Ritorna all'homepage del dipartimento MC
 homepage > pubblicazioni > riepiloghi mensili > maggio 2012

Riepilogo mensile agrometeorologico di maggio 2012

INTRODUZIONE
Dal punto di vista agrometeorologico il mese di maggio si è caratterizzato per le precipitazioni frequenti ed abbondanti, sensibilmente superiori ai valori tipici del mese, e per le temperature in linea o di poco inferiori ai valori climatici attesi.

Evapotraspirazione potenziale
I valori di evapotraspirazione mensili sono risultati piuttosto contenuti a causa delle condizioni perturbate che hanno caratterizzato buona parte del mese, variando secondo le località tra circa 80 e 165 mm/mese (figura 1). Rispetto al 2011 i valori risultano generalmente inferiori, mentre sono superiori rispetto alle medie del trentennio di riferimento.

Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di maggio 2012 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 1 - Mappe di evapotraspirazione di riferimento di maggio 2012 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Bilancio idro-meteorologico
Le abbondanti piogge che hanno interessato principalmente la parte centro-settentrionale hanno raggiunto cumulati tali da compensare le perdite evapotraspirative del periodo e in alcuni casi a superarle in maniera significativa (come nella Planargia e nel Montiferru), dando luogo ad estese condizioni di surplus idrico, anomale per il periodo dell'anno (figura 2).
Le differenze più ampie tra apporti piovosi e perdite evapotraspirative si sono registrate invece nella parte meridionale dell'Isola e lungo la fascia costiera orientale, dove le piogge sono state relativamente più contenute (sebbene in linea o di poco inferiori alle medie climatiche).
L'anomala disponibilità idrica del periodo emerge chiaramente dall'analisi della mappa di destra riportata nella figura 2: si può evidenziare come nella maggior parte del territorio isolano si verifichi un incremento rispetto ai valori medi del trentennio, superiori a 40 mm fino ad arrivare a picchi superiori a 150 mm. Anche rispetto all'anno precedente si osserva un comportamento analogo sebbene le differenze siano ancora più marcate, poiché nel 2011 si registrarono condizioni di maggior deficit rispetto alla corrispondente media trentennale.

Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di maggio 2012 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.
Figura 2 - Mappe di bilancio idro-meteorologico di maggio 2012 e di anomalia rispetto all'anno precedente e ai valori medi trentennali.

Nella figura 3 si evidenziano le diverse condizioni che hanno contraddistinto le tre decadi, ed in particolare le maggiori condizioni di surplus che hanno caratterizzato la seconda e la terza decade.

Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di maggio 2012.
Figura 3 - Mappe di bilancio idro-meteorologico della I, II e III decade di maggio 2012.

La consistenza dei singoli eventi piovosi e la loro distribuzione nel corso del mese hanno influito positivamente sul contenuto idrico dei suoli su gran parte del territorio isolano, e quindi sulla disponibilità per le coltivazioni e per la vegetazione spontanea. La stima del contenuto idrico dei suoli per alcune località rappresentative, elaborato attraverso un modello di bilancio idrico, mostra valori che si collocano tra il 60 e il 90° percentile rispetto ai dati degli anni recenti (1995-2011).

Temperature massime e minime per decade
Le medie mensili delle temperature massime e minime giornaliere sono state in linea o di poco inferiori ai valori attesi.

Le mappe decadali delle temperature minime (figura 4) evidenziano un leggero incremento tra le prime due decadi ed uno più marcato di circa 2 °C nella terza decade. Le massime (figura 6) mostrano un aumento di circa 1.5 °C tra la prima e la seconda ed uno più modesto, inferiore a 1 °C, tra la seconda e la terza decade.

Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di maggio 2012.
Figura 4 - Valori medi decadali delle temperature minime registrate nel mese di maggio 2012.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di maggio 2012.
Figura 5 - Valori medi decadali delle temperature massime registrate nel mese di maggio 2012.

Massime assolute e permanenza dei valori estremi
La tabella 1 evidenzia come solo in alcune località, per lo più localizzate nella fascia centrale ed orientale, le temperature orarie si siano mantenute oltre la soglia di 30 °C nei giorni più caldi; nella Piana di Ottana, in particolare, si sono totalizzate complessivamente 23 ore, di cui 6 nella stessa giornata. In nessuna località si sono raggiunti i 35 °C.
In generale la permanenza dei valori termici orari superiori alle soglie considerate risultano inferiori rispetto a quelli "normali" relativi agli anni recenti 1995-2007.

Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di maggio 2012. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori
Tabella 1 - Valori estremi di temperatura massima e permanenza dei valori orari sopra le soglie di 25, 30 e 35 °C, mese di maggio 2012. I valori riportati tra parentesi tonde si riferiscono al massimo accumulo giornaliero. I valori "normali" sono rappresentati dalla mediana dei valori mensili registrati nei diversi anni del periodo 1995-2007. Tra parentesi quadre sono riportati gli estremi della stessa serie di riferimento.

INDICI BIOCLIMATICI

Sommatorie Termiche
Le sommatorie termiche del mese di maggio, riportate graficamente nelle figure 6 e 7, sono risultate inferiori rispetto allo scorso anno per entrambe le soglie di riferimento. Rispetto alla climatologia, invece, si registrano sia riduzioni che incrementi (questi ultimi nelle aree a minor quota). Nel dettaglio, le sommatorie in base 0 °C sono comprese tra valori minimi di circa 220 GDD e massimi di 575 GDD, mentre quelle in base 10 °C sono comprese tra 0 e 270 GDD.

Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 6 - Mappe di sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il mese di maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 7 - Mappe di sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il mese di maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Il bimestre aprile-maggio 2012 (figure 8 e 9) ha presentato sommatorie inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e mediamente in linea rispetto alla climatologia. Le sommatorie del bimestre sono comprese tra circa 340 e 1030 GDD per la soglia di 0 °C e tra 0 e 420 GDD per la soglia di 10 °C.

Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 8 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 9 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo aprile - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Le sommatorie relative al periodo gennaio-maggio (figure 10 e 11) hanno mostrato valori generalmente inferiori rispetto allo scorso anno. Rispetto invece alla climatologia si osservano andamenti differenti, con cumulati in base 10 °C superiori su quasi tutto il territorio regionale, mentre nel caso delle sommatorie in base 0 °C i valori sono risultati generalmente più bassi. Nel dettaglio dell'analisi le sommatorie variano tra circa 400 e 2050 GDD in base 0 °C e tra 0 e 560 GDD in base 10 °C.

Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 10 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 11 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo gennaio - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Infine, le sommatorie calcolate per il periodo ottobre 2011 - maggio 2012 (figure 12 e 13) hanno mostrato valori generalmente superiori rispetto allo scorso anno per entrambe le soglie, ad eccezione delle aree poste a maggior quota. Rispetto alla climatologia invece le sommatorie in base 0 °C si presentano generalmente più contenute mentre quelle in base 10 °C risultano più elevate. Le sommatorie del periodo variano secondo le località da circa 770 GDD a 3600 GDD in base 0 °C e da 0 a 1150 GDD in base 10 °C.

Figura 12 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 12 - Sommatorie termiche in base 0 °C calcolate per il periodo ottobre - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 13 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.
Figura 13 - Sommatorie termiche in base 10 °C calcolate per il periodo ottobre - maggio 2012 e raffronto con l'anno precedente e con i valori medi trentennali.

Wind Chill Index
Il WCI medio mensile per il mese di maggio (figura 14) ha fatto registrare l'assenza di sostanziale disagio in gran parte del territorio regionale, ad eccezione delle aree localizzate alle quote più elevate, che invece hanno presentato condizioni medie corrispondenti alla classe di Lieve Disagio. Rispetto al dato medio pluriennale (1995-2007) si osserva una situazione generalmente in linea.

Figura 14 - Mappe di WCI per il mese di maggio 2012 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 14 - Mappe di WCI per il mese di maggio 2012 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

Relativamente al computo di ore mensili nelle diverse classi di disagio (figura 15) si è riscontrata la situazione potenzialmente più disagevole nella Barbagia-Ogliastra e nel Marghine-Planargia con alcune stazioni che hanno registrato oltre 350 ore mensili di Lieve Disagio e alcune ore di Disagio, mentre le altre stazioni localizzate vicino al mare o lungo le coste, hanno fatto osservare condizioni meno critiche.

Figura 15 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2012.
Figura 15 - Numero di ore mensili con WCI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2012.

Le giornate più significative si sono avute a metà mese e tra il 15 e il 17, quando sono stati registrati i valori di WCI più bassi, pari a -6.3 a Bitti e -3.9 a Gavoi (figura 16).

Figura 16 - Valori minimi di WCI per il mese di maggio 2012.
Figura 16 - Valori minimi di WCI per il mese di maggio 2012.

Temperature Humidity Index
Il THI medio mensile calcolato per il mese di maggio non ha evidenziato su tutta l'Isola condizioni di disagio (figura 17).

Figura 17 - Mappe di THI per il mese di maggio 2012 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.
Figura 17 - Mappe di THI per il mese di maggio 2012 e raffronto con i valori medi del periodo 1995-2007.

Analizzando in dettaglio i dati orari (figura 18) è possibile tuttavia osservare situazioni di possibile stress localizzate in prevalenza in alcune zone interne, come Dorgali, in cui sono state totalizzate decine di ore nell'intervallo di Disagio e Allerta.

Figura 18 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2012.
Figura 18 - Numero di ore mensili con THI nelle diverse classi di disagio per il mese di maggio 2012.

Le giornate più disagevoli sono state registrate all'inizio della seconda decade e nella terza, con valori di THI più elevati, pari a 79.5, 78.9 rispettivamente nelle stazioni di Dorgali Lanaitto e Dorgali Filitta, il giorno 12, mentre le stazioni di Sorso e Sardara hanno registrato il valore più elevato (78.9 e 78.3) nelle giornate del 25 e 26 (figura 19).

Figura 19 - Valori massimi di THI per il mese di maggio 2012.
Figura 19 - Valori massimi di THI per il mese di maggio 2012.

CONSIDERAZIONI AGROFENOLOGICHE

Cereali e foraggere
Il buon andamento meteorologico dell'anno, con piogge regolari e abbondanti che hanno compensato le carenze inaspettate di marzo porteranno ad un'annata ottima per il grano, sia dal punto di vista quantitativo sia dal punto di vista qualitativo, negli areali di maggiore estensione della Sardegna, soprattutto per chi ha seminato tardivamente. Le precipitazioni del mese di maggio, hanno però causato danni nelle aree cerealicole dell'oristanese, dove le piante erano più sviluppate e quindi più facilmente soggette a fenomeni di allettamento. Si può prevedere in queste zone una riduzione delle rese del 30-40%.
Sulle colture foraggere le precipitazioni del mese di maggio hanno avuto ovunque effetti positivi per la crescita delle essenze, sia nelle zone di collina sia in quelle di pianura. Gli unici gravi problemi potrebbero verificarsi nelle fasi di fienagione, se le precipitazioni hanno trovato il fieno in campo prima della imballatura. Sono inoltre iniziate le semine del doppio ciclo delle rotazioni colturali ed è stato effettuato il primo sfalcio degli erbai di medica. I pascoli sono ovunque in buone condizioni sia dal punto di vista qualitativo sia dal punto di vista quantitativo.

Ortive
Le precipitazioni del mese di maggio, straordinarie per il periodo, possono aver ostacolato e ritardato le operazioni di trapianto delle cucurbitacee in pieno campo. Nei terreni più argillosi ci possono essere stati problemi di ristagno idrico per le colture già in atto, come l'asparago e il pomodoro, con conseguente asfissia dell'apparato radicale (segnalazioni in merito nel campidano di Oristano).



dipartimento.imc@arpa.sardegna.it © 2025 Arpa Sardegna
dichiarazione di accessibilità | note legali e privacy | SardegnaArpa | statistiche