo numero di ore.

Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di dicembre 2011.
Figura 13 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di dicembre 2011.

Il valore minimo di WCI, pari a -15.2 e corrispondente alla classe Elevato disagio, è stato registrato nella stazione di Bitti (figura 14). Altre 3 stazioni, Gavoi, Villasalto e Macomer, hanno raggiunto minimi inferiori a -10.

Figura 14 - Valori minimi di WCI per il mese di dicembre 2011.
Figura 14 - Valori minimi di WCI per il mese di dicembre 2011.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE
La ridotta persistenza dei valori di temperatura al di sotto della soglia dei 0°C, dei -3°C, dei -5°C non ha generato particolari problematiche alle colture arboree.

Vite
La vite si trova in stato di riposo vegetativo. Proseguono le operazioni agronomiche, come la pulizie del terreno e le concimazioni di fondo. In alcune aree costiere si segnalano episodi di risveglio vegetativo e situazioni di germogliamento evidenti, imputabili alle temperature miti registrate nel corso del periodo autunnale. In caso di gelate invernali, tali germogli sono particolarmente esposti ai danni da freddo.

Olivo
Prosegue la raccolta delle olive di varietà tardive. Le precipitazioni del mese di dicembre possono aver in alcuni casi ostacolato le operazioni di raccolta e le tempistiche di conferimento in frantoio.

Fenologia delle specie vegetali di interesse naturalistico ed allergologico
Nel corso del mese nella Nurra si sono svolti i rilievi fenologici sul Cupressus sempervirens L.. Rispetto allo scorso anno si segnala un sensibile anticipo fenologico, dovuto alle temperature relativamente elevate registrate nel corso del periodo autunnale.



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